Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. [...] del s. nell’Uomo
Affinché un individuo della specie umana si sviluppi in un maschio o in una femmina fenotipicamente normale, durante l’ontogenesi deve verificarsi una serie di complessi eventi molecolari e morfologici, nei tempi appropriati e nella ...
Leggi Tutto
PALEOANTROPOLOGIA.
Giorgio Manzi
– Rinnovamento e nuovi sviluppi della paleoantropologia. Bibliografia
Rinnovamento e nuovi sviluppi della paleoantropologia. – La scienza delle origini umane – propriamente [...] e della biologia molecolare nell’individuazione dei tempi di divergenza evolutiva e di insorgenza di alcune caratteristiche del fenotipo, anche a seguito delle nuove possibilità di estrazione e di sequenziamento di estese porzioni di genoma da ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della genetica si può dividere in due fasi: una precedente e l’altra successiva [...] “la particella che possiede le proprietà mendeliane di segregazione e di ricombinazione”. Johannsen conierà anche i termini di genotipo e fenotipo. L’aspetto innovativo della sua ricerca è l’elaborazione di un concetto operativo di gene: il gene è un ...
Leggi Tutto
genetica, malattia
Nicoletta Rossi
Malattia causata da una anomalia nel materiale genetico di un individuo. Le malattie g. hanno una frequenza complessiva nella popolazione intorno al 3,8÷5,0%. I difetti [...] di uno su 200 nei neonati. I genotipi alternativi alla base di queste malattie danno origine a classi di fenotipi discreti e ben distinguibili; pertanto esse sono ereditate secondo gli schemi delle leggi di Mendel. Vengono classificate come dominanti ...
Leggi Tutto
LTNP (Long-term non-progressor)
Guido Poli
(Long-term non-progressor)
Individui che presentano infezione da HIV ma sono lungo-sopravviventi. L’infezione da HIV tipicamente sfocia nella sindrome da immunodeficienza [...] tra cui aumentare l’infettività del virus. Complessivamente, i fattori virali vengono considerati una componente minore del fenotipo LTNP; (b) fattori genetici dell’ospite. La scoperta del paradigma del secondo recettore, o co-recettore, chemochinico ...
Leggi Tutto
Biologia
R. del DNA In biologia molecolare, la reintegrazione della funzionalità delle molecole di acido desossiribonucleico (DNA) che hanno subito un danno. Alcuni danni sono dovuti all’azione di sostanze [...] nei geni che riguardano il sistema di r. dell’appaiamento errato. Il processo è stato studiato inizialmente nei batteri con fenotipo detto mutatore (mut), che presentavano un’aumentata frequenza di mutazione spontanea in tutti i loci del genoma.
Nel ...
Leggi Tutto
Immunologia
Angela Santoni
Francesca Di Rosa
L'i. è la disciplina che studia il sistema immunitario (insieme di cellule e molecole circolanti nel sangue, nella linfa e negli organi linfoidi), le cui [...] le loro funzioni sono state meglio definite. È stato così evidenziato che le cellule dendritiche sono estremamente eterogenee per fenotipo, funzione e origine; è stato dimostrato che esse possono essere sia di derivazione mieloide, sia linfoide. Nell ...
Leggi Tutto
La resistenza dei batteri agli antibiotici è in progressivo incremento in tutto il mondo, a dimostrazione della capacità di adattamento dei microrganismi a diverse condizioni ambientali attraverso lo sviluppo [...] di glicopeptide-resistenza: A, B, C e D. L'origine dei geni di resistenza van non è nota. Il fenotipo vanA è il più frequente: questi geni sono spesso localizzati in un trasposone e quindi trasferibili facilmente ad altre specie enterococciche ...
Leggi Tutto
In biologia la c. è una forma di riproduzione non mediata da accoppiamento sessuale: si sottrae quindi al rimescolamento dei contributi genetici paterno e materno che ha luogo durante la formazione dei [...] la totipotenza, cioè la capacità di rigenerare un individuo completo. Nei gemelli monozigotici anche l'aspetto esteriore complessivo (fenotipo) è identico. Per queste due ragioni essi sono diversi da tutti gli altri esseri umani, che presentano ...
Leggi Tutto
POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] le velocità di mutazione e di retromutazione) e quindi solo quando pu = qv;
2) che nessun genotipo o fenotipo produca più progenie degli altri, cioè che non comporti alcun vantaggio selettivo;
3) che la popolazione sia sufficientemente numerosa ...
Leggi Tutto
fenotipo
s. m. [dal ted. Phänotypus, comp. di phäno- «feno-1» e del gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, il complesso delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, prodotto dall’interazione dei geni tra loro e con l’ambiente....
fenotipico
fenotìpico agg. [der. di fenotipo] (pl. m. -ci). – Relativo al fenotipo: caratteri f.; manifestazioni fenotipiche. ◆ Avv. fenotipicaménte, per quanto concerne il fenotipo: l’omozigote e l’eterozigote sono identici fenotipicamente...