Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] immissione di argomentazioni meno esigenti e conclusive quali le dottrine contestualiste; c) argomentazioni per default (ossia, occupata – per es., il rapporto fra universali e particolari in Aristotele, o il foro interiore di Descartes e Locke, o l ...
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eternità del mondo
Gennaro Sasso
In quanto la si tratti in questa sede, la questione dell’e. del m. richiede che siano in breve richiamati il modo e la ragione per i quali M. esplicitamente la affrontò [...] per esempio, in Metafisica Δ 1069 a-b, o Z 1033 a-b, Aristotele aveva sostenuto che la materia è eterna, che eterno è il movimento, eterno è del primo libro dei Discorsi aveva parlato della dottrina, della prudenza e della virtù dimostrate dai suoi ...
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Etica e religione in Gentile
Davide Spanio
Etica e libertà
Sulla scia kantiana, Gentile evidenzia il legame che stringe indissolubilmente la dimensione etica e l’esistenza della libertà. Per questo [...] del fatto che il «concetto del bene» inaugurato dalla dottrina attualista «[era] insieme un concetto religioso e […] irreligioso della filosofia platonica (ma anche neoplatonica) e aristotelica. «Dal domma della grazia a quello dell’infallibilità ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Sapere medico e manuali
Ursula Weisser
Sapere medico e manuali
Il vasto processo di ricezione della letteratura medica greca attraverso le traduzioni in arabo, [...] rifà a versioni popolari della cosmologia e della fisica aristoteliche; ulteriori appunti a questa trattazione si trovano anche ma si limita a offrire un compendio generale delle dottrine galeniche che serva come base per l'insegnamento della ...
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tempo
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in molte occorrenze e diversi sensi, alcuni dei quali propri del linguaggio comune e privi d'intenzioni filosofiche e dottrinali. Ma propone anche una definizione [...] poi riconnettere anche i capp. XXIII e XXIV del IV trattato del Convivio dedicati a distinguere - sulla linea di dottrinearistoteliche, ma anche di particolari discussioni di fisici e di medici - le età della vita media normale e il suo ‛ arco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Plotino
Riccardo Chiaradonna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vissuto nel III secolo, Plotino considera se stesso come un interprete [...] di produrre altro da sé alla natura stessa dei principi. Si tratta della cosiddetta dottrina della “doppia attività (energeia)”, basata su concetti aristotelici che, come di consueto, egli riprende e modifica in modo profondo. Esiste un’attività ...
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Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione dei poteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] nascita, del merito e del censo.
È noto che Aristotele in linea di massima ha distinto tre forme buone di era intitolata L’evoluzione della Costituzione inglese è del 1916).
In dottrina è stato esattamente osservato che è da quest’epoca che « ...
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povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] p. come virtù civile era senz'altro conforme all'adozione della nozione aristotelica di liberalità come virtù media tra i due opposti vizi di avarizia e trovano la loro ragione il richiamo alla dottrina morale della fede, l'ardore dell'invettiva, l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] del Sant’Uffizio, datato 28 agosto 1614, Archivio della Congregazione per la dottrina della fede, S. O., Decreta 1614, ff. 420-21). Ma sottoposti al divenire e al mutamento. Non a caso Aristotele aveva affermato che se Dio ne avesse conoscenza, ne ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] (Corti, 1959, p. 68).
Dante, dunque, fu informato sul concetto aristotelico di nobiltà e su quello di Federico da una fonte che è a noi di Napoli e la recezione, ivi verificatasi, della dottrina della Scuola di Orléans, aprì a quest'aristocrazia una ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...