CARLO II d'Angiò, re di Sicilia
August Nitschke
Nacque nel 1254 da Carlo I d'Angiò e da Beatrice contessa di Provenza. Nel 1248 era morto, subito dopo la nascita, il primogenito di nome Ludovico, di [...] recentemente assunto a notaio pontificio su nostra proposta e con il nostro consenso e supponiamo che in quest' vietava l'elezione di re e principi a senatori di Roma, ma la cosa più importante era che dava il suo consenso ai progetti di C. per ...
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BARTOLINI, Baldo (Baldus ser Cole, Baldus de Bartholinis, Baldo Novello)
Roberto Abbondanza
Nacque da Cola, forse a Perugia, appena dopo la metà di maggio del 1409 - secondo l'età che compare nella trascrizione [...] di Firenze, nella quale siamo certi non potranno machinare alcuna cosa contro a di voi". Di quei giorni si hanno anche cettadini se condolevono dela morte sua, dicendo essere gran danno ala nostra città. Era omo vechio, e stette pochi dì amalato, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] verosimilmente il motivo per cui dopo il 1820 il nostro non redasse più alcuno scritto di carattere politico-civile, esistenza esterna […]: la sensazione è distinta nella coscienza dalla cosa sentita, dalla cosa che sente, ed è legata a tutte e due ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] Repubblica erano per buona parte nelle mani dell'inviato: "facta nostra multum consistunt in persona ambaxatoris". Si fissò il suo salario . Già il Petrarca, d'altronde, si chiedeva che cosa avesse spinto una persona come il F. ad avventurarsi su ...
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ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] Ludovico II resta per noi molto incerta da stabilire. La nostra fonte principale in proposito è il documento relativo al "dotalicium di unanimità, a corte su questo argomento, cosa che potrebbe essere all'origine della corsa all'accaparramento ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] presso Cividale, replicò seccamente di "non saper cosa alguna" in fatto di presunte scorribande "de 40), pp. 232 s.; Id., Interventi papali nell'occupazioneaustriaca di Aquileia, in Aquileia nostra, XVI-XX (1945-49), p. 27; Id., Storia del Friuli, II, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] l’ironia sottile, il proposito di smitizzare e desacralizzare ogni cosa. Non si salva neppure il testo biblico, equiparato alle favole desiderio dell’essere. Perciò se il bene è l’ente, la nostra volontà desidera l’essere non in quanto ne è priva, ma ...
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CONTARINI, Nicolò
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 26 sett. 1553, dal ramo della grande casata patrizia che aveva sede a S. Maria Nova, in calle della Testa. La sua era famiglia di limitate risorse [...] mettersi contro l'antica e vera dottrina cristiana, cosa ben più importante dell'autorità pontificia. "Senatore sul finire, con una grafia Ormai tremula "conoscemo doppo Dio ogni nostro bene et ogni tranquillità d'animo". Non sappiamo se gli credi, ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] Firenze, "onde ella è nata e cresciuta, che ella è nostra propria, perché è sì bella, e della sua qualità, ultimamente il Giovanni Villani ne offrivano esempi), i quali "han creduto che la cosa de' libri e delle parole sia come quella degli abiti o ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] di poter celebrare solenni sacrifici alle loro divinità, cosa allora vietata dalla legge imperiale; il prefetto si consultò esprimendo anche il desiderio di sapere da lui "se anche il nostro corso d'acqua, sia pur modesto, provenga dalla stessa fonte ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...