CORTE (Curtius), Bartolomeo
Augusto De Ferrari
Nacque a Milano nel 1666 da una famiglia di antica nobiltà. Del padre, Carlo, si sa solo che fu cassiere della Cassa di redenzione di Milano e che ebbe, [...] intorno a gli effluvii, sì organici o inorganici, cagione della peste, ibid. 1721.
Nella prima egli afferma che il contagio si diffonde ad opera di certi "vermiccioli" o piccolissimi "insetti", simili a quelli della rogna. Essi sono originari dell ...
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CANALIS, Pietro
Mario Crespi
Nacque a Osilo (Sassari) il 27 ott. 1856 da Giovanni e da Vittoria Campus. Vincitore di una borsa di studio delle province sarde e piemontesi, nel 1881 si laureò in medicina [...] alla difesa contro le malattie esotiche del porto di Genova, che malgrado l'enorme volume dei suoi traffici fu esente dal contagio in occasione della grande ricomparsa della peste del 1896 in tutti i maggiori porti del Mediterraneo; nel 1911 ebbe la ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] si contarono 60.000 morti).
L'I. lasciò memoria dell'esperienza acquisita durante l'epidemia nell'Informatione del pestifero, et contagioso morbo, il quale affligge et have afflitto la città di Palermo et molte altre città e terre di questo Regno di ...
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GASTALDI, Girolamo
Marcella Marsili
Figlio di Pietro Giovanni, facoltoso giureconsulto, e di Nicolosa Calvo, nacque a Taggia, nella Riviera di Ponente, nel 1616. Ammalatosi di vaiolo in età infantile, [...] commissario generale dei Lazzaretti (1656-57). Al primo sospetto che la peste, già diffusa a Napoli, stesse per contagiare Roma, il pontefice Alessandro VII delegò la congregazione sopra la Sanità alla sorveglianza e custodia di Roma e affidò al ...
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BICETTI de' Buttinoni, Giovanni Maria Giuseppe
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Nacque il 10 dic. 1708 (e non il 13, come spesso è stato scritto) a Treviglio dal giureconsulto Giuseppe e da Laura Gambaloita.
Nel 1716 si trasferì [...] primavera del 1765, si manifestò nella regione una violenta epidemia di vaiuolo, il B. pensò di prevenire il contagio per mezzo dell'innesto. Per ovviare alle resistenze che incontrava nella sua opera, egli scrisse alcune relazioni sui risultati ...
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BARDUZZI, Domenico
Mario Crespi
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna, il 5 ag. 1847, da Carlo e da Angela Tani. Compiuti gli studi classici a Faenza e a Firenze, seguì il corso di medicina [...] , sulla venereologia. Egli studiò la patologia e la clinica della sifilide, e di tale malattia sostenne la possibilità di contagio per via ematica. Per la sua opera in tale campo egli può essere considerato uno dei fondatori della moderna dermo ...
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PAITONI, Giovanni Battista
Nelli Elena
Vanzan Marchini
PAITONI, Giovanni Battista. – Nacque a Venezia il 6 febbraio 1703 da Bortolomio e da Francesca Santinelli.
Della numerosa prole della coppia va [...] Museo Correr, Cicogna, 1509, cc. n.n.: G.B. Paitoni, Metodo curativo e preservativo da tenersi nelle occasioni del contagio pestilenziale, disteso per ordine dell’Eccell.mo Magistrato alla Sanita’ di Venezia... a richiesta della corte di Russia, 1785 ...
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CALORI (de Caloris, Calora), Giovanni
Juliana Hill Cotton
Nacque probabilmente a Modena intorno al 1430 dal "nobilis vir" Bartolomeo (già morto nel 1466); la sua era forse quella stessa antica famiglia [...] delle massime galeniche sulla preservazione della salute, e che ad esso seguivano i consigli su come comportarsi se colpiti dal contagio e l'esposizione dei sintomi e dei possibili metodi di cura. La stesura volgare sembra risalire al 1464, quando ...
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AUGENIO, Orazio
Loris Premuda
Nacque attorno al 1527 a Monte Santo (Marche) da Luigi, archiatra di Clemente VII. Si addottorò in medicina a Camerino o a Fermo. Ma sia prima sia dopo la laurea studiò [...] di B. Brugi e L. Andrich, Padova 1892, pp. 25, 42, 54; E. Morpurgo, Lo studio di Padova, le epidemie ed i contagi durante il governo della Repubblica veneta (1405-1797), in Memorie e documenti per la storia della Università di Padova, Padova 1922, pp ...
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PAGLIANI, Luigi
Paola Zocchi
PAGLIANI, Luigi (Paolo Luigi Stefano). – Nacque a Genola (Cuneo) il 25 ottobre 1847 da Pietro, medico condotto e più volte sindaco del paese, e da Teresa Facelli.
Laureatosi [...] (quarantene, cordoni sanitari, suffumigi) e prospettò la necessità di individuare e isolare tempestivamente i primi casi di contagio, puntando poi soprattutto sul risanamento igienico dei Comuni (La polizia sanitaria in Italia di fronte alle epidemie ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....