BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] circa quindici anni, visitando le principali città e soggiornando a lungo a Candia, a Cidonia e a Modone.
Ricco di cultura tecnica e letteraria, nel 1490 il B., aderendo all'invito del Senato veneto, si stabilì a Padova per reggervi la cattedra ...
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Fisiognomica
JJoseph Ziegler
La fisiognomica (dal greco phýsis, 'natura', e gnṓmōn, 'interprete', o gnṓmē, 'indicatore', o 'contrassegno conoscitivo'; i testi di fisiognomica tardomedievali riferivano [...] 'analisi delle loro dimensioni, proporzioni, forma, colore, consistenza, dei movimenti o gesti e della voce, fa parte della cultura occidentale fin dall'età greca classica. I suoi testi più antichi, sconosciuti al primo Medioevo, tornarono a essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] 2005, p. 128). Moleschott esercitava, già prima del suo trasferimento all’Università di Torino, una considerevole influenza sulla cultura scientifica italiana. Dopo il suo arrivo in Italia, di cui prese la cittadinanza nel 1862, il suo insegnamento ...
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CALIFANO, Luigi
Giancarlo Vecchio
Nacque a Salerno il 12 ott. Igoi da Giuseppe, magistrato, e da Elimena Maida. Orfano di padre, fu educato da uno zio paterno, Salvatore, che gli comunicò una profonda [...] Francesco.
Il C. compì gli studi classici nel liceo "G. B. Vico" di Napoli, dove cominciò a formarsi quella cultura umanistica che sempre di più avrebbe ampliato e che lo spinse a stringere amicizia con storici, letterati, poeti, filosofi. Iscrittosi ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] occidentali, è risultata spesso incapace di esprimere la diversità, la molteplicità e la complessità dei modi in cui le culture umane rappresentano l’immagine o, con più precisione, le immagini dell’essere umano. All’idea, sostenuta da L. Lévy ...
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RESPIRATORIO, APPARATO
Vittorio Grassi
(XXIX, p. 99; App. II, II, p. 695)
Il panorama offerto dalla medicina respiratoria nell'immediato dopoguerra era, come, e più, di quello di altri settori della [...] era ancora confinata in laboratorio e, dunque, patrimonio di pochi. Siamo ancora lontani dallo sviluppo (merito della cultura medica anglosassone) della fisiologia clinica: di quella fisiologia, cioè, che fornisce supporto, culturale e pratico, alla ...
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WARDROP, James
Agostino Palmerini
Chirurgo e oculista, nato a Torbane Hill (contea di Linlinthgow) il 14 agosto 1782, morto a Londra il 13 febbraio 1869.
Studiò a Edimburgo chirurgia presso lo zio Andrew [...] recatosi nel 1803 a Parigi, considerato quale prigioniero di guerra, sfuggì alla polizia rifugiandosi a Vienna dove iniziò la sua cultura di chirurgo oculista alle lezioni di G. J. Beer. Esercitò per qualche tempo l'oculistica a Edimburgo finché nel ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. La medicina
Catherine Despeux
TJ Hinrichs
La medicina
La filosofia della medicina: teoria delle corrispondenze sistematiche
di Catherine Despeux
Non è eccessivo [...] per esempio, più sugli orientamenti della pratica che sull'apprendistato diretto (Wu Yiyi 1993-94). Le modifiche subite dalla cultura delle élite e l'interesse imperiale per la medicina resero una pratica comune per i letterati produrre opere erudite ...
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AGLIETTI, Francesco
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Nacque a Brescia il 1 nov. 1757 da Giambattista, di famiglia aretina, e da Angela Grisser, di origine tedesca. Trasferitasi la sua famiglia a Padova, compì in questa città gli [...] nel 1780 si stabilì a Venezia, dove si affermò subito non solo come medico valente, ma anche come uomo di larga cultura. L'A. fu infatti un tipico rappresentante dell'intellettuale enciclopedico del sec. XVIII, aperto ad una vasta scala di interessi ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] affiancati la scuola di Vienna e l'istituto di K. Sudhoff a Lipsia - aveva affermato non soltanto l'unità di medicina e cultura, ma anche l'esigenza d'un giudizio critico sul loro rapporto: e il C. attribuirà allo studioso austriaco il merito di un ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...