Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] biologi non meccanicisti, come Cuvier e Bernard, al materialista Virchow e all'innovatore della teoria della discendenza, Darwin. Determinismo causale, abbiamo detto, e apertura a nuovi aspetti che alimentano sviluppi conoscitivi: procederà così la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] tale teoria filosofica – aderirono all’evoluzionismo non solo nella formulazione darwiniana (Sull’origine delle specie, di Charles S. Darwin, pubblicato nel 1859, fu tradotto in italiano da Giovanni Canestrini e Leonardo Salimbeni nel 1864), ma anche ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] sulla scorta di recenti studi, le abilità musicali d'un individuo ‒ come, del resto, già ipotizzava Charles Darwin ‒ vengono interpretate dalla comunità come segnali di qualità adattive e fungono così da sostegno al primato sociale, sostituendo ...
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civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] fondatore la cultura primitiva (E.B. Tylor, Primitive culture, 1871). All’origine della svolta ci fu la scoperta di C. Darwin sull’origine della specie. Si aprì un campo di studi che venne definito in modo diverso: antropologia, sociologia. Mentre da ...
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Classificazioni, tipologie, tassonomie
Alberto Marradi
Classificazione e tassonomia come operazioni
Analizzando le definizioni esplicite e le accezioni implicite dei termini 'classificazione' e 'tassonomia' [...] le proprietà ritenute 'filetiche', cioè meno rapidamente modificate nel corso dell'evoluzione, secondo un orientamento che risale a Darwin: v. Körner, 1974, p. 693). Insieme alle regole che guidano la formazione delle classi, si dovrà stabilire se ...
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Invenzione
A. Rupert Hall
Introduzione
In passato il termine 'invenzione' era usato genericamente come sinonimo di 'originalità' o di 'inventiva' (si diceva ad esempio che un poeta o un musicista dimostravano [...] Come esempio tipico di collaborazione tra inventori-imprenditori - come James Watt - e scienziati - come Joseph Priestley o Erasmus Darwin - viene spesso citata la Lunar Society di Birmingham, una delle città manifatturiere emergenti. A un esame più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La geologia e la conoscenza della Terra
Ezio Vaccari
La geologia italiana e il contesto europeo dopo l’Unità
Negli anni Sessanta dell’Ottocento, la presenza degli studi italiani di scienze della Terra, [...] delle teorie di Lyell, ma anche dello stesso evoluzionismo darwiniano, sostenuto da geologi autorevoli come Giovanni Omboni (1829 et la Création dite indépendante. Lettre à M. Ch. Darwin, Bologne 1874.
A. Stoppani, Il bel Paese. Conversazioni sulle ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] (La conchiglia fossile), ne rappresenti il principale contributo; a testimonianza del contraddittorio con una cultura (per intendersi Darwin e Spencer) che in Zanella si risolve contro il sistema di pensiero positivista, ma a favore del progresso53 ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Le scienze della Terra
Rachel Laudan
Theodore S. Feldman
Le scienze della Terra
Nel periodo fra il 1770 e il 1830 la geologia si affermò [...] , una parte essenziale della geologia. In Gran Bretagna, Lyell ebbe un certo numero di seguaci, tra cui Charles Darwin (1809-1882), che nel frattempo continuava a occuparsi dell'origine delle specie e della loro distribuzione nelle parti abitabili ...
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L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] premeva preservare preziose raccolte comprendenti importanti esemplari comparati, di inestimabile valore per l'analisi sistematica che, dopo Darwin, aveva acquistato un peso crescente. Analoghi problemi si ponevano del resto per tutti i tipi di musei ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...