Zoologo ed embriologo russo (Ul´janovsk 1876 - Mosca 1943), direttore dal 1937 del laboratorio di meccanica dello sviluppo dell'Istituto nazionale di medicina sperimentale. I suoi lavori embriologici, [...] cui diede un significato evoluzionistico, riguardano il sistema escretore degli anfibî, il cranio dei pesci e la metameria del cranio della tartaruga ...
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Metazoi di meno elevata organizzazione, caratterizzati da una parete del corpo costituita essenzialmente da due epiteli, uno esterno e uno interno, detti rispettivamente ectoderma ed endoderma. Autori [...] moderni sostengono che si debbano usare questi due appellativi esclusivamente come termini embriologici, e che si debba adottare, invece, nei d. adulti, il termine di epidermide per l’epitelio situato all’esterno e di gastrodermide per l’epitelio che ...
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Ordine di Spugne Calcisponge, organizzate secondo i tipi sycon e leucon. Hanno mesoglea sviluppata e parete del corpo estroflessa in diverticoli radiali o in canali.
Alla suddivisione delle Calcisponge [...] in Eteroceli e Omoceli, basata sul sistema acquifero, la sistematica moderna preferisce quella in Calcinea e Calcaronea, basata su caratteri citologici ed embriologici. ...
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Biologo (Mosca 1866 - ivi 1936), prof. di zoologia a Tartu (1898), poi a Kiev (1902) e a Mosca (1911-1930). Nel 1930 fondò un laboratorio di evoluzione morfologica e di paleozoologia presso l'Accademia [...] 'URSS, che in seguito prese il nome di Istituto di morfologia animale A. N. Severcov. Studiò problemi embriologici (sviluppo del cranio nei Vertebrati; sviluppo della regione branchiale) con indirizzo evoluzionistico. All'evoluzione dedicò numerose ...
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DELLA VALLE, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Soccavo, presso Napoli, il 13 febbr. 1850.
Si laureò in medicina e chirurgia nel 1873, Poi in scienze naturali nel 1874, infine in scienze fisiche [...] Neapel, Berlin 1893), con un volume di testo ed uno come atlante di sessantuno litografie, il D. descrive sviluppo embriologico ed anatomia di tutti gli apparati organici, e con altrettanta ricchezza di dati e precisione, i caratteri biologici quali ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] degli animali, in Atti d. R. Acc. d. scienze di Torino, I [1865-66], pp. 107-130). Nel campo dell'embriologia, dopo le ricerche sui pesci, si impegnò in osservazioni più delicate sui vermi, i Crostacei e i Celenterati, pervenendo in particolare a ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] dei membri dei Mammiferi (in Mem. d. R. Acc. d. scienze d. Ist. di Bologna, s. 5, II [1891], pp. 673-88), le Ricerche embriologiche sul rene dei Mammiferi (in Atti d. R. Acc. d. Lincei. Memorie, cl. di sc. fis., mat. e nat., s. 33 XV [1883], pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] Stazione zoologica. Durante gli anni trascorsi a Roma e Bologna gli vennero affidati incarichi di insegnamento di zoologia, embriologia e genetica, discipline di cui si dimostrò profondo cultore.
Negli anni Trenta del Novecento, mentre era grande il ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] organi fondamentali primordiali' e sulla graduale differenziazione di più cotiledoni costituirono per molti anni la materia delle ricerche embriologiche e dei sistemi animali naturali da cui erano desunti.
Ai principî metodologici di Baer si rifece l ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] revisione e smembramento dei quattro tipi del Cuvier, che presto superarono la dozzina.
Introdotto da K. E. v. Baer il criterio embriologico, a sussidio di quello anatomo-comparato, e sviluppato con le ricerche di L. Oken, J. F. Meckel, C. M. Pander ...
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embriologia
embriologìa s. f. [comp. di embrio- e -logia]. – Ramo della biologia che studia la formazione e lo sviluppo dell’embrione, cioè la serie di cambiamenti che subisce l’uovo fecondato per realizzare la forma e l’organizzazione specifica...