Immunologo statunitense (New York 1929 - La Jolla 2014), dal 1966 prof. al Rockefeller institute di New York. Nel 1972 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia con R. Porter [...] queste sostanze. Ha inoltre ipotizzato una determinazione genetica particolare per la molecola di queste globuline, molecole vengono costruite in un unico pezzo da un singolo mRNA, ne deriva che vi sia un meccanismo che, a livello del DNA, unisce l ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] ; R. Jungk, Heller als tausend Sonnen. Das Schicksal der Atomforscher, Stoccarda 1956 (trad. it., Gli apprendisti stregoni trad. it., I diritti animali, Milano 1990); AA.VV., Medicina e genetica verso il futuro, L'Aquila - Roma 1986; R. Dulbecco, Il ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] la proteina prionica patologica o PrPEST, che deriva da un'alterata struttura tridimensionale della proteina prionica in Calabria e Campania. La durata della malattia nei pazienti con MCJ genetica è generalmente più breve (la media è 4 mesi) che nei ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] o per l'uomo.
Va infine ricordato che Dolly non può essere una copia geneticamente identica della madre-sorella: i suoi mitocondri sono misti in quanto derivano sia dall'uovo (in grande maggioranza) sia dalla cellula somatica. Comunque genomi anche ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] cenno in precedenza e che l'istituto nazionale di genetica di Roma e l'istituto di cerealicoltura di Bologna dimostra alle signorie ed ai coloni della Boemia il danno che deriva dal condurre le pecore nei prati quando la stagione è già avanzata ...
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È quel ramo delle scienze biologiche che studia il processo di sviluppo d'un organismo dall'uovo, cioè la formazione dell'embrione. L'embriologia ha potuto svilupparsi soltanto dopo la scoperta del microscopio [...] del celoma. I tessuti definitivi, che formeranno poi i varî organi, derivano da questi epitelî embrionali (figg. 9 e 10).
L'ectoderma darà risultati nel campo della citologia applicata alla genetica, appartiene dunque allo Strasburger, sebbene nello ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] midollare, 5÷10% dei tumori maligni di questa ghiandola), che deriva da una mutazione di un protoncogene (il RET) svelabile al laboratorio clinica (quando ancora non c'è il tumore), in genetica sono già state individuate mutazioni (BRCA₁ e BRCA₂) ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] guanina con citosina, adenina con timina (fig. 1).
L'informazione genetica è presente nel DNA sotto forma di triplette di basi, i la coltura in vitro. La cellula ibrida che ne deriva, ibridoma, è dotata delle caratteristiche di ambedue le cellule ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, I, p. 136; III, I, p. 70; IV, I, p. 101).
Alimentazione umana e progresso scientifico. - Negli ultimi decenni del 20° secolo, si è conclusa una fase storica dello sviluppo [...] l'introduzione di nuove biotecnologie (come l'ingegneria genetica nella produzione di alimenti a composizione mirata e con la loro quantità.
Il valore numerico di una DGA deriva principalmente da dati sperimentali ottenuti su animali di laboratorio e ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] facilita la modificazione genetica ex vivo di cellule staminali quiescenti. Tale proprietà deriva dalla presenza nel da carenza dell'enzima adenosindeaminasi (ADA) è stata la prima malattia genetica a essere trattata con la t. g. a partire dal 1991 ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...