Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] non può essere spiegata se non mediante una dissociazione interna alla società. L'uomo oggettiva e separa da sé la propria "essenza", ne fa un essere "estraneo" che lo domina, una divinità ch'egli adora, perché, nella vita reale, l'uomo è separato ...
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Storico e scrittore politico (Ischitella 1676 - Torino 1748); gli studî giuridici, e le dispute che divampavano nel Regno di Napoli, accentrarono gli interessi di G. sul problema dei rapporti fra Stato [...] i dogmi della vita eterna e della risurrezione della carne: dogmi proclamati da Cristo e ai quali si riduce l'essenza del cristianesimo puro ("regno celeste"); ma intorno a essi la gerarchia ecclesiastica intessé una tal serie di abusi da restaurare ...
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Compositore e artista concettuale, nato a Firenze il 26 settembre 1926. A Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte [...] , sassi) che offrono lo spunto per rielaborazioni e azioni che trovano proprio nella casualità e nell'improvvisazione la costante essenza della sua ricerca (Gesti su un piano, 1962; La strada, 1965; Suonare la città, 1965). Dalle prime partiture, in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] se il sacerdozio non sa accordarla colla scienza moderna e strenuamente difenderla da’ suoi assalitori». In questo modo, senza toccare l’essenza della religione cattolica, «la si porrà d’accordo con tutte le parti della cultura e in grado di aiutarle ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] la teologia scolastica e occamistica, che L. accusava di pensare Dio e l’uomo in modo filosofico e cioè nella loro essenza metafisica; ciò implicava da una parte un’esaltazione pelagianizzante della bontà dell’uomo anche dopo il peccato d’origine, e ...
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GEREMICCA, Alberto
Amedeo Osti Guerrazzi
Nacque a Napoli il 1° ott. 1863. Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l'Università partenopea, allora dominata dalla figura e dall'insegnamento [...] ceti commerciali e industriali del Mezzogiorno ma non ciecamente conservatore, si basava su due capisaldi: "far sua la essenza semplice del socialismo", che consiste nell'accrescere in generale il benessere dei cittadini e, nel contempo, studiare e ...
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Masaccio
Manuela Gianandrea
Il fondatore dell’Umanesimo in pittura
L’importanza di Masaccio e le innovazioni che porta nell’arte sono paragonabili solo a quelle di pochissimi pittori nella storia dell’arte, [...] e che deve aver studiato l’opera di Giotto, cogliendone il significato più autentico, quello di comprendere e rappresentare l’essenza delle cose e delle persone.
Le novità di Masaccio
L’arte di Masaccio, pur basandosi sulla lezione di Giotto, è ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] muove la leva del brivido, della paura, del terrore, del dolore, e suscita proprio quella infinita nostalgia che è l’essenza del romanticismo… Mozart ci conduce nella profondità del regno dello spirito. La paura ci avvolge, ma senza martirio: essa è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] , non però secondo l’individuo, ma secondo la specie, cioè non nella forma della loro individualità, ma in quella della loro essenza specifica (De admirandis, cit., pp. 386-89).
Radicale e deteologizzata è altresì l’etica vaniniana, che ha una forte ...
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FOLLERIO (Falliero, Follero, Follien, Folliero), Pietro
Maria Teresa Napoli
Nacque nel feudo di Sanseverino, presso Salerno, intorno alla seconda decade del sec. XVI da Antonio, dottore in legge. Ebbe [...] potere sovrano e della potestà legislativa, la necessità del controllo equitativo sull'ermeneutica legale e sulla prassi giudiziale, l'essenza dell'amore (sacro e profano), la natura degli angeli e delle comete.
Il 20 genn. 1557 portò a compimento ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come...
quintessenza
quintessènza (meno com. quint’essènza, o 'quinta essènza') s. f. [dal lat. mediev. quinta essentia, calco del gr. πέμπτη οὐσία o πέμπτον στοιχεῖον, rispettivam. «quinta essenza», «quinto elemento»]. – 1. a. Nella fisica greca...