(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] segnata dall’opera di I. Jones (Banqueting House a Whitehall, Queen’s Chapel, portico di St. Paul e Piazza a CoventGarden) che influenzerà l’architettura inglese del 18° secolo. Sulla scia di Jones operarono J. Webb, R. Pratt e pochi altri (esempio ...
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URBANISTICA
Gabriele Scimemi
Giuseppe Lavitola-Paolo Nervi
(XXXIV, p. 768; App. III, II, p. 1037; IV, III, p. 740)
Il processo di progressiva urbanizzazione della popolazione mondiale continua nel [...] alle diverse proposte e realizzazioni urbanistiche. Alcune importanti iniziative di conservazione di quartieri tradizionali, come il CoventGarden a Londra o il Lower Norrmalm a Stoccolma, scaturiscono da movimenti d'opinione contrari ai progetti ...
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- Una delle maggiori capitali dell’arte urbana globale in ragione dell’alta concentrazione di biodiversità creativa che risiede su i suoi muri. Un catalogo molto ricco e in buona parte autoctono. Artisti [...] alla Circle Line, costituiscono altre piste battute, sfruttate dai writer per la tipologia di treni dalle fiancate piatte. A CoventGarden il sabato pomeriggio si radunano gli Stati generali del writing locale di quegli anni: ci sono i membri della ...
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Pseudonimo di writer ed artista mauriziano (n. Mauritius 1967), britannico d’adozione. Quale membro identificativo della prima generazione di writer europei, il suo apporto è da considerarsi seminale per [...] americane e video musicali, vedi Buffalo Gals (1983) di Malcolm McLaren. Nel 1984 il primo confronto diretto: CoventGarden, all’epoca crocevia e antro creativo dell’originaria scena hip-hop londinese. Fondamentale l’amicizia con Scribla, che ...
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(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] , inoltre, un oratorio di G. F. Händel su testo di Newburg Hamilton tratto da Milton, eseguito per la prima volta al CoventGarden di Londra nel 1743, e l'opera Samson et Dalila di C. Saint-Saëns, su libretto di F. Lemaire, rappresentata la ...
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Architetto inglese (Londra 1576 - ivi 1652). Primo rappresentante in Inghilterra di un'architettura in stile classico, ispirata a modelli italiani, particolarmente a Palladio e a Scamozzi, la sua opera [...] la sistemazione dei terreni del duca di Bedford presso lo Strand, a Londra, ideando la classica piazza di CoventGarden, con edifici a portico e con la correttissima applicazione dello stile tuscanico, descritto da Vitruvio, nel meraviglioso tempio ...
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Architetto (Londra 1781 - Cheltenham 1867). Figlio del pittore e illustratore Robert (1752-1845), si formò, dopo un breve periodo presso J. Soane, con G. Dance il Giovane e con un lungo viaggio in Europa [...] architecture (1806) e, ben introdotto nell'ambiente tory, realizzò numerose case di campagna e ottenne la commissione per il CoventGarden theatre (1808-09, ricostruito da E. M. Barry). Nel 1813 fu nominato, con Soane e Nash, architetto ai lavori ...
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AGNENI, Eugenio
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Nato a Sutri il 26 genn. 1816 (non 1819 come è talvolta erroneamente riportato) da Luigi, nel 1831 si recò a Roma, dove studiò presso il bergamasco F. Coghetti (con il quale poi collaborò [...] contatti con F. Orsini. Rilasciato, visse ancora per vari anni all'estero, specie a Londra, ove decorò una sala del CoventGarden Opera House e alcune sale di Buckingham Palace, e dipinse anche in varie case della nobiltà (a Londra espose alla Royal ...
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AMIGONI (Amiconi), Iacopo
Maria Cristina Pavan Taddei
Le fonti più antiche (Zanetti, Zani) danno questo pittore e incisore nato a Venezia nel 1675. È ormai comunemente accettata invece la sua nascita [...] veneto settecentesco. A Londra lavorò per lord Tankerwille, in Powi House, a More Park, nel teatro di CoventGarden. Durante il soggiorno parigino trasse dall'ambiente francese motivi di ispirazione soprattutto nella ritrattistica. La decorazione del ...
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BOVA (Bovi), Mariano (Marino)
Fabia Borroni
Figlio di Francesco Antonio e di Caterina Dieni, nacque a Scilla l'8 dic. 1757. Allievo a Napoli del pittore De Dominicis (forse Giuseppe) e poi dello scultore [...] (forse fino al 1805) "opere non degne di lui" (Paparo). Dal 28 al 30 maggio 1805 presso Kings and Lochee, 38 King Str., CoventGarden, fu venduto il fondo di stampe del B., più di 400 rami (Tuer).
Morì a Messina il 9 aprile dell'anno 1813 e venne ...
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