Nato a Milano il 17 nov. 1864, allievo di C. Lombroso, trattò senza dogmatismi eccessivi problemi di antropologia criminale. Approfondì inoltre lo studio della pellagra, dando impulso ai provvedimenti [...] nel 1924 della Lega italiana di igiene mentale, ne fu dal 1930 al 1938 autorevole presidente onorario , La pellagra, in La Riforma Sociale IX (1902), pp. 1083 s.; A. D'Ormea, L'assistenza degli alienati in Italia e nelle altre nazioni, in Rassegna di ...
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BRERA, Valeriano Luigi
Egisto Taccari
Nato a Pavia il, 7 giugno 1772, studiò medicina nell'università della sua città, allievo di A. Volta, di L. Spallanzani, di A. Scarpa. Laureatosi nel 1793, fu subito [...] del vaiuolo arabo,e delle funeste conseguenze che ne derivano, Crema 1901) e l'uso dello iodio (1961), pp. 464 s.; W.D. Foster, A history of parasitology, Edinburgh-London 1965, pp. 8, 16 s.; A. Hirsch, Biographisches Lex. der hervorragenden Ärzte ...
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ASELLI, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Cremona nel 1581. Studiò medicina a Pavia e, addottoratosi, si trasferì a Milano, dove si affermò come ottimo anatomico e chirurgo, anche militare. Nel 1624 ottenne [...] Ma bastò inciderne uno tra i meno sottili, perché ne uscisse fuori un umore biancastro, simile al latte. 1928, pp. 70-72; Id., Il manoscritto di G. A. sulla scoperta dei vasi chiliferi, in Bollett. d. Ist. stor. ital. dell'arte sanitaria,XIII (1933). ...
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BREDA, Achille
CCoari
Nacque a Limena (Padova) l'8 dic. 1850, da Domenico e da Annunziata Marcolon e studiò a Padova medicina e chirurgia; gli fu maestro, in anatomia e istologia patologica, C. Rosanelli. [...] della malattia, e ne illustrò le localizzazioni (Il "606" di Ehrlich e la sifilide ereditaria, in Atti d. R. Ist. veneto di scienze,lettere ed arti, LXX [ angiomi cheratosici, forma che doveva più tardi studiare a fondo V. Mibelli, che la designò con ...
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peste
Francesca Vannozzi
L’antico flagello portato dai topi
La cosiddetta morte nera, inevitabile, repentina, di massa, che per contagio sterminava nei secoli passati persone di qualsiasi ceto sociale, [...] nessuna grande epoca (Medioevo, Rinascimento, Seicento, Settecento) ne sarà risparmiata.
La peste in Italia
Le epidemie fu nel 1348 lo spaventato testimone: «Nascevano nel cominciamento d’essa a’ maschi ed alle femmine parimente o nell’anguinaia o ...
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osmosi
Luigi Cerruti
L’equilibrio della pressione dentro la cellula
Le cellule degli organismi viventi sono racchiuse da membrane semipermeabili, che permettono cioè il passaggio delle molecole dell’acqua [...] in acqua si gonfiano fino a scoppiare come palloncini, spandendo la rossa emoglobina nel liquido. D’altra parte, se i l’acqua che entra nei globuli a farli esplodere, mentre nel secondo è l’acqua che ne esce a provocare il loro raggrinzimento e la ...
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Cianosi
Giancarlo Urbinati
Con il termine cianosi (dal greco κυανός, "azzurro") si indica la colorazione bluastra, diffusa o circoscritta, della cute e delle mucose, dovuta all'aumento, nel sangue capillare, [...] è rappresentato dalla quantità assoluta di emoglobina ridotta, ne segue che tale comparsa può essere condizionata dalla a sua volta dovuta o a ridotta pressione parziale dell'O₂ a livello alveolare (come nell'alta quota, nella narcosi in caso d ...
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melanoma
Nicolò Scuderi
Neoplasia che origina dalla trasformazione maligna dei melanociti, cellule stellariformi dotate di prolungamenti dendritici e deputate alla sintesi di melanina, distribuendosi [...] a Wallace H. Clark la classificazione nel 1969 in 3 principali sottotipi, a cui se ne aggiunse un quarto nel 1975 a al punto più profondo d’invasione del derma o dell’ipoderma. Vennero, dunque, identificati 4 gruppi di pazienti:
(a) I gruppo: ≤ ...
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BIONDI, Domenico
Egisto Taccari
Nato a Calvizzano (Napoli) l'11 dic. 1855, frequentò la facoltà di medicina e chirurgia presso l'università di Napoli, laureandosi nel 1880. L'interesse che, già da studente, [...] trattenne nell'ambiente universitario anche dopo la laurea: assistente di A. D'Antona e di C. Gallozzi sino al 1882, nel sostituzione di A. Poggi, nel 1891 ottenne l'incarico della cattedra di clinica chirurgica a Cagliari; nel 1892 ne divenne, per ...
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talamo
Struttura geminata profonda dell’encefalo, costituita da numerosi nuclei di relè tra telencefalo e periferia del corpo. Sono molto importanti le formazioni di sostanza bianca che, a seconda che [...] lobo frontale e con quella della regione basale; (d) i nuclei intralaminari (poco sviluppati nell’uomo) che sono noti solo in parte. È noto che a essi giungono afferenze olfattive e che i nuclei del relativi collegamenti corticali, ne fanno la porta ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...