Matrimonio
Marzio Barbagli
Definizioni
'Matrimonio' è una parola di origine recente. Nella Politica Aristotele osservava che "l'unione dell'uomo e della donna non ha un nome". Ma, più in generale, noi [...] per vari anni. Fra i !Kung San, ad esempio, lo sposo lavora per la famiglia della sposa per un periodo che va dai tre ai questo caso una moglie costituisce non un peso, ma una risorsa economica. Il secondo - l'agricoltura dell'aratro - è proprio di ...
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Unione tra due persone sancita in forma ufficiale davanti a un ufficiale di stato civile o a un ministro del culto.
Civiltà orientali
Per la Mesopotamia, mentre si sa poco delle forme del m. presso i sumeri, il codice di Hammurabi ci da informazioni per il periodo babilonese: la validità del m. e subordinata ... ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione minima, come unione fra un uomo e una donna, tale che i figli nati da questa unione siano riconosciuti ... ...
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Alessandra De Rose
Sposarsi, vivere in coppia, 'metter su famiglia' sono comportamenti individuali dettati da una naturale tendenza del genere umano all'aggregazione e alla costituzione di nuclei sociali elementari fondati su legami affettivi, sull'attrazione sessuale, ma anche su istintuali pulsioni ... ...
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Margherita Zizi
Unione socialmente riconosciuta tra uomo e donna
Il matrimonio è un’unione tra due persone in qualche modo ‘ufficializzata’, cioè riconosciuta dalla società e dalle autorità religiose o civili. In genere, anche se non sempre, si tratta di un’unione tra un uomo e una donna finalizzata ... ...
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Marco Aime
Il matrimonio (dal latino matrimonium, derivato di mater, "madre") è l'unione fisica, morale e legale dell'uomo (marito) e della donna (moglie) che decidono di vivere insieme, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie, ovvero la relazione socialmente sancita fra due individui ... ...
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J. Baschet
Il m. veniva definito nel Medioevo, sulla scia del diritto romano, come l'istituzione tra l'uomo e la donna di una comunione di vita e di beni socialmente riconosciuta, che costituiva il presupposto per una discendenza legittima.Come in tutte le società, il m. nel Medioevo formava "la chiave ... ...
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(XXII, p. 585; App. I, p. 829)
Ugo NATOLI
La riforma del diritto matrimoniale è entrata in vigore in Italia dieci anni dopo la stipulazione del concordato con la S. Sede e la emanazione della legge 27 maggio 1929, n. 849, che aveva riconosciuto gli effetti civili al cosiddetto matrimonio religioso ... ...
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Luigi Galvani
(XXII, p. 573).
Statistica della nuzialità (p. 588).
Negli anni dopo il 1932, in Italia, il numero dei matrimonî è andato, nel complesso, aumentando, tanto assolutamente che relativamente a 1000 abitanti, poiché si sono avuti: nel 1933, matrimonî 289.915, cioè 6,9‰ ab.; nel 1934, 312.702, ... ...
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Volontariato
Costanzo Ranci
Il concetto di volontariato
Il termine 'volontariato' è stato introdotto nel lessico delle scienze sociali molto recentemente e non senza ambiguità e indeterminatezze connesse [...] allo scopo di ottenere in cambio una ricompensa economica. La gratuità non garantisce in alcun modo che Azione volontaria e Welfare State, Bologna 1987.
Baldock, C., Stato e lavoro volontario, in Azione volontaria e Welfare State (a cura di U. Ascoli ...
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donna
Margherita Zizi
L'altra metà del cielo
"Errore della natura" (Aristotele), "uomo mancato" (Tommaso d'Aquino), "sesso debole": queste definizioni dimostrano come quasi sempre la donna sia stata [...] credenze, dai modi di organizzare i rapporti sociali, giuridici ed economici.
Per esempio, se è la natura ad assegnare alla donna il e custode della casa. Quanto più il lavoro femminile extradomestico rischia di sconvolgere l'assetto consolidato ...
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Tecnologia
George Bugliarello
Luciano Gallino
di George Bugliarello, Luciano Gallino
TECNOLOGIA
Tecnologia di George Bugliarello
sommario: 1. La tecnologia come fenomeno. a) Introduzione. b) L'evoluzione [...] i Boeri, ha in seguito assunto un'importanza considerevole nello sviluppo dell'economia civile, particolarmente negli Stati Uniti. I cibi in scatola, infatti, danno ai lavoratori la possibilità di nutrirsi senza spendere troppo tempo per l'acquisto ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] del 1922 con la fondazione dello History of ideas club. Il lavoro compiuto da Lovejoy e tutte le ricerche poi svolte nel ‟Journal" modi di pensare e di vivere, le metafisiche e l'economia. Tutti elementi sui quali le teorie e le pratiche scientifiche ...
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MIGRATORI, MOVIMENTI
Nora Federici
Aspetti generali
di Nora Federici
Spostamenti territoriali di popolazione e migrazioni
Il termine 'movimenti migratori' - o 'migrazioni' - indica uno spostamento [...] extragricola di tipo tradizionale e sostanzialmente autarchica; c) sfruttando alcune rigidità del mercato del lavoro dei paesi economicamente più avanzati e inventando una professionalità molto specifica, il che spesso comportava una dequalificazione ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] degli Stati Uniti in quanto si fondava sul pregiudizio che l'immigrazione diminuisse le possibilità di lavoro ed ostacolasse lo sviluppo economico. Murray sosteneva invece che l'immigrazione era stata uno dei fattori che avevano rafforzato lo slancio ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] della società con la prospettiva escatologica della filosofia della storia di Marx.
La critica dell'economia politica e la teoria del valore-lavoro
Come si è visto, nessun rapporto intercorre tra la marxiana scienza della società e la sociologia ...
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COMUNICAZIONI DI MASSA
Denis McQuail
Alessandro Pace
Sociologia
di Denis McQuail
Introduzione
'Mezzi di comunicazione di massa' (o mass media) è un termine collettivo entrato nell'uso per indicare [...] 'società dell'informazione' è stata usata per descrivere una società in cui: a) una maggioranza di lavoratori è impiegata nei settori dell'economia afferenti all'informazione; b) l'informazione è una risorsa di primaria importanza (per la ricchezza e ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] livello di vita di tutti i ceti che lavorano, tanto più la storia quotidiana dell'accumulazione The political economy of growth, New York 19622 (tr. it.: Il ‛surplus' economico e la teoria marxista dello sviluppo, Milano 19713).
Baran, P. A., Sweezy ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...