Biochimico statunitense, nato a New York il 30 giugno 1926. È stato assistente e professore associato di Microbiologia (1955-59) all'università di Washington, poi professore di Biochimica alla Stanford [...] posizioni alle quali corrispondono sequenze particolarmente corte di basi. I frammenti possono poi essere riuniti fra loro a mezzo di enzimi che li collegano gli uni agli altri.
B. ha cercato d'inserire un messaggio genetico ibrido in un batterio, in ...
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HARRIS, Harry
Marco Vari
Genetista inglese, nato a Manchester il 30 settembre 1919. Professore e direttore del dipartimento di biochimica al King's College di Londra (1960-65), è divenuto in seguito [...] sul metabolismo dei carboidrati hanno messo in evidenza nel caso della fosfoglucomutasi la presenza di tre isoenzimi (enzimi che hanno substrati identici ma differenti proprietà elettroforetiche), ognuno dei quali è specificato da tre loci non ...
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La grande scienza. Biotecnologie
Antonio De Flora
Biotecnologie
Le biotecnologie sono generalmente definite come l'utilizzazione progettuale di sistemi biologici per ottenere beni e servizi. I sistemi [...] Kan e Andrée M. Dozy (1978) a permettere un importante salto di qualità, con l'utilizzazione di questi enzimi ‒ capaci di tagliare il DNA in corrispondenza di specifiche sequenze nucleotidiche ‒ come 'forbici molecolari' selettive per frammentare il ...
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La grande scienza. Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
Thomas G. Cotter
Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
L'essere umano è un organismo pluricellulare in cui la divisione [...] e ICE, diversi laboratori iniziarono a cercare non soltanto altri enzimi simili a ICE, ma anche i loro substrati nell'apoptosi di queste ricerche veniva gradualmente svelata vennero scoperti molti enzimi di questo tipo ora denominati caspasi. A tutt' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ingegneria genetica rappresenta lo sviluppo applicativo di tecniche che sfruttano le [...] lambda, che a sua volta già include l’operone galattosio di Escherichia coli (ossia un insieme di geni batterici che generano enzimi per la demolizione del galattosio). Il passaggio successivo è la messa a punto di un procedimento per clonare il DNA ...
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effettore allosterico
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Legante in grado di modulare la posizione dell’equilibrio tra due (o più) conformazioni di proteine oligomeriche, regolandone in tal modo l’attività [...] un doppio significato: (a) segnala la differenza, per es., con le inibizioni di tipo competitivo che si producono sugli enzimi mediante la competizione del substrato e dell’inibitore per un sito comune ai due leganti, sito che corrisponde al centro ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] da una delle due componenti: nucleica o proteica. Cohen utilizzò il veleno di serpente che contiene grandi quantità di enzimi che distruggono gli acidi nucleici. Se essi fossero stati una componente essenziale di NGF, la loro degradazione enzimatica ...
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(o glucoside) Composto organico del tipo degli eteri, formato da un monosaccaride con sostanze di varia natura, dette agliconi. Più genericamente, sono chiamati g. i derivati dei monosaccaridi, in forma [...] es., cardiotonici) e veleni, coloranti naturali, sostanze aromatiche ecc. I g. si idrolizzano in presenza di acidi, di basi, di enzimi dando una o più molecole di zucchero e l’aglicone. Lo zucchero più frequentemente presente è il glucosio, ma anche ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica della vita
Noel G. Coley
La chimica della vita
La chimica animale e vegetale
Lo studio degli esseri viventi e di ciò che si riusciva a produrre da essi ha giocato un [...] il succo gastrico conteneva acido cloridrico libero e altri principî chimici attivi e una prima indicazione della presenza di un enzima nel succo gastrico fu più tardi confermata da Theodor Schwann (1810-1882).
Nel 1834 Prout pubblicò una teoria del ...
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Michaelis, Leonor
Medico tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1875 - New York 1949). Professore a Berlino (dal 1908), a Nagoya, Giappone (dal 1922), a Baltimora (dal 1926), poi all’Istituto Rockefeller [...] soprattutto per avere formulato nel 1913, in collaborazione con Maud Menten (1879-1960), una teoria generale sull’azione degli enzimi, rappresentata dall’equazione detta, appunto, equazione di M.-Menten. In base a questa equazione, la velocità di una ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...
antienzima
antienżima s. m. [comp. di anti-1 e enzima] (pl. -i). – In biologia, sostanza (detta anche antifermento) che ha potere antagonista nei confronti di determinati enzimi; in natura, sono presenti antienzimi nei legumi crudi (per es.,...