BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] politica interna, il B. si pronunciava contro ogni revisione dello Statuto, ma faceva suo il principio derivato dalla tradizione costituzionale inglese, dell'onnipotenza parlamentare (da non confondere col parlamentarismo più avanzato). Il Parlamento ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] dal suo culto di Dante) e Bicci de' Castellani (menzionato dallo Za e dal Burchiello; il soprannome di "Forese" gli sarebbe derivato dalla sua ingordigia); e i sonetti scambiati tra i due si spiegherebbero sia per la lingua, sia per i luoghi, i fatti ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] poi più direttamente riguardava la Fratellanza artigiana non poteva sfuggirgli il prestigio che ad essa sarebbe derivato dal risiedere nella città capitale del nuovo Stato con possibilità enormemente accresciute di rapporti immediati coi centri ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] ’interno nel XVIII secolo, con originaria pianta quadrata voltata a crociera e colonne libere angolari, secondo uno schema derivato dal sepolcro romano dei Cerceni.
Sempre a Bologna la più prestigiosa commissione pittorica gli fu affidata dal conte ...
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GRASSI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Rovellasca, nel Comasco, il 27 marzo 1854 da Luigi e Costanza Mazzucchelli. Compiuti gli studi elementari e ginnasiali nel collegio privato [...] del genere Anopheles, pur essendovi zone malariche anche là dove queste zanzare erano scarse. La specificità di trasmissione derivava dalla specificità del parassitismo e fu questo principio, cui fedelmente si atteneva il G. nella sua straordinaria ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] un posto appena inferiore a Basinio. Qui la fonte principale èOmero, più ancora che Apollonio Rodio, non senza qualche derivazione da Valerio Flacco. Ma dell'opera ci sono rimasti solo tre libri largamente incompiuti e una serie di frammenti, e ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] successivo, favorendo in tal modo i protestanti (che stavano aspettando l'arrivo delle loro commissioni di teologi). Ne era derivato un sostanziale blocco dei dibattiti, aggravato - a metà marzo 1552 - dall'inizio del conflitto di Enrico II, Maurizio ...
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FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] il 7 marzo 1792 e redatto nei mesi precedenti. Il testo, tra i più felici del F., è in realtà ampiamente derivato dai capi III e IV del libro II della Scienza della legislazione del Filangieri, nonché dal saggio di P. Desforges, Della necessità ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] a ridurre la sfera ecclesiale e religiosa alla mera funzione del culto. Un'altra direttrice del D. fu l'impulso, derivato dal clima mussoliniano degli anni Trenta e concorrente con le stesse realizzazioni della metropoli, a trasformare Rodi in un ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] , sia che si fosse diretta prima verso la fazione berengariana; né tutti potevano aver gradito quel rafforzamento che ne era derivato al potere del C. e della sua famiglia. Le allusioni del cronista veneziano circa l'"audacia" che contraddistinse l ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.