Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] ruolo predominanterispetto all'altra. La questione ripropone, a un livello microevolutivo, il dualismo fra evoluzione neutrale ed evoluzione darwiniana (v. evoluzione).
Le regioni del genoma finora più studiate, vale a dire il DNA mitocondriale e il ...
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È parola generica, con cui si designa l'esposizione sistematica delle indagini quantitative intorno ai fenomeni della vita. Essa è talora adoperata nel senso dell'altra, di significato particolare, biometrica, [...] sarebbe raggiunta la prova della possibilità della trasformazione dei caratteri nelle successive generazioni, secondo i principî della teoria darwiniana. Resta dunque alla biometrica il compito d'indagare se e come varii la fecondità dei membri di un ...
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POPPER, Karl Raimund, Sir
Antonio Rainone
(App. III, II, p. 463)
Filosofo della scienza inglese, morto a Croydon (Surrey) il 17 settembre 1994. Professore di Logica e metodo scientifico fino al 1969 [...]
A partire dagli anni Sessanta, le obiezioni avanzate contro i procedimenti induttivi sono state elaborate da P. in una prospettiva darwiniana in cui la conoscenza, incluse le sue forme più elevate, è considerata continua con l'evoluzione naturale: l ...
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Darwinismo o disegno intelligente?
Edoardo Boncinelli
Sotto il profilo scientifico la teoria dell’evoluzione non è più, da decenni, una semplice teoria, bensì una solida combinazione di fatti e di concetti [...] visto, hanno ricevuto negli ultimi decenni risposte più che soddisfacenti.
Qualche punto debole del resto esiste ancora oggi nella teoria darwiniana, dal momento che si tratta di una teoria scientifica. Proprio perché non spiega tutto, ed è anzi alla ...
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SCHMITZ, Aron Hector (Italo Svevo). – Nacque a Trieste, in via dell’Acquedotto (ora viale XX Settembre 16)
Simona Costa
, il 19 dicembre 1861 da un’agiata famiglia ebraica, quinto degli otto figli, sopravvissuti [...] trilogia sulla vita operaia a Murano, Marianno, Cimutti, In Serenella); saggi, come un frammento su L’uomo e la teoria darwiniana, databile circa al 1907; favole, appunti e pagine diaristiche. Tra i racconti completa è solo la stesura di Lo specifico ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] ebbe molte edizioni (Bologna dal 1891 al 1926-1927) e che, pur restando troppo legato ad una impostazione strettamente darwiniana anche in anni che vedevano una parziale critica e revisione del darwinismo, fu il più usato nelle università italiane ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] processi di trasformazione delle specie, con l'uscita dell'Origine delle specie di Darwin il D. finì per accogliere la teoria darwiniana e convincersi che i limiti al mutamento delle specie sono molto più ampi di quelli da lui posti ne Il diluvio ...
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Scrittore e drammaturgo (Dublino 1856 - Ayot Saint Lawrence, Hertfordshire, 1950), di famiglia protestante di origine inglese. Visse poveramente a Dublino fino al 1876, quando raggiunse la madre a Londra. [...] sua teoria di progresso umano verso lo spirito, rispecchiano il pensiero scientifico della seconda metà dell'Ottocento (teoria darwiniana, tendenza a una spiegazione naturalistica delle religioni, ecc.) e presentano affinità con quelle di S. Butler ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] in tempi geologici per effetto dell'evoluzione. Il problema della diversificazione delle razze costituisce un elemento fondamentale della teoria darwiniana sull'origine dell'uomo. Il punto di vista di Darwin è che le razze, da lui concepite come ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] riguardavano il tema della continuità dell'evoluzione e soprattutto i meccanismi della selezione naturale, che nella teoria darwiniana apparivano oscuri e privi di una spiegazione convincente. Si affacciò così l'idea che questa spiegazione potesse ...
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neodarwinismo
(o neodarvinismo) s. m. [comp. di neo- e darwinismo (o darvinismo)]. – In biologia, termine con il quale si designa la teoria, formulata fra il 1930 e il 1950, che riprende e amplia la teoria darwiniana dell’evoluzione sulla...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...