Biologo statunitense (Ansley, Nebraska, 1910 - Pasadena, Calif., 1996); è stato prof. di biologia (1946-81) al California Institute of Technology. Ha studiato il fenomeno della repressione e derepressione [...] genica, identificando negli istoni, proteine costituenti, insieme al DNA, i cromosomi, gli agenti principali della repressione del DNA nel processo di trascrizione. Ha fornito anche importanti contributi alla comprensione del ruolo che svolgono ...
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Genetista e microbiologa statunitense (Cavendish 1861 - Baltimora 1912). Compiuti gli studi di Fisiologia e istologia presso l’università di Stanford (California), dove nel 1900 conseguì il master, si [...] anni stava studiando gli stessi processi - l’esistenza negli esemplari maschili e femminili di una diversità tra cromosomi, cui corrispondevano diversità di attributi fisici quali il sesso. Negli anni successivi S. effettuò ulteriori ricerche su ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] fattori ereditari, prima ancora che, nel 1900, fosse riscoperta l'opera di G. Mendel.
Verso il volgere del secolo, i cromosomi divennero il punto focale degli studi sia embriologici sia tassonomici. Il fatto che il cariotipo, cioè il loro numero, la ...
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DELLA VALLE, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli l'11 genn. 1886 da Antonio e da Giuseppa Matronola; la sua formazione culturale risentì della personalità e dell'ambiente scientifico del [...] Acc. d. scienze di Napoli, XIII (1907), 2, mem. 13, pp. 1-33; L'organizzazione della cromatina studiata mediante il numero dei cromosomi, in Arch. zool. ital., IV (1909), pp. 1-77; Le analogie fisico-chimiche della formazione e della dissoluzione dei ...
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Biologo inglese naturalizzato statunitense (n. Londra 1952). Professore di genetica nella Harvard University. Nel 2009 ha ricevuto, con E. Blackburn e C.W. Greider, il premio Nobel per la fisiologia o [...] la medicina per aver scoperto come i telomeri proteggono i cromosomi. ...
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GENETICA MEDICA
Bruno Dallapiccola
Mentre la g. umana studia le variazioni e l'ereditarietà nell'uomo, la g. m. ha per oggetto l'applicazione di questi principi alla pratica medica. La g. m. ha conquistato [...] di grandezza assimilabile a quella di circa 50 geni di medie dimensioni. Il divario esistente tra il gene e il cromosoma viene in parte saldato dalla citogenetica molecolare che si basa sulla capacità di legarsi di sequenze complementari di DNA. In ...
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Plasmidi
Mariarita De Felice
Maurilio De Felice
I p. sono molecole di DNA di dimensioni ridotte, capaci di esistere come elementi genetici autonomi all'interno delle cellule. Essi sono molto diffusi [...] il fattore F inserito in un sito particolare.
L'incrocio di ognuno di essi con un F− trasferirà frammenti di DNA cromosomico diversi per lunghezza e per sequenza nucleotidica e ciò dipenderà dalla posizione in cui è inserito il fattore di fertilità e ...
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In citologia, contrazione del nucleo della cellula (nucleo picnotico) o di tutto il protoplasma, che si presenta come una massa intensamente colorata, senza struttura regolare. È generalmente indizio di [...] degenerazione. Con lo stesso termine si indica anche la colorazione più intensa dei cromosomi sessuali. ...
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Genetiche, malattie
Sebastiano Calandra e Bruno Dallapiccola
Le malattie genetiche sono quelle condizioni morbose che hanno come causa predominante, o come concausa necessaria, una modificazione (mutazione) [...] cliniche e il rischio di ricorrenza sono differenti nei due sessi. Dal momento che nel sesso femminile sono presenti due cromosomi X, le donne possono essere eterozigoti od omozigoti per un gene mutato; in questo caso la malattia può essere dominante ...
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. Corpo di dottrina, sorto in seno alla citologia, (v. in questa App.) che associa lo studio della struttura nucleare degli organismi con i problemi della sistematica e della genetica.
La collaborazione [...] tra gli studî citologici e quelli sistematici si iniziò col riconoscimento della costanza del numero dei cromosomi nelle singole specie e con le prime speculazioni sul valore tassonomico di questo dato. Sorse così una scuola citologica che lavora per ...
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cromosoma
cromosòma s. m. [comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall’anatomista berlinese W. Waldeyer] (pl. -i). – In biologia, nome di corpiccioli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo...
cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni c. (v. aberrazione, n. 6); patologia...