ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] di G. C.); ora 0 (ordinariamente la mezzanotte); temperatura 0 (origine della scala termometrica); distanza 0 (per indicare il punto dal quale sono calcolate le distanze su di una linea), ecc. Talvolta il segno 0 denota il primo elemento di una ...
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Astronomia
Angolo, variabile con il tempo, formato dal raggio-vettore che congiunge il centro dell’orbita con il corpo celeste (pianeta, satellite, stella doppia) descrivente l’orbita ellittica e dall’asse [...] caso quantistico, la simmetria originaria della teoria classica può perdersi a causa delle modificazioni a corte distanze cui si deve assoggettare la teoria quantistica per essere liberata dagli infiniti che la renderebbero matematicamente incoerente ...
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Tutto ciò che la terra produce o che costituisce il risultato di un’attività umana.
Diritto
La categoria dei p. alimentari, che tende a sostituire quella dei p. agricoli, intesi come frutti naturali, [...] d’inerzia rispetto a rette del piano, così come si fa per i momenti d’inerzia; in tal caso si considerano naturalmente le distanze delle varie masse da due rette qualunque del loro piano.
Matematica
Il termine p. si usa in matematica per indicare il ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] elementi x, y tale che d(x, y)=0 se e solo se x=y, e d(x, y)+d(x, z)≥d(y, z) (relazione triangolare). La distanza permette di definire l’intorno di un punto x0 di raggio r>0 come l’insieme degli elementi x tali che valga la relazione d(x0, x)<r ...
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spazio metrico
Luca Tomassini
Nozione introdotta nel 1906 da Maurice Fréchet e sviluppata poco dopo da Felix Hausdorff; è un risultato diretto dell’analisi delle principali proprietà astratte della [...] elemento di I. In uno spazio metrico (I,d) si chiama palla aperta di centro x0 e raggio r>0 l’insieme dei punti la cui distanza da x0 è strettamente minore di r:B(x0,r)={x∈I tali che d(x,x0)〈r}. In maniera analoga si definisce la palla chiusa: B ...
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larghezza
larghézza [Der. di largo] [LSF] (a) La misura di una delle dimensioni di un corpo (v. oltre: [ALG]); (b) con signif. traslato, l'intervallo dei valori di una grandezza matematica, fisica, ecc. [...] : v. reazioni nucleari: IV 759 a. ◆ [FNC] L. di fuga: v. reazioni nucleari: IV 759 a. ◆ [FNC] L. di reazione: v. reazioni nucleari: IV 758 e. ◆ [ASF] Metodo delle l. equivalenti della riga dell'idrogeno neutro: v. distanze in astronomia: II 219 f. ...
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Astronomo, fisico e matematico (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827), uno dei massimi scienziati francesi dell'epoca napoleonica. La sua opera fondamentale è il Traité de mécanique céleste (5 [...] stesso (teoria delle perturbazioni, secolari e periodiche; teoria dell'accelerazione secolare della Luna; invariabilità secolare delle distanze medie dei pianeti dal Sole; teoria dell'attrazione degli sferoidi; perturbazioni mutue di Giove e Saturno ...
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Il Rinascimento. Verso una nuova matematica
Enrico Giusti
Paolo Freguglia
Pier Daniele Napolitani
Pierre Souffrin
Verso una nuova matematica
Introduzione
di Enrico Giusti
A chi si volga alla matematica [...] Poiché, infatti, in ogni tempo c'è il più veloce e c'è il più lento, e il più veloce percorre una maggiore distanza in un tempo uguale, ed è anche possibile che esso percorra una grandezza doppia o una volta e mezza più grande (ammettiamo che questa ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] premessi all'opera, le leggi del moto planetario, ammessa una forza centrale che agisca secondo l'inverso del quadrato della distanza. Il secondo libro viene dedicato al moto dei corpi nei fluidi, e viene confutata l'ipotesi cartesiana che i pianeti ...
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dilatazione
dilatazióne [Der. del lat. dilatatio -onis, dal part. pass. dilatatus di dilatare "allargare o allargarsi", comp. di de- e latus "largo"] [LSF] (a) Tipo di deformazione di un corpo, consistente [...] di d., a seconda dei casi, lineare, superficiale o cubica. Nella d., positiva o negativa, di un corpo si alterano le mutue distanze fra gli elementi del corpo: nella d. meccanica per l'azione delle forze in gioco, nella d. termica (v. oltre) per ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti (e che s’identifica col concetto del minimo...