BONDIOLI, Pietro Antonio
Giulio Coari
Nato a Corfù nel 1765 da Giacomo e da Chiara Marsili, si dedicò agli studi letterari. Trasferitosi poi a Padova, vi iniziò gli studi fisico-medici, allievo prediletto [...] dotti, che per ordine di Napoleone doveva eleggere il senato, vi morì il 16 settembre 1808.
Valente medico pratico e dotato di vasta cultura, il B. fu autore di una Memoria sopra l'aurora boreale letta all'Accademia di Padova il 15 dic. 1790, per la ...
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GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] la tradizione nazionalpopulista russa, l’empirismo pratico della scuola agronomica di Ivan M. Miciurin, le riflessioni sulla 'cultura proletaria' di Aleksandr Bogdanov e Nikolaj Bucharin, il 'diamat' staliniano. Per i partiti comunisti dell’Europa ...
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MANGIAGALLI, Luigi (Luigi Camillo)
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Mortara da Angelo e da Teodolinda Falzoni il 16 giugno 1850; dopo avere completato i primi studi nella città natale, si laureò [...] lavorò inizialmente alla realizzazione, in collaborazione con l'Università di Pavia, di un unico grande istituto di alta cultura lombarda: tuttavia, la facoltà medica di perfezionamento Pavia-Milano, fondata nel 1921, ebbe vita breve, soprattutto per ...
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FIESCHI, Aminta
Massimo Aliverti
Nacque a Vescovato (prov. di Cremona) il 6 luglio 1904, da Roberto, medico condotto, e da Antonietta Cicognini. Allievo del collegio "Ghislieri", si laureò in medicina [...] tale settore i bei lavori pubblicati in collaborazione con G. Astaldi su Il midollo osseo dell'anemia perniciosa nella cultura in vitro, in Gastroenterologia, LXX (1945), pp. 171-197, e Sul comportamento in vitro del tessuto midollare della leucemia ...
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Fratello di Giulio, nacque a Trieste il 14 luglio 1876. Studiò medicina a Torino, allievo di G. Bizzozzero, e nella capitale piemontese si laureò nel 1899. Per completare la sua formazione scientifica, [...] . Membro di numerose Accademie nazionali ed estere, socio di importanti Istituti scientifici, nel 1955 ottenne la medaglia d'oro al merito della cultura e della scuola. Morì a Palermo il 4 ag. 1958
Dotato di una mente acuta e geniale, l'A. fu un ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] pp. 225-280, e XCIII (1935), pp. 53-98 (da lettere dell'Amaduzzi al B.); Id., Settecento italiano. Contributo alla storia della cultura, I,L'Ab. G. C. Amaduzzi, Padova 1941, p. 347(Indice); G. Natali, Il Settecento, Milano 1955, p. 1220(Indice); M. D ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] (1992), pp. 79-82; A. Poppi, Il "De caelesti substantia" di Matteo Ferchio fra tradizione e innovazione, in Galileo e la cultura padovana, a cura di G. Santinello, Padova 1992, pp. 18 s., 37; S. De Angelis, Zwischen Generatio und Creatio. Zum Problem ...
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BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] del B.: esso mise il giovane apprendista chirurgo, vissuto sempre in un ambiente paesano, a contatto con la più aggiornata cultura e gli fece conoscere le nuove correnti d'idee che circolavano nel mondo dell'umanesimo. Il B. non diventò mai un ...
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DONATI, Marcello
Sonia Pellizzer
Nacque nel 1538 a Mantova da Ettore, orefice da Correggio (secondo alcune fonti anche il D. sarebbe nato a Correggio), e da Laura Pomponazzi, gentildonna mantovana, [...] , sotto la guida di qualche professore. In breve si fece conoscere nella sua città come medico e uomo di cultura. Non ancora ventiquattrenne, fu ammesso all'Accademia degli Invaghiti, prima come "segreto", poi, a ventisei anni, venne designato quale ...
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CERVI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Parma il 14 ott. 1663 da Carlo e Orsola Grassi, in una famiglia agiata, che fu in grado di fargli compiere gli studi nel locale collegio dei gesuiti, dove ebbe come [...] immotae pertinentium, Parmae 1683). Entrambe le "difese" testimoniano una fase sincretistica, di passaggio dalla cultura peripatetico-umanistica allo sperimentalismo e meccanicismo rigorosamente intesi, propria degli ambienti accademici del tardo ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...