Enzo Cardi
Abstract
Vengono esaminati i fondamenti concettuali della nozione di procedimento amministrativo e l’evoluzione che il tema ha avuto nella normazione positiva a partire dalla prima versione [...] che ne risulta esclude ogni automaticità di soluzioni essendo piuttosto orientata alla definizione di un minimo comune denominatore di disciplina dei rapporti, graduando poi (o diversificando) l’applicazione dei “principi” in relazione al variare del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] ; in altre parole, secondo la loro relativa scarsità. Nello scambio economico, beni e prestazioni vengono ridotti a un denominatore comune, cioè al valore di scambio o prezzo.
Giovanni di Salisbury, infine, con il suo Polycraticus sive de nugis ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Viaggi, scoperte, rappresentazioni
Massimo Donattini
La cartografia nautica
Da sempre, il viaggiatore si sposta nel tempo oltre che nello spazio: nel senso che la sua esperienza comporta anche una ricerca [...] più diffuso dei quali era il ciclo di romanzi aventi a protagonista il grande Alessandro. Ma se questo era il denominatore comune dell’opinione occidentale, quali erano le possibilità di modificarne più o meno radicalmente i connotati, dando conto di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L'impresa
Ferdinando Mazzarella
La nozione d’impresa tra diritto ed economia
Il processo attraverso il quale la nozione d’impresa si afferma in seno alla cultura giuridica italiana va collocato in un [...] , indagando la natura giuridica di singole operazioni, ordinando e classificando le diverse categorie di atti, cercando un denominatore comune, un criterio in virtù del quale distinguere oggettivamente un atto di commercio da un atto civile. Oltre ...
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Ottemperanza e riedizione del potere (A.P. n. 2 del 2013)
Giuseppina Mari
L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato del 15.1.2013 n. 2 ha affrontato alcune questioni concernenti contenuto e limiti del [...] il potere del g.a. di qualificare l’azione proposta in base agli elementi sostanziali, correggendo la denominazione fornitane dall’autore e sottoponendola alla relativa disciplina44. Tanto che giurisprudenza successiva all’A.P. dispone la conversione ...
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Il restauro del libro
Carla Casetti Brach
Per una definizione di bene librario, e anche allo scopo di porne in evidenza il significato culturale, è opportuno fare riferimento al Codice dei beni culturali [...] , possiede il valore di bene culturale, quest’ultimo diventa automaticamente oggetto di quella serie di attività che va sotto la denominazione di tutela. Per la definizione di tutela, ancora una volta ci viene in aiuto il Codice (art. 3, 1° co ...
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Il nuovo reddito di inclusione
Fabio Ravelli
Con l’emanazione del d.lgs. 15.9.2017, n. 147, che ha introdotto il cd. “reddito di inclusione” (ReI) anche l’Italia si è dotata di una misura generale di [...] della prestazione, questa viene erogata tramite l’ormai collaudato strumento della “carta acquisti”, che nel caso di specie assume la denominazione di “Carta ReI” (cfr. art. 9, co. 7): essa consente l’acquisto dei generi già previsti per la carta ...
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Campioni: teoria e tecniche dei
Amato Herzel
Introduzione
L'epoca attuale appare caratterizzata, rispetto a quelle che l'hanno preceduta, dal ritmo enormemente più intenso delle evoluzioni e dei cambiamenti, [...] .
Lo stimatore-quoziente, ȳq, è definito come segue:
formula (13)
A causa della presenza della variabile campionaria x̄ al denominatore, non è possibile determinare esattamente il valore medio e la varianza di ȳq; tuttavia, se n non è molto piccolo ...
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Costi e benefici
Emilio Gerelli
La tecnica di valutazione
L'analisi costi-benefici nasce dall'esigenza dell'operatore pubblico di valutare in termini di benessere sociale l'opportunità e la redditività [...] una diga che, oltre a produrre energia elettrica, eviti anche inondazioni. Nella letteratura anglosassone tali benefici sono spesso denominati intangibles).
Si distinguono in generale due tipi di benefici indiretti: i cosiddetti benefici derivati e i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] previsti dalla Costituzione – in questo caso i due concetti di appartenenza e di pluralismo confessionale formano il comune denominatore (Cesare Mirabelli) – oppure si teorizzi un’azione dello Stato diretta a garantire non solamente il principio di ...
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denominatore
denominatóre s. m. [dal lat. mediev. denominator -oris]. – 1. (f. -trice) Propr. (non com.), chi denomina, chi dà il nome. 2. In aritmetica, il numero (o l’espressione numerica) posto sotto il segno di frazione, che sta a indicare...
denominare
(ant. dinominare) v. tr. [dal lat. denominare, comp. di de- e nominare «nominare»] (io denòmino, ecc.). – Nominare, dare nome, mettere nome: i vocaboli che servono a d. le varie parti del corpo; il monte Tabor di Recanati è stato...