dormire
Calogero Colicchi
Nell'accezione di " trovarsi in uno stato di sonno " il verbo si trova adoperato in If XXXII 123 Tebaldello, / ch'aprì Faenza quando si dormia; Pg IX 38 la madre... / trafuggò [...] lui dormendo [" dormiente "] in le sue braccia; IX 56 lasciatemi pigliar costui che dorme; Pd XXIX 82 là giù, non dormendo, si sogna; Vn III 4 6 e 12 11, Cv III I 3, Fiore XXI 7 (ove d. è riferito a Gelosia ...
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ACCARISI
Mina Bacci
Famiglia di maiolicari faentini del sec. XVII, dei quali il più noto è Stefano, che, proprietario della maggior fabbrica di ceramiche del tempo, a Faenza, fu anche decoratore di [...] (Esposizione industriale ital. del 1881 in Milano. Relazione dei Giurati),Milano 1885, p. 79; G. Ballardini, Dagli A. ai Ferniani attraverso F. Vicchi e i "Giorgioni", in Faenza,III (1935), pp. 67-90; A. Minghetti, Ceramisti,Milano 1939, p. 15. ...
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BARDUZZI, Domenico
Mario Crespi
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna, il 5 ag. 1847, da Carlo e da Angela Tani. Compiuti gli studi classici a Faenza e a Firenze, seguì il corso di medicina [...] mediche e naturali, XX (1929), pp. 1-3; Comune e Comitato per le onoranze a D. B., Brisighella al suo concittadino D. B.,Faenza 1929; N. Rizzacasa, Necrologio: D.B.'in La Riforma medica, XLV (1929), p. 514; L.Tommasi, Necrologio: D. B.,in Giorn. ital ...
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CICOGNANI, Gaetano
Luciano Osbat
Nato a Brisighella (Ravenna) il. 26 nov. 1881 da Guglielmo e da Anna Cecioni, fu fratello di Amleto; frequentò il seminario a Faenza, e fu ordinato sacerdote il 24 dic. [...] suburbicaria di Frascati. A testimonianza dell'amore per la sua terra e per la sua gente, il C. dotò il seminario diocesano di Faenza di una ricca biblioteca che ora è intitolata al suo nome.
Morì a Roma il 5 febbr. 1962. È sepolto nella chiesa di ...
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PIROTA, CA' (o Casa Pirota)
Gaetano Ballardini
Si chiamano così le diverse attivissime officine dei figli di un Pierotto di Gaspare di Michele Paterni (morto prima del 1505) operanti a Faenza e altrove [...] , p. 456) che "questa fabbrica prese nome non dal suo maestro o capo principale, ma da una casa o edificio di Faenza, così chiamato, dove era posta la fabbrica".
Il genere caratteristico delle opere, che le fa di primo acchito riferire al nome della ...
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CANTIMORRI, Felice
Alessandro Albertazzi
Nacque a Russi (Ravenna) il 30 genn. 1811 da Giacomo e da Maria Orlandi. A quindici anni entrò nel seminario di Faenza, ma si trasferì, dopo pochi mesi, a Ravenna [...] nel Collegio dei nobili, chiamatovi dal rettore mons. Farini, di Russi, in qualità di prefetto dei convittori. Nel 1828 entrò nell'Ordine dei frati minori cappuccini e compì il noviziato nel convento di ...
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Comune della prov. di Forlì-Cesena (101,2 km2 con 4829 ab. nel 2008).
Forse d’origine romana, con il titolo di contea appartenne nel Medioevo ai Guidi di Pistoia (da cui fu eretta la rocca); nel 1377 passò [...] a Firenze (tranne un breve periodo in cui la tennero i Manfredi, signori di Faenza), che la elevò a città verso il 1400 e nel 1537 le riconobbe podesteria e giurisdizione autonoma. Nel 1581 fu creata sede vescovile, suffraganea di Firenze. Appartenne ...
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Bernardino di Fosco
Augusto Vasina
Nella rassegna dei Romagnoli, rievocati da D. per voce di Guido del Duca nella seconda cornice del Purgatorio, un particolare rilievo ha B. di F. da Faenza. Di lui [...] in Bologna un Fabbro si ralligna? / quando in Faenza un Bernardin di Fosco, / verga gentil di picciola città di Castello 1913, 69; G. Rossini, Federico II e l'assedio di Faenza (1240-1241), in " Atti e Mem. Deputazione st. patria Prov. di Romagna ...
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PIETRO da Sant'Andrea
Francesco Panarelli
PIETRO (Cathin?) da S. Andrea. – Nacque verosimilmente tra il 1180 e il 1190 a S. Andrea, località in diocesi di Faenza, secondo notizie attestate a partire [...] dal pieno XIV secolo; ancora più tarda è invece la tradizione relativa alla sua appartenenza familiare, in quanto il cognome Catin/Cathin comincia a essere attestato da Girolamo De Rubeis alla metà del ...
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COMERIO, Agostino
Fernando Mazzocca
Nacque a Locate (od. Locate Varesino, provincia di Como) il 12 maggio del 1784 dal pittore Filippo e da Lauretana Benini di Faenza. Dopo aver seguito gli insegnamenti [...] del padre, quando la famiglia, nel 1800, si trasferì a Milano, il C. si iscrisse alle scuole di figura ed ornato dell'Accademia di Brera. Nel 1803 andò a Roma e, protetto dal cardinale Dugnani vi conobbe ...
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faenza
faènza s. f. [dal nome della città di Faenza, famosa da secoli per la produzione delle maioliche]. – Genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno; è...