Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] e partecipazione anche presso diverse personalità del cristianesimo riformato e di cultura ebraica (su quest’ultimo punto cfr. A. Cavaglion, Il modernismoebraico, in Il modernismo tra cristianità e secolarizzazione, a cura di A. Botti, R. Cerrato ...
Leggi Tutto
Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] della venuta di Cristo. Sono questi a costituire la Bibbia ebraica, che prende il nome di Tanach dalle iniziali (T, Stato) è superiore alle parti (gli individui). Invece i pensatori moderni, dal 17° secolo in avanti, partono dal presupposto che gli ...
Leggi Tutto
Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] dalla Chiesa cattolica a fronte dell'avanzata dell'illuminismo e in generale della cultura moderna. Tuttavia l'assillo dell'eterodossia per le comunità ebraiche europee in diaspora diverrà forte, per cui come nell'ebraismo antico anche nel giudaismo ...
Leggi Tutto
Società multiculturale
Göran Therborn
Origini e usi del concetto
'Multiculturalismo' e 'multiculturale' sono termini coniati di recente, ma i fenomeni che essi designano sono tutt'altro che nuovi. In [...] sovrano decidere la religione del paese.Alle soglie dell'epoca moderna, dell'illuminismo e della Rivoluzione francese, l'Europa occidentale arabo, in Iran, in Afghanistan e in Pakistan, ebraico in Israele, induista in India, buddista nello Sri Lanka ...
Leggi Tutto
GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] 1986, p. 557) risulta che G. imparò l'arte "senza la maniera moderna" (ossia senza la lezione dei toscani), stando coi Bellini e da sé, , e invece con una netta compromissione in chiave ebraica, che equivale a un'esplicita dichiarazione di identità ...
Leggi Tutto
Lingue minoritarie
Gaetano Berruto
Lingue minoritarie e lingue minacciate nel mondo
La problematica delle lingue minoritarie è venuta ad acquistare rilievo e visibilità via via maggiori negli ultimi [...] identitaria, e sostenuto in maniera particolare dal nuovo Stato, è quello della rinascita e reintroduzione dell’ebraico (sotto la forma moderna di ivrit), prima come lingua ufficiale della Palestina sotto mandato britannico e poi come lingua dello ...
Leggi Tutto
Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] Nisan, stante la non corrispondenza tra il calendario ebraico lunare e quello cristiano solare, essa variava ogni si conosce il titolo preciso (quello di adversus Parmenianum Donatistam è di conio moderno), I 22-23; App. 3 e 4 e passim.
6 La lettera ...
Leggi Tutto
Il ‘classico’ oggi
Luciano Canfora
Il ritorno dei modelli
Può sembrare paradossale, ma la forza di attrazione dei modelli (archetipi) classici si è consolidata alla svolta tra fine del 20° e inizio [...] massiccio e visibile. Cade così l’idea che l’asse della modernità ruotasse intorno alla polarità (intuita da Marx per il suo tempo riconoscimento (donde il temporaneo e stravagante compromesso ‘radici ebraico-cristiane’ con o senza trattino), la via d ...
Leggi Tutto
Sesso e religione
Birgit Heller
La religione ha un sesso?
Per molti anni gli sforzi degli studiosi della religione hanno mirato a raggiungere conoscenze oggettive e avaloriali su Homo religiosus. Al [...] a una vita dopo la morte, in particolare con riferimento alla moderna credenza nella reincarnazione.
Ma se le donne siano o no più sotto forma di figure divine femminili. La tradizione ebraico-cristiana esalta la ‘signora sapienza’ come sorella, ...
Leggi Tutto
Il futuro della guerra e le guerre del futuro
Luigi Bonanate
La guerra ha ancora un futuro?
La guerra non ci lascerà mai: questa è l’amara constatazione che giunge a noi dopo un secolo di contraddittorie [...] guerre giuste e di altre ingiustificabili. A sua volta, il mondo ebraico riconosce in quella sorta di stato endemico di guerra in cui vero tuttavia che la storia (almeno quella dello Stato moderno e contemporaneo) appare costellata da una sorta di ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...