L'Ottocento: biologia. Studi sull'ereditarieta
Federico Di Trocchio
Studi sull'ereditarietà
I fenomeni dell'eredità biologica furono considerati fino a tutto il Settecento secondari e non particolarmente [...] di cristallizzazione analoghi a quelli chimici, benché specifici del mondo biologico.
Una teoria fondata su tali presupposti fu pubblicata da Buffon Mendel giunse così alla conclusione che il pisello comune fosse la pianta più adatta per le seguenti ...
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Inquinamento e recupero ambientale
Piero Sirini
Le sostanze responsabili di inquinamento, cioè dell’alterazione delle condizioni naturali di uno o più comparti ambientali, possono essere distinte in [...] la solubilità dei gas, la cinetica delle reazioni chimiche e biologiche, nonché le condizioni di vita delle specie biotiche. Si i sali alcalini come i silicati e i fosfati, comunemente presenti nelle acque in quantità molto piccole. L’alcalinità ...
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L'Ottocento: biologia. Dal Settecento all'Ottocento: la nascita della biologia come scienza autonoma
Giulio Barsanti
Dal Settecento all'Ottocento: la nascita della biologia come scienza autonoma
Negli [...] esistano fra gli uni e gli altri, gli organismi hanno tutti un modo d'essere comune: dunque concepisce la biologia come un corpus unitario e sollecita la formazione di un biologo generalista.
Il secondo grave limite dell'immagine lamarckiana della ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] . m. circuito e dalla voce onomatopeica oops.
D6
In biologia, nome di un recettore nelle lesioni da sarcoma di Kaposi, e così diffuse negli Stati Uniti che i cittadini vanno in Comune per fabbricarsi “una canoa o una dentiera”. L’impressione però ...
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Sociobiologia
Sergio Manghi
Il programma della sociobiologia
Il lemma sociobiologia è entrato nel lessico scientifico corrente nel corso degli anni settanta, proposto dall'entomologo statunitense Edward [...] l'attenzione del predatore avvantaggiando così i propri affini biologici, all'adozione di scimpanzé orfani da parte di abbia avuto inizio tra consanguinei e successivamente, una volta divenuta comune, si sia estesa ai non consanguinei" (v. Maynard ...
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Lingue minoritarie
Gaetano Berruto
Lingue minoritarie e lingue minacciate nel mondo
La problematica delle lingue minoritarie è venuta ad acquistare rilievo e visibilità via via maggiori negli ultimi [...] della molteplicità delle specie e della diversità biologica, valore che le minacce all’ambiente hanno comunque appresa nei contatti con i parlanti nativi, vivendo nella comunità) all’interno della popolazione totale dell’area interessata. La nostra ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia agricola
Nils Roll-Hansen
La biologia agricola
Lo sviluppo dell'agricoltura tra il XIX e il XX sec. è strettamente legato [...] nel periodo tra le due guerre, ma divenne d'uso comune in Europa e in America soltanto dopo la Seconda guerra scienze sociali saranno in grado di raccogliere la sfida come la biologia agricola ha fatto in passato. È una valutazione dubbiosa: cambiare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] erano la scuola, il lavoro, le forze armate e la comunicazione. Dal 1940 al 1952 il direttore del Centro fu Ferruccio Banissoni mentale in termini neurologici e in senso più lato biologici fu quello di «degenerazione» esposto nelle opere dei ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] la molla dell'evoluzione umana nella morale, forza integratrice della comunità. Quest'ultima, che ha raggiunto il suo più alto livello evolutivo nella razza - concetto di matrice più culturale che biologica in Stephen -, è un "tessuto vivente" le cui ...
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Biodiritto
Eligio Resta
«Che ne è del diritto mentre la tecnica s’impossessa del nascere e morire umano?». La domanda posta da Natalino Irti (2007, p. 41) ci conduce direttamente al cuore del problema [...] europea dei diritti fondamentali, art. 1) è il fine della comunità politica ed è alla base di ogni scelta pubblica; si è della morale o il filosofo del diritto, il genetista o il biologo, lo psicologo o l’antropologo, e il sacerdote oppure il ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...