BARDUZZI, Domenico
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna, il 5 ag. 1847, da Carlo e da Angela Tani. Compiuti gli studi classici a Faenza e a Firenze, seguì il corso di medicina all'università di Pisa, allievo del naturalista P. Sani, del quale apprese e condivise la dottrina antidarwiniana. Laureatosi a pieni voti (1873), frequentò assiduamente le cliniche, come allievo e collaboratore del dermatologo A. Michelacci e del venereologo P. Pellizzari, e assistente dell'anatomopatologo G. Pellizzari. Nel 1875 divenne assistente di P. Landi, nella clinica chirurgica di Pisa; non tralasciò, tuttavia, lo studio della dermo-sifilopatia, pubblicando anzi numerosi lavori in tale campo e ottenendo la docenza nel 1882 all'università di Modena. Nel 1881 era stato nominato direttore delle Terme di Castrocaro. Nel 1884 fu terzo al concorso per la cattedra di dermosifilopatia nell'università di Pisa. Nel 1885 divenne direttore sanitario delle terme di San Giuliano. Nel 1886 vinse il concorso per la nomina di professore alla facoltà medica di Siena per la cattedra di clinica dermosifilopatica. A Siena fu rettore dell'università dodici volte, assessore per l'igiene e le finanze, prosindaco, direttore della scuola degli infermieri, presidente del Consiglio dei clinicì; volle che la città fosse dotata dell'acquedotto, trasformò in policlinico l'ospedale di Santa Maria della Scala, fondò la scuola libera di agraria. Fu presidente dell'Accademia dei fisiocritici per venticinque anni. Lasciato l'insegnamento nel 1922, per raggiunti limiti di età, il Monte dei Paschi di Siena creò per lui la cattedra di storia della medicina, al cui insegnamento egli attese per il resto della sua vita. Morì a Siena il 27 febbr. 1929.
Il B. fu un appassionato cultore della dermo-sifilopatia, dell'idrologia e della storia della medicina. Su questi argomenti egli scrisse numerosi lavori, attendendo a questi studi anche nel breve periodo in cui esercitò la chirurgia nella clinica dip. Landi. La sua produzione scientifica è vastissima, assommando a non meno di 300 pubblicazioni. In dermatologia e venereologia il B. pubblicò opere di carattere generale, come: Dermatologia propedeutica, ossia avviamento allo studio delle malattie cutanee,Milano 1882; Lezioni sulle malattie veneree,Pisa 1885; Avviamento pratico allo studio della dermatologia,Torino 1888; Note di dermatologia e sifilografia,Siena 1888; Nuovi metodi di cura delle malattie della pelle,Milano 1891; Lezioni cliniche sulle dermatosi vaiuolose e vacciniche,Napoli 1912. Egli fu anche autore di lavori sperimentab, note cliniche, comunicazioni scientifiche, tra i quali si ricordano: Dermatosi della gravidanza,Forfl 1874; Sopra un caso di sclerodertnia, in Clinica delle malattie della pelle,Firenze 1876, pp. 199-218; Classificazione delle dermatosi e delle sifilidi, Livorno 1883. Numerose furono anche le pubblicazioni del B. sulle malattie degli organi genitourinari e, in particolare, sulla venereologia. Egli studiò la patologia e la clinica della sifilide, e di tale malattia sostenne la possibilità di contagio per via ematica. Per la sua opera in tale campo egli può essere considerato uno dei fondatori della moderna dermo-sifilopatia. Dei suoi lavori si ricordano: Opportunità delle operazioni chirurgiche nella sifilide, Pisa 1879; La sifilide ereditaria tardiva,in Collezione italiana di letture sulla medicina,s. 3, Milano 1884, lettura VII, pp. 235-260; Sulla sifilide ereditaria,Milano 1887.
In idrologia, il B. sostenne l'utilità dell'idroterapia condotta sul luogo stesso delle sorgenti, e fu convinto assertore della necessità della vigilanza chimica e batteriologica delle acque. Affermò che l'idroterapia deve essere condotta secondo la conoscenza fisiochimica delle acque. Per le sue numerose pubblicazioni (tra le quali si ricordano: La terapia chirurgica e la terapia idrominerale nelle malattie delle donne,Firenze 1896; Del valore della balneoterapia e specialmente di quella solfòrosa nella sifilide' Siena 1896; Del valore delle cure termali nella sifilide,Siena 1898), per i suoi interventi con comunicazioni e relazioni ai più importanti congressi, contribuì a valorizzare il patrimonio termale italiano.
Cultore anche di storia della medicina, il B. pubblicò tra l'altro un Manuale di storia della medicina (2 volumi, Torino 1923-1927).
Bibl.:Comitato per le onoranze a D. B., Nel XXV anno di insegnamento universitario del prof. D. B. 1886-1910, Livorno 1911; G. Bilancioni, Per le onoranze a D.B. nell'ottantesimo compleanno,Pisa 1927; Necrologio di D.B., in Riv. sanitaria siciliana,Palermo 1929, p. 694; A. Castiglioni, Necrologio,in Minerva medica, Ix (1929), pp. 619 s.; Id., Necrologio di D.B., in Riv. della storia delle scienze mediche e naturali, XX (1929), pp. 1-3; Comune e Comitato per le onoranze a D. B., Brisighella al suo concittadino D. B.,Faenza 1929; N. Rizzacasa, Necrologio: D.B.'in La Riforma medica, XLV (1929), p. 514; L.Tommasi, Necrologio: D. B.,in Giorn. ital. di dermatologia e sifilografla, LXIV (1929), pp. 521 S.; G. Bilancioni, Per le onoranze al Prof. D. B. nel suo LXXX compleanno,in Sulle rive del Lete,Roma 1930, pp. 281-288; D. Giordano, D.B., in Scritti e discorsi,Milano 1930, PD. 463-491; A. Bussi, L'ultimo umanista (ricordo di D.B.), in Forze sanitarie, Il (1933), pp. 1202-1204; A. Pazzini, Elementi propedeutici di storia della medicina,Roma 1944, p. 254; Id., Storia della medicina,Milano 1947, 1,p. 198; Il, pp. 470, 602, 608, 612; A. Castiglioni, Centenari e Commemorazìoni - D. B.,in Riv. di storia delle scienze mediche e naturali, XI, (1949), pp. 309-314; Encicl. Ital.,App. I, p. 243.