La civilta islamica: scienze della vita. Le malattie nella teoria medica
Danielle Jacquart
Le malattie nella teoria medica
Avicenna, grazie alla definizione secondo cui la medicina è la scienza che [...] riprende, come avevano già fatto al-Rāzī e al-Maǧūsī, il contenuto di un problema aristotelico in cui il contagio era menzionato tra i fenomeni di simpatia (Aristotele, Problemata, VII, 8). Dopo aver indicato questo particolare modo di trasmissione ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] che la malattia "come una scintilla" può trasmettersi da un individuo all'altro.
Nemmeno al-Rāzī fa riferimento all'ipotesi del contagio nella sua Risāla fī 'l-ǧudarī wa-'l-ḥaṣba (Epistola sul vaiolo e il morbillo), uno scritto giustamente famoso in ...
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ADAMO DA CREMONA
PPiero Morpurgo
Della sua vita poco si conosce; egli stesso nel prologo del Regimen iter agentium vel peregrinatium si definisce "cantor ecclesiae". Il suo impegno scientifico è legato [...] e alla cura dei volatili.
Tutta l'opera di A. informa la produzione culturale federiciana e prefigura il concetto di contagio (Tramontana, 1999, p. 313; Paravicini Bagliani, 1991, p. 80) che verrà poi sviluppato da Fracastoro nel 1500. In particolare ...
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Vicino Oriente antico. La cura del corpo
Marten Stol
Danielle Cadelli
Lucio Milano
La cura del corpo
La medicina: il trattamento terapeutico
di Marten Stol
L'espressione 'medicina babilonese' è comunemente [...] era tenuta rinchiusa in una stanza perché si riteneva fosse meglio che morisse soltanto lei piuttosto che tutte le altre. Il contagio provocato da una giovane schiava era invece di origine religiosa: ella era "piena dell'ira del dio", era quindi ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] L. Spallanzani dimostrò che gli infusori non nascono per generazione spontanea, ma da ‘germi preesistenti’, aprendo così la via alla dottrina del contagio. N. Andry fu il primo ad attribuire agli elminti un’azione patogena e P.S. Pallas e J.A.E. Göze ...
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BUONAGRAZIA, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nato a Firenze il 2 febbr. 1470, è noto sia per la sua attività di medico sia per aver preso parte al tumulto antimediceo del 26 apr. 1527 che va sotto il [...] -, il trattato è un affascinante insieme di precauzioni igieniche d'ordine pratico, e tuttora valide per evitare il contagio epidemico, e di fantastiche prescrizioni di un'infinità di pillole, polveri e unguenti ritenuti efficaci contro la peste. Il ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] che praticano la medicina e la chirurgia aumentano dopo la peste, quando medici e chirurghi sono decimati dal contagio e le terapie mediche ufficiali si rivelano inefficaci; il riconoscimento delle loro funzioni è sanzionato anche da atti pubblici ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Transizione epidemiologica e transizione sanitaria
Lorenzo Del Panta
Lucia Pozzi
Transizione epidemiologica e transizione sanitaria
Nel [...] è attualmente, purtroppo, legata anche alla diffusione dell'infezione da HIV), la WHO valuta che 8 milioni ca. di individui vengano contagiati ogni anno nel mondo, e comunque l'elevata letalità della malattia (oltre 1,5 milioni di morti l'anno, su un ...
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GASTALDI, Girolamo
Marcella Marsili
Figlio di Pietro Giovanni, facoltoso giureconsulto, e di Nicolosa Calvo, nacque a Taggia, nella Riviera di Ponente, nel 1616. Ammalatosi di vaiolo in età infantile, [...] commissario generale dei Lazzaretti (1656-57). Al primo sospetto che la peste, già diffusa a Napoli, stesse per contagiare Roma, il pontefice Alessandro VII delegò la congregazione sopra la Sanità alla sorveglianza e custodia di Roma e affidò al ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La formazione del medico
Antoinette Emch-Dériaz
La formazione del medico
Nell'antica Grecia, la pratica del tirocinio medico, ovvero l'apprendistato al seguito [...] . Era necessario evitare l'eccessivo procedere per tentativi da parte degli studenti di medicina e soprattutto contenere i rischi di contagio. Il punto più controverso, e il problema più difficile da risolvere, anche nel caso di pazienti privati, era ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....