Biologia
La diminuzione del numero dei cromosomi nella meiosi. La divisione riduzionale è la seconda divisione meiotica che suddivide i cromosomi fra i due nuclei figli.
Con altro significato, lo sdifferenziamento [...] cellulare e la contrazione della massa corporea che si verifica in alcuni animali (Briozoi, Ascidie) in caso di condizioni sfavorevoli. botanica Scomparsa di un costituente di un apparato, per es., un ...
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Presenza di una sola serie di n cromosomi. Sono aploidi il gametofito delle piante e i gameti sia animali, sia vegetali. Dopo la fecondazione nello sporofito delle piante e nelle cellule somatiche degli [...] è una fase aploide nell’alternanza di generazione delle piante. È rappresentata da un individuo, l’ aplofito, il cui corredo cromosomico è aploide. Quando tutto il ciclo vitale si svolge allo stato aploide le piante sono dette aplobionti. Le piante ...
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Presenza nel nucleo cellulare di due serie di cromosomi, provenienti rispettivamente dal padre e dalla madre; è propria delle cellule somatiche degli individui (detti diploidi) originati per riproduzione [...] nucleo cellulare in doppia serie (2n).
In botanica l’individuo le cui cellule contengono nuclei con numero diploide di cromosomi è detto diplofito; nell’alternanza di generazione esso rappresenta la diplofase (o sporofito), che a maturità produce ...
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gametòfito In botanica, individuo con numero aploide di cromosomi (detto anche aplofito) che si sviluppa da una spora e dà origine ai gameti. Forme di questo tipo compaiono negli organismi che presentano [...] cicli biologici con alternanza di generazioni, ovvero la successione di una generazione aploide, il g., e di una diploide, lo sporofito (che dà origine alle spore). Nelle Alghe e nei Funghi il g. e lo ...
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Tipo di poliploidia (detta anche anfidiploidia), frequente nelle piante, derivante dall’unione di serie aploidi di cromosomi che derivano da specie diverse. È uno dei più importanti meccanismi evolutivi [...] nelle Angiosperme e ha dato origine a numerose varietà coltivate (per es. il grano) ...
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In botanica, forma arcaica di mitosi che ricorre nelle alghe Dinoflagellate, con persistenza della membrana nucleare e cromosomi non spiralizzati, visibili anche nell’interfase cellulare. ...
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Biologia
Variante normale di un cromosoma, non associata a nessun difetto a livello fenotipico. Per es., si presentano di grandezza variabile le zone eterocromatiche vicino al centromero dei cromosomi [...] Y. Variazioni nei diversi individui si possono anche notare nei satelliti del braccio corto dei cromosomi acrocentrici 21, 22, 13, 14 e 15. Tutte queste zone sono costituite da eterocromatina.
Botanica
Presenza su una pianta di due tipi di organi ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. [...] seconda che l’uovo sia fecondato da uno spermatozoo dell’uno o dell’altro tipo, si forma uno zigote col corredo cromosomico maschile o femminile. In altri casi (per es., uccelli e farfalle) il s. eterozigote (ed eterogametico) è quello femminile (ZW ...
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(VII, p. 566; App. I, p. 306)
La b., scienza biologica antica e fortemente unitaria nel proprio oggetto di studio, è attualmente una delle più diversificate e in rapido sviluppo, e sta acquistando crescente [...] correttamente quantificate. I nuovi apporti riguardanti, tra l'altro, le variazioni del numero e della morfologia dei cromosomi, l'interfertilità, la presenza di composti naturali (come alcaloidi, olii essenziali, componenti proteiche di riserva di ...
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cromosoma
cromosòma s. m. [comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall’anatomista berlinese W. Waldeyer] (pl. -i). – In biologia, nome di corpiccioli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo...
cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni c. (v. aberrazione, n. 6); patologia...