CARPENÉ, Antonio
Sergio Cella
Nacque il 17 ag. 1838 a Brugnera di Sacile (Udine), figlio di Bernardo e Daria Zuliani. Passò l'infanzia a Belluno e nel 1846 seguì il padre, amministratore dei De Manzoni, [...] altre opere ancora pensava, quando, mentre correggeva le bozze del lavoro Sulle applicazioni dello zolfo (uscito postumo), un attacco di erisipela pose fine alla sua esistenza a Conegliano nella notte del 23 marzo 1902, a pochi mesi di distanza dalla ...
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SALVEMINI, Giovanni Francesco. –
Niccolò Guicciardini
Nacque a Firenze il 15 gennaio 1709 da Giuseppe e da Maria Maddalena Braccesi. Il padre era giurista e ambasciatore in Firenze di Castiglion Fiorentino [...] della classe di matematica, incarico che ricoprì fino alla morte, avvenuta l’11 ottobre 1791 a causa di un’erisipela.
Gli anni berlinesi erano stati ricchi di pubblicazioni e traduzioni. Si segnala la traduzione dall’inglese al francese (1765 ...
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PAULUCCI DI CALBOLI, Fulcieri
Elena Papadia
PAULUCCI DI CALBOLI, Fulcieri. – Nacque a Napoli il 26 febbraio del 1893 dal conte Raniero e da Virginia Lazari Tornielli.
Il padre era un diplomatico, discendente [...] con la rivista soprattutto nell’ultimo anno di guerra.
Nella primavera del 1918 contrasse un’infezione della pelle – l’erisipela – causata probabilmente dalle piaghe da decubito. Fu ricoverato a Milano, dove scrisse alcuni articoli per Il Secolo XIX ...
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NEONATO (dal greco νέος "nuovo" e dal lat. natus "nato"; fr. nouveau-né; sp. recién nacido; ted. Neugeborener; ingl. newborn)
Gino Frontali
È il bambino nelle prime settimane di vita, in quanto presenta [...] immunità probabilmente trasmessagli dalla madre; mentre è particolarmente predisposto ad altre malattie infettive (per es., sepsi da piogeni, erisipela, ecc.).
Asfissia. - Circa il 10% dei bambini nasce in stato più o meno evidente di asfissia, circa ...
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VISCONTI, Ferdinando
Vladimiro Valerio
– Nacque a Palermo nel 1772 da Domenico, ufficiale borbonico, e da Francesca Palumbo.
A tre anni divenne cadetto nel reggimento Real Napoli; nel novembre del 1786 [...] (F. Visconti, Carteggio (1818-1847), a cura di V. Valerio, 1995, pp. 22-24).
Colpito da una forma infettiva alle gambe (erisipela) morì a Napoli, in servizio, il 26 settembre 1847.
Nella seduta del 17 dicembre 1847 il presidente della Societé de ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] .
Benché la salute fosse tutt'altro che buona - soffriva da un paio d'anni di episodi di una malattia infettiva, l'erisipela, che sarebbe poi stata la causa della sua morte -, il G. non abbandonò l'attività di insegnamento e nell'inverno del ...
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LUIGI (Aluigi) Gonzaga, santo
Silvano Giordano
Nacque a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, il 9 marzo 1568, primogenito di Ferrante del ramo di Luzzara e Castiglione delle Stiviere e di Marta [...] poté seguire le lezioni di metafisica di Giovanni Camerota. Tuttavia l'aria napoletana non gli giovò; per di più si ammalò di erisipela e fu costretto a letto per un mese; fu richiamato a Roma nel maggio 1587. Al Collegio romano riprese il terzo anno ...
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LEBBRA (lat. lepra; fr. lèpre, ladrerie; sp. mal de San Lázaro; ted. Aussatz; ingl. leprosy)
Jader CAPPELLI
Cesare SIBILLA
Malattia infettiva, trasmissibile, a decorso cronico con esito generalmente [...] nella lebbra tuberosa, può essere interrotto qualche volta dall'insorgenza di lesioni a decorso acuto, a tipo di erisipela, di eritema polimorfo, di eritema nodoso, generalmente accompagnate da febbre, di durata non lunga, cui succede talora o ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] Prodotti batterici. - L'osservazione che pazienti di tumori maligni possono subire notevoli miglioramenti dopo un'infezione acuta come l'erisipela è molto antica e, fin dal secolo scorso, W. B. Coley propose l'impiego di colture batteriche uccise per ...
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MAMMELLA (lat. mamma; fr. mamelle; sp. mama; ted. Brustdrüse, Brust; ingl. breast)
Silvio RANZI
Antonio PENSA
Michele MITOLO
Giuseppe SOLARO
Le mammelle sono ghiandole secernenti il latte, destinato [...] il quale, con margini frastagliati e netti, può essere anche largamente esteso alla cute del torace. La denominazione erisipela carcinomatosa data alla forma morbosa ne compendia bene i segni clinici e il modo di evoluzione. L'arrossamento cutaneo ...
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erisipela
eriṡìpela (pop. eriṡìpola, ereṡìpela, ereṡìpola, riṡìpola) s. f. [dal lat. tardo erysipĕlas, gr. ἐρυσίπελας, comp. di ἐρυσι-, dal tema di ἐρεύϑω «arrossare», e di un secondo elemento col sign. di «pelle»]. – Infiammazione acuta della...
erisipelatoso
eriṡipelatóso agg. e s. m. [der. di erisipela]. – 1. agg. Che si riferisce all’erisipela: processo e.; in veterinaria, antrace e., l’erisipela dei suini o mal rossino. 2. s. m. (f. -a) Chi è affetto da erisipela.