La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] alto è come il basso, il sinistro come il destro, l’inferiore come il superiore; questa idea presupponeva un interscambio tra le essenze e le forme, la materia e lo spirito, il divino e il materiale, che era anche alla base dei principî dell’alchimia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] , non però secondo l’individuo, ma secondo la specie, cioè non nella forma della loro individualità, ma in quella della loro essenza specifica (De admirandis, cit., pp. 386-89).
Radicale e deteologizzata è altresì l’etica vaniniana, che ha una forte ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] nello spazio e nel tempo, a essere privilegiata; la materia è in ultima istanza inconoscibile se non attraverso le essenze. Combinazione complessa di naturalismo realistico e di platonismo, la filosofia di S. si risolve in definitiva, nonostante il ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] ‘coscienza di qualche cosa’, che si annuncia ma non si esaurisce nel dato immediato e il cui significato o essenza può essere ugualmente colto in una forma di ‘intuizione eidetica’, che accompagna necessariamente l’intuizione dell’individuo. Una ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] natura (v. Gilson, 1948, p. 7). Ma c'è un errore, o uno scambio, più radicale ancora, ed è quello d'intendere l'ente come essenza. L'ente è ciò che è; ora, ciò che è più importante e primordiale nell'ente è il suo essere, ma spesso si è invertito l ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] le sostanze immateriali "vedono tutte le cose in Dio" o, più precisamente, che "la nostra anima esprime Dio e l'universo, tutte le essenze come tutte le esistenze" e quindi porta con sé tutte le forme o idee in virtù dell'azione di Dio su ogni monade ...
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materialismo
Stefano De Luca
La materia a fondamento della realtà e del pensiero
Entrato nel linguaggio filosofico nel 17° secolo, il termine materialismo indica qualsiasi concezione che faccia della [...] un suo ordine ma è privo di scopi o fini: ne consegue che l’uomo, nel conoscere, non dovrà ricercare essenze, significati, ma cause materiali e meccaniche. Egli dovrà inoltre distinguere – come insegna Democrito – tra le qualità soggettive dei corpi ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] cause di ogni accadimento sono ritrovate nelle «qualità» o «essenze» e nell'universale causalità dei cieli; la riduzione dei fenomeni , in cui entrano in gioco come cause forme ed essenze occulte, influenze celesti, che non hanno nulla in comune ...
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causa
Stefano De Luca
La ragione per cui si verifica un fenomeno
Ogni forma di conoscenza ‒ che riguardi il mondo naturale o quello umano ‒ nasce da una semplice domanda: perché si verifica o si è verificato [...] una caratteristica tipicamente umana, che è errato attribuire alla natura. Scopo della scienza, per esempio, non è individuare l'essenza o il fine delle maree, ma le forze che le producono. Delle quattro cause aristoteliche rimane quindi in piedi ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] dovuta a ‘forze magiche’ in attesa della manipolazione cosmogonica.
Il v. come ‘nulla di cose e di essenze’ è invece valorizzato religiosamente nell’ambito di religioni superiori quali il buddhismo, che nella speculazione mahayanica e tantrica ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come...
liquore
liquóre (poet. licóre) s. m. [dal lat. liquor -oris «sostanza liquida», der. di liquere «essere liquido»; il sign. 2 è influenzato dal fr. liqueur]. – 1. letter. Sostanza liquida, in genere: Cadea de l’alta roccia un liquor chiaro...