GROTTANELLI, Vinigi Lorenzo
Valeria Ribeiro Corossacz
Nacque ad Avigliana, presso Torino, il 13 ag. 1912 da Franco Winigisio e Germana Abelli.
Il padre, di famiglia aristocratica toscana, laureatosi [...] assistente volontario alla cattedra di politica economica e finanziaria ma occupandosi di "economia dei popoli primitivi".
Con il e l'approfondimento delle problematiche etnologiche; dellavoro svolto come curatore rimangono diversi documenti, ...
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matriarcato e patriarcato
Margherita Zizi
Donne o uomini al potere nell’organizzazione della società
Con il termine patriarcato, che significa «potere paterno», si indica un tipo di organizzazione familiare [...] pubblica – diritto, economia, politica – mentre le donne sono relegate nella sfera domestica.
L’ipotesi del matriarcato
Nello stesso organizzate in bande in cui si ha una divisione dellavoro tra i generi che sancisce il predominio maschile. Gli ...
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atipico, lavoro
atìpico, lavóro locuz. sost. m. – Espressione con la quale si fa riferimento all’insieme dei rapporti di lavoro diversi da quello dellavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato. [...] a tutti i livelli di qualificazione. È dubbio nell’opinione di molti economisti (per es. Olivier J. Blanchard, 2005) che la liberalizzazione del mercato dellavoro abbia portato alla diminuzione della disoccupazione; ciò che invece è possibile ...
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societa industriale
società industriale
Società nella quale il peso dell’industria, per numero di addetti, per quota di prodotto interno lordo, per dimensioni degli investimenti lordi, è prevalente [...] e la divisione sociale dellavoro ne rappresentava l’elemento caratterizzante. Per altri analisti invece il fenomeno industriale, incontestabilmente nato all’interno di una società borghese e di un sistema economico capitalistico, avrebbe avuto in ...
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Opinione pubblica
Giuseppe Bedeschi
L'opinione pubblica nelle società industriali avanzate
Nelle società industriali del Novecento - con la concessione del suffragio universale, il formarsi dei grandi [...] di riferimento': la famiglia, il gruppo di lavoro, l'identificazione partitica, religiosa, di classe, etnica del suo libro del 1922. Un giornale, egli diceva, può difendere o attaccare potenti interessi economici, "ma se si aliena le simpatie del ...
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Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] nascosta sotto enormi mucchi di carta; perché per trovarla dovrebbero lavorare in 8000 luoghi diversi migliaia di persone per un numero se convenga sottolineare la correità di un esponente del mondo economico.
Appare quindi evidente che la c. muta ...
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PERIODICI (XXVI, p. 756; App. II, 11, p. 520)
Nicola Tranfaglia
Negli ultimi trent'anni le riviste di cultura hanno rappresentato in Italia un punto d'osservazione non secondario né marginale per seguire [...] di p. che cercano in ogni modo d'isolare il lavoro più propriamente scientifico da ogni altra implicazione (riuscendovi di rado la scomparsa di De Gasperi e l'avvio dello sviluppo economicodel dopoguerra e l'inizio della distensione tra Est e Ovest ...
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Povertà e impoverimento
Paolo Palazzi
Esistono due possibili definizioni quantitative di povertà: povertà assoluta e povertà relativa. La povertà assoluta viene misurata attraverso indicatori assoluti [...] o a una diminuzione della povertà a seconda del tipo di sviluppo e delle politiche economiche e sociali che lo accompagnano.
Il secondo familiare, quali la struttura per età, la condizione lavorativa ecc. Questo conferma il fatto che la definizione ...
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In senso generale è l'azione svolta dai pubblici poteri nel campo della popolazione; può assumere aspetto quantitativo o qualitativo. Rientrano nel primo aspetto sia le misure rivolte ad accrescere l'entità [...] organizzazioni del regime; istituzione e generalizzazione degli assegni familiari a favore di tutti i lavoratori dipendenti ; A. Marsigli, Il problema demografico nelle dottrine politiche ed economiche italiane, Roma 1934; G. B. Allaria, Il problema ...
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POLANYI, Karl
Domenico Musti
Sociologo e antropologo, nato a Vienna il 25 ottobre 1886, morto il 23 aprile 1964. Di origine ungherese, cresciuto nell'ambiente della borghesia radicale di Budapest, risentì [...] Budapest fu tra i fondatori del circolo Galilei; dal 1924 al 1933 visse a Vienna, dove lavorò per il settimanale Der per P. l'esito storico del liberalismo economico, che, nel perseguire, col principio del laissez-faire, l'obiettivo di un ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...