Scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1879. Fu dapprima impiegato alle ferrovie; laureatosi quindi in legge, esercita da molti anni l'avvocatura nella sua città. Ha collaborato a numerosi giornali [...] sul fondo narrativo tende a rilevare i temi e i movimenti propriamente lirici, e a configurarsi - non senza però concessioni all'eloquenza - come confessione o ricordo di largo respiro poetico. Il C. ha scritto anche una fiaba teatrale: Bellinda e il ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] su temi di erudizione e di poetica con Apostolo Zeno (che nel 1734 gli propose invano la cattedra di Eloquenza all’università di Padova).
Spunti linguistici si trovano in ulteriori opere della prima maturità muratoriana, destinate a una riforma ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] nome latino di Bourges, il cui assedio è al centro dell'azione). Rimaste senza eco queste più ambiziose e faticose opere, lunga fortuna ebbe invece la Coltivazione, in cui non mancano, come anche nelle liriche, accenti di vibrata e nitida eloquenza. ...
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Critico cattolico francese, nato a Parigi il 27 ottobre 1882; morto a Celle-Saint-Cloud il 5 agosto 1939. La sua educazione fu largamente europea: soffermatosi a lungo in Inghilterra, e in Germania, visse [...] ., 12 agosto 1939; Hommage à Ch. D.B., in appendice a Qu'est-ce-que la littérature, Parigi 1945; G. Vigorelli, in Eloquenza dei sentimenti, Firenze 1942; M. Luzi, Prefazione a Vita e letteratura, Padova 1943; F. Mauriac, Ch. D. B. et son créateur, in ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] d'Atene: sono pagine in cui sopravvive, e si fa strada faticosamente fra i pesanti paludamenti di una pur sincera eloquenza moralistica, almeno un'ombra dell'antico gusto narrativo e aneddotico.
De mulieribus claris. La prima stesura di quest'opera è ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...]
L'ultimo libro del 1548 fu la raccolta di Lettere di molte valorose donne, nelle quali chiaramente appare esser né di eloquentia né di dottrina alli huomini inferiori, curata dal L. per Giolito, ma di cui fu probabilmente in parte anche autore; essa ...
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AROMATARI, Giuseppe degli
Alberto Asor-Rosa
Nacque ad Assisi il 25 marzo 1587 da Favorino e Filogenia Paolucci. Seguendo l'esempio del padre e quello del più noto zio paterno Raniero, dal quale fu educato [...] in cinque parti: "Della favella nobile d'Italia", "Barbarismi e solecismi", "Degli stili ed eloquenza", "Della rettorica", "Dell'eloquenza sacra". L'A. vi partecipò personalmente con alcuni trattatelli, fra cui spicca il Breve discorso del ...
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Esopo
Gianfranco Mosconi
Esopo è una figura immersa nella leggenda: si ignorano le vicende della sua vita, non si sa con esattezza quando sia vissuto (nel 7°-6° secolo a.C.), non si conosce alcun testo [...] ‒ inganni e sopraffazioni dei suoi compagni di servitù. Esopo riceve allora, per ricompensa divina, il dono della parola e dell'eloquenza; viene poi venduto a un filosofo, il quale resta più volte sorpreso, o beffato, dai suoi consigli. Ottenuta la ...
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GNESOTTO, Ferdinando
Paolo Zublena
Nacque il 2 dic. 1835 a Campese, nei pressi di Bassano del Grappa, da Giovanni e da Brigida Scolari. Ottenuto nel 1854 l'attestato di maturità e frequentata per due [...] alla critica storica e filologica. Da quale intento fossero animati gli studi dello G. riesce evidente dal successivo volume, L'eloquenza in Atene ed in Roma al tempo delle libere istituzioni (Verona-Padova 1877), destinato a restare la sua opera più ...
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BONIFACIO, Dragonetto
Claudio Mutini
Nacque nei primissimi anni del sec. XVI da Roberto e da Lucrezia Cicara, primogenito di altri quattro figli, tra cui era Giovanni Bernardino, il celebre scrittore [...] pensare al Cariteo. Più congeniali all'indole del B: sembrano al Percopo i madrigali, improntati ad una più sommessa e piana eloquenza. Tuttavia, ad un più attento esame, anche questa sezione dell'attività del B. si rivela in sostanza priva di motivi ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...