(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] e sull'opinione pubblica è paragonabile a quello suscitato nel 1859 dalla pubblicazione dell'Origine delle specie di Ch. Darwin. Quanto tale impatto sia giustificato, lo si potrà sapere soltanto dopo che simili c. saranno state ripetute anche da ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] reti neurali sono ispirate al sistema nervoso, così gli algoritmi genetici sono ispirati all'evoluzione biologica per selezione naturale (Darwin). Un algoritmo genetico è un altro modo per trovare i pesi giusti per le connessioni di una rete neurale ...
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TOTEMISMO
George MONTANDON
Alberto PINCHERLE
Gerardus VAN DER LEEUW
Concetto. - Questo termine (per l'origine, v. sotto) designa una certa relazione tra l'uomo e un oggetto della natura, p. es., tra [...] il totem sarebbe, cioè, per l'inconscio, una sostituzione del padre arcaico; nell'"orda primitiva" supposta da Atkinson e Darwin, i figli avrebbero ucciso e divorato il padre; poi, sia in rapporto ai loro sentimenti di "ambivalenza" affettiva (amore ...
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MECCANICISMO e VITALISMO
Giuseppe Montalenti
. La concezione materialistica, monista dell'universo (v. materialismo; monismo) implica l'esclusione di ogni elemento metafisico nell'interpretazione dei [...] si tramutò ben presto, nella calda fantasia di molti, in orgogliosa sicurezza. Il darwinismo, e più quello elaborato dai darwinisti che non la teoria genuina del Darwin, dava finalmente una spiegazione dell'infinita varietà delle forme, che il caso ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] nel progresso e la convinzione della superiorità della civiltà occidentale e della religione cristiana; la teoria evoluzionistica di Darwin aveva stimolato la riflessione in molti campi, inclusi lo studio della religione e della società (v. Burrow ...
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MOLESCHOTT, Jacob
Alessandra Gissi
(Jacobus Albertus Willebrordus). – Nacque il 9 ag. 1822 a ’s-Hertogenbosch, nella regione del Brabante settentrionale. La madre, Elizabeth Antonia van der Monde, era [...] lasciò l’insegnamento universitario e nella sua orazione finale tornò a citare Feuerbach e indicò J.R. von Mayer e C. Darwin tra «i più grandi nomi» del diciannovesimo secolo. Suo successore fu L. Luciani che, nella prelezione del corso di fisiologia ...
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Vela
Fabio Colivicchi
La storia
Caravelle, galeoni, vascelli, brigantini e clipper
Nonostante gli sforzi degli storici, è arduo stabilire un preciso momento nel quale gli antichi naviganti scoprirono [...] il Beagle (cui fu aggiunto un terzo albero per acquisire una manovrabilità maggiore nelle isole coralline) che imbarcò Charles Darwin.
La goletta è una nave armata a due alberi con vele auriche discendenti dalla vela latina. L'evoluzione nel campo ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] insegnava a Theodor Dreiser la spietata legge della necessità e la secondaria importanza dell'uomo, come le teorie di Darwin le avevano insegnate agli intellettuali europei; nei suoi romanzi possenti e voraci - da Sister Carnie (1900) a The financier ...
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La grande scienza. Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Quali sono i maggiori problemi che, [...] e tecnologiche che si possono far partire dalla seconda metà del XIX sec., quando vennero poste, dall'inglese Charles Darwin (1859) e dal monaco moravo Gregor Mendel (1865), le basi per una visione razionale e generale dell'evoluzione biologica ...
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Diversità
Stefano Allovio e Marco Bussagli
Malgrado l’appartenenza di tutti gli uomini alla stessa specie, tra i vari gruppi umani si riscontrano evidenti differenze riguardo ai tratti somatici, al [...] da un presupposto etnocentrico che vedeva negli abitanti del Vecchio mondo la massima espressione dell’umanità. Sebbene Ch. Darwin non avesse mai applicato le sue teorie al genere umano, gli antropologi evoluzionisti cercarono di stabilire un legame ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...