STEFANELLI, Alberto. –
N
Ernesto Capanna
acque a Venezia il 4 gennaio 1908. Il padre Mario, nato a Presicce (Lecce), era ufficiale medico della Marina militare a Venezia, dove sposò Adele Sicher, [...] differenziamento di fotorecettori retinici. La dinamica, e la specificità dei contatti sinaptici furono pure indagati in colturecellulari su coagulo di plasma, registrandoli in microscopia a contrasto di fase, con la tecnica cinematografica time ...
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sperimentazione animale
Augusto Vitale
L’uso degli animali nella scienza
Gli animali vengono attualmente utilizzati per scopi scientifici diversi. Nella maggior parte dei casi essi vengono impiegati [...] ogniqualvolta sia possibile, gli animali ricorrendo a tecniche alternative come, per esempio, simulazioni al computer o utilizzo di colturecellulari (metodo in vitro).
Quando ciò non è possibile, si richiede di ridurre al minimo il numero di animali ...
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Linea cellulare
Stefania Azzolini
Coltura di cellule con vita indefinita e considerata immortale, chiamata linea cellulare per distinguerla dal ceppo cellulare che non è perenne. Per poter clonare singole [...] un certo numero di tempo, dopo il quale invecchiano e muoiono. Queste colturecellulari, dette colture primarie, hanno una durata limitata nel tempo. Le linee cellulari continue, invece, sono cellule ‘trasformate’, ossia cellule derivate da tumori ...
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cellule HeLa
Mauro Capocci
Cellule ‘immortalizzate’ raccolte nel 1951 dai tessuti di un cancro della cervice uterina di Henrietta Lacks (da cui il nome di queste cellule). La prima linea fu ottenuta [...] corredo cromosomico, la loro grande capacità di proliferazione (anche oltre la volontà dello sperimentatore, con numerose colturecellulari contaminate da cellule HeLa) e la nicchia ecologica occupata, hanno inoltre fatto sì che nel 1991 sia ...
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agalsidasi
Enzima che si usa in una condizione clinica nella quale esiste un deficit dell’enzima alfa-galattosidasi A (malattia di Fabry). In caso di deficit di alfa-galattosidasi A, non viene scomposto [...] : l’a. alfa è sintetizzata per attivazione genica in cellule umane, mentre l’a. beta è prodotta da colturecellulari di ovaio di criceto cinese geneticamente modificate. Nella malattia di Fabry è di estrema importanza iniziare al più presto la ...
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Marburg, virus
Virus della famiglia Filoviridae, responsabile di una malattia epidemica in Africa, caratterizzata da febbre settica, emorragie mucose, grave compromissione dello stato generale fino alla [...] (la mortalità per questa malattia va dall’80 al 90%). Il virus è detto M. dalla sua diffusione, nel 1967, fra il personale di un laboratorio di questa città tedesca, che aveva lavorato su colturecellulari di scimmie verdi provenienti dall’Uganda. ...
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Ramo delle scienze biologiche che ha per oggetto lo studio dei microrganismi, esseri viventi con dimensioni inferiori al millimetro, la cui osservazione richiede l’uso del microscopio ottico. I microrganismi [...] dopo aver infettato la pianta, ne usano i costituenti cellulari per favorire la propria crescita, causando lesioni necrotiche e virus, con l’impiego di embrioni di pollo e di colture di cellule animali in vitro, hanno portato a conoscere gli ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] da appendici che emergono al di fuori degli involucri cellulari; queste appendici, chiamate fimbrie o pili a seconda della i b. in esame. A tal fine si utilizzano terreni di coltura liquidi o solidi. La crescita dei b. è evidenziabile con l’ ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] produzione mondiale), la patata, la patata dolce, l’igname. Le colture di mercato, oltre che dalle banane (13% del totale mondiale) degli utenti telefonici africani è connesso con apparecchi cellulari, servizio disponibile anche in molte regioni che ...
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Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] all’interno delle cellule, nel citoplasma o nelle strutture cellulari ( e. intracellulari); alcuni vengono prodotti dalle cellule, quelle tipiche dei processi di fermentazione, cioè mediante colture sia in superficie che sommerse.
E. di restrizione ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
immunitario
immunitàrio agg. [der. di immunità]. – 1. Relativo all’immunità (in senso storico), o che gode d’immunità: concessioni i.; un ente i.; terre immunitarie. 2. Relativo a immunità (come termine della medicina e biologia): stato i.;...