suolo Superficie del terreno, in particolare, lo strato più superficiale di esso, formatosi in seguito all’alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte [...] dal tipo di rilievo, dalle condizioni climatiche, dalle azioni biologiche e più in generale dalla durata della pedogenesi. Di una superficie non ancora esposta (quindi ancora in fase di evoluzione) e che è soggetto a un processo pedogenetico per tempi ...
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Biologia
La forma più semplice di riproduzione agamica, detta anche scissione o schizogonia. Può distinguersi in binaria, se un individuo, dividendosi, dà origine a due nuovi individui, o multipla se [...] cellula si moltiplica dividendosi in due (➔ mitosi).
Nella sistematica biologica, il termine d. è usato in due accezioni: per indicare compiuta dagli studi di F.W. Taylor. L’evoluzione tecnologica e la considerazione dei fenomeni di alienazione cui ...
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Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei [...] con l’apporto di altre scienze come la biologia, la fisiologia, la chimica biologica e l’uso di disparate tecniche analitiche e una variazione quantitativa di attività funzionali normali. L’evoluzione della p. ha determinato lo studio di nuove cause ...
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Area protetta, tramite la promulgazione di leggi statali oppure regionali, le cui finalità sono la conservazione e il mantenimento del livello di biodiversità presente, delle caratteristiche del paesaggio [...] intervento dell'uomo dovesse bloccare il processo di evoluzione della natura.
Categorie di parchi
Dalla rigida secondo gli usi tradizionali o secondo metodi di agricoltura biologica, le attività agro-silvo-pastorali; aree di promozione ...
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Biologia
L’accrescimento numerico degli organismi viventi mediante la riproduzione biologica. Il coefficiente di m. è diverso nelle diverse specie. L’aumento degli individui di una specie, nelle successive [...] l’esistenza dovuta alla m. è una delle cause dell’evoluzione, perché determina la selezione naturale. Le specie animali e nella fase aploide sia in quella diploide del ciclo biologico. Quando si verificano condizioni avverse subentra la riproduzione ...
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Biologo (New York 1890 - Bloomington, Indi ana, 1967); prof. all'univ. dell'Indiana (Bloom ington). Allievo di E. B. Wilson e collaboratore di Th. H. Morgan nelle ricerche sulla drosofila sino dal 1910. [...] ", sulle mutazioni cromosomiche e la loro importanza per l'evoluzione, e su varî altri argomenti di genetica, lo pongono raggi X e aprì così un nuovo fecondissimo campo d'indagine biologica. Per questa scoperta gli fu attribuito il premio Nobel per la ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] sia dallo sviluppo e dall'ottimizzazione di tecniche che, in parte, rappresentano la naturale evoluzione di tecnologie applicate alla biologia molecolare e, in parte, costituiscono un capitolo del tutto nuovo nella storia di questo settore. Processi ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] molecolare applicata (che imita al livello molecolare i processi selettivi dell'evoluzione).
In conclusione, la decifrazione dei sistemi e dei processi biologici nei loro dettagli molecolari permette alla ricerca biochimica di aumentare le conoscenze ...
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(App. IV, I, p. 291)
Gli studi condotti nel ventennio susseguente la scoperta della struttura a doppia elica del DNA (J.D. Watson e F.H.C. Crick, 1953) hanno portato all'elucidazione dei meccanismi responsabili [...] dei geni ed eventualmente la loro espressione, ha influenzato molti campi della biologia e della medicina, dalla genetica all'embriologia, dalla patologia allo studio dell'evoluzione. Il termine b. m., pertanto, ha oggi un significato troppo generico ...
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La b. è il massimo sistema di organizzazione biologica. Quasi completamente autosufficiente, la b. comprende tutti gli organismi presenti sulla terra; questi interagiscono con l'ambiente costituendo con [...] tramite il controllo dell'ambiente sia chimico-fisico che biologico. In pratica, come definito da J. E. Lovelock proprio alla presenza di questa radiazione che si deve l'evoluzione chimica delle sostanze organiche che hanno permesso la comparsa ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...