CAPEZZALI, Bonavita
Martino Capucci
Nacque a Pisa il 20febbr. 1604 da Alessandro e Clarice Roncioni. La famiglia era di antica origine corsa, ma risiedeva a Pisa da tempo.
Nell'università pisana il [...] Inghirami, Storia della Toscana. Biografia, I, Fiesole 1843, p. 378; G. Imbert, Il "Bacco in Toscana" di F. Redi e la poesia ditirambica, Città di Castello 1890, pp. 105 s.; A. Belloni, Il Seicento, Milano 1955, pp. 159 s.; M. Capucci, in C. Jannaco ...
Leggi Tutto
Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] fu considerato dai Greci come elemento essenziale di ogni creazione poetica, e alcune forme liriche, quali il nomo e il ditirambo, hanno aspetti drammatici che le accostano alla tragedia), anzi, a stretto rigore, non designò un vero e proprio genere ...
Leggi Tutto
Musico e poeta greco di Metimna nell'isola di Lesbo (7º-6º sec. a. C.), vissuto alla corte di Periandro tiranno di Corinto. Secondo una nota leggenda A., in un viaggio da Taranto a Corinto, minacciato [...] al suo canto lo salvò portandolo sul dorso fino al capo Tenaro. L'unico frammento a noi giunto come di A., in cui è ricordato il miracolo dei delfini salvatori, è tarda falsificazione. La tradizione dice A. inventore del coro ciclico e del ditirambo. ...
Leggi Tutto
Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] e liriche (Szózat "Appello", 1836, che divenne l'inno nazionale ungherese; A vén cigany "Il vecchio zingaro", 1854, ditirambo), appaiono fusi gli ideali del romanticismo europeo con gli ideali nazionali e patriottici dell'Ungheria. V. unificò per la ...
Leggi Tutto
RIZZO, Giulio Emanuele
Archeologo, nato a Melilli (Siracusa) il 27 maggio 1865; laureato in giurisprudenza e lettere. Entrò giovanissimo nell'insegnamento liceale, donde passò al Museo di Napoli, quindi [...] fra i quali notevole il Saggio su Imerio il sofista (Torino 1896), e gli Studi archeologici sulla tragedia e sul ditirambo (Torino 1898). Fra le numerose monografie di carattere archeologico, pubblicate fra il 1900 e il 1916, si citano: Il tempietto ...
Leggi Tutto
Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] anche per la mirabile semplicità dello stile e la schiettezza della lingua, notevolissima importanza letteraria. Celebre è il suo ditirambo, Bacco in Toscana, elogio dei vari vini messo in bocca al dio. Esso nacque come «scherzo anacreontico» in uno ...
Leggi Tutto
Poeta greco della lirica corale, di Iulide nell'isola di Ceo (520 circa - 450 circa a. C.). Gli antichi conoscevano di B. epinici, ditirambi, peani, iporchemi, parteni, prosodi, carmi erotici e conviviali.
Vita
Nipote [...] epinici è forse il 5º, A Ierone, in cui B. canta il mito di Meleagro che nell'Ade narra a Eracle la sua triste sorte. Il ditirambo Teseo, unico esempio del genere, è un dialogo lirico fra il coro e il re Egeo (in cui il coro canta la strofe, Egeo l ...
Leggi Tutto
. Nacque intorno al 436; e giovanissimo, col suo primo dramma, conseguiva alle feste Lenèe la vittoria che fu festeggiata nel convivio da cui Platone trasse argomento per il suo Simposio.
Dal discorso [...] dall'estro, e troppo vago delle novità: delle antitesi di Gorgia, p. es., e delle astruserie musicali del nuovo ditirambo. Nelle due tragedie il coro, intensificando un carattere che già si ravvisa nelle tragedie di Euripide, si liberava quasi da ...
Leggi Tutto
POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
Ciclope figlio di Posidone e della ninfa Toosa. Il poeta del IX dell'Odissea, elaborando questa figura, probabilmente già popolare in fiabe e racconti di marinai, le ha [...] e grossolana figura d'orco; a poco a poco il P. omerico, attraverso la commedia dorica e attica, il ditirambo e l'idillio siciliano, divenne la irriconoscibile figura dell'XI idillio di Teocrito, giovanottone sentimentale e malinconico, innamorato ...
Leggi Tutto
LASO (Λάσος, Lasus)
Angelo Taccone
Musico greco, di Ermione, figlio di Carmino, nato secondo Suida nella 58ª olimpiade. Visse alla corte d'Ipparco, dove avrebbe scoperto le falsificazioni d'Onomacrito. [...] uso della lettera esse. Ma tra le sue composizioni poetiche le più famose furono i ditirambi, tanto che vi fu chi a lui e non ad Arione attribuì l'invenzione del ditirambo. Da un passo non del tutto chiaro di Plutarco (De musica, cap. 29) sembra però ...
Leggi Tutto
ditirambo
s. m. [dal lat. dithyrambus, gr. διϑύραμβος, voce di etimo incerto]. – 1. a. Nella letteratura classica greca, genere di poesia lirica corale, che celebrava originariamente Dioniso e il culto dionisiaco (e trattò poi anche altri...
ditirambico
ditiràmbico agg. [dal lat. dithyrambĭcus, gr. διϑυραμβικός] (pl. m. -ci). – Di ditirambo, di ditirambi: componimento d.; genere d.; poeta ditirambico. Anche (con riferimento all’uso fig. di ditirambo), celebrativo, di esaltazione:...