CREMONINI, Cesare
Charles B. Schmitt
Figlio del pittore Matteo e di Mattea Pilanzi, nacque a Cento (Ferrara) e vi fu battezzato il 22 dic. 1550. Come suo padre, erano stati pittori il nonno paterno, [...] una Responsio, riaffermando una posizione già esposta in varie occasioni, cioè che lui aveva soltanto riportato la dottrinaaristotelica, senza aggiungere un suo giudizio teologico. Nel 1616 pubblicò il suo Apologia dictorum Aristotelis, che cercava ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] averroisti, egli aveva preferito seguire Alessandro d'Afrodisia, pur non condividendone in pieno l'interpretazione della dottrinaaristotelica, e dichiarerà aver avuto serie obiezioni contro l'immortalità dell'anima. Tali affermazioni denotano nel ...
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COLOMBO (Colom, Colomo, Colón), Cristoforo
Marianne Mahn-Lot
Nacque nel 1451 a Genova, nel vico dell'Olivella, presso la torre di questo nome della quale il padre era guardiano, da Domenico e Susanna [...] una bella differenza tra il sapere dei dotti e l'esperienza dei marinai: una parte di quelli era imbevuta della dottrinaaristotelica di un ecumene emerso dall'Oceano iniziale che occupava solo una piccola parte della sfera, e affermava che tutto il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] trascendenza, pur rimanendo fedele alla tripartizione delle anime in umane, separate e divine. Anzi, proprio il recupero della dottrinaaristotelica gli permette di mettere in luce il carattere tutto umano della conoscenza, che parte da noi e finisce ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] terrestri anche l’organismo politico-sociale, con la sua articolazione in partes, va infatti studiato mediante la dottrinaaristotelica delle cause, che consente di eliminare interferenze e deviazioni grazie a un approccio assai rigoroso. «Un sogno ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] neoplatonica dei "santi" si compone nella predicazione di G. con la cultura dei "savi": un fondo di dottrinaaristotelica aperto alla curiosità per la fisica, la geometria, le scienze naturali. Lo stile giordaniano si vede fin dall'inizio del ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] con la tradizione cristiana: vi sono - egli afferma - posizioni mediatrici che accettano la dottrinaaristotelica purgandola di quanto sia contraddittorio alla religione cristiana: tra gli antichi, i padri della Chiesa, da Basilio a Gregorio ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] , V, p. 63). Un primo passo in questa direzione fu la Poetica del Cinquecento (Bari 1954), un riesame della dottrinaaristotelica dell'arte confrontata con i testi di commentatori umanisti cinquecenteschi e affiancata da lunghi commenti del D. sia a ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] scolastico lo spirito della filosofia moderna e A. Castiglioni riconosceva che egli "svolse in senso empiristico le dottrinearistoteliche ammettendo però una potenza dell'anima che domina e corregge l'attività dei sensi", sicché nelle sue opere ...
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PACIAUDI, Paolo Maria
Lisa Roscioni
– Nacque a Torino il 23 novembre 1710 da una «honestissima familia» (Fabroni 1789, p. 180).
Il padre Giuseppe era protomedico presso la corte sabauda sotto la reggenza [...] trasferì quindi a Bologna dove ebbe come maestri il fisico Francesco Maria Zanotti, che tentava di conciliare la dottrinaaristotelica con le teorie cartesiane e newtoniane e il chimico e naturalista Jacopo Bartolomeo Beccari, con i quali entrò poi ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...