Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] onnisciente, detta nei Paesi anglosassoni voce di Dio, era quello di una sovradeterminazione autoritaria del menzogna, 1949), V. Zurlini (Racconto del quartiere, 1953; Soldati in città, 1953), C.Th. Dreyer (Kampen mod kræften, 1947, Lotta contro ...
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Storia. - L'alcoolismo, che significa l'abuso delle bevande alcooliche fermentate (vino, birra ecc.) o distillate, con tutte le conseguenze funeste agl'individui, alle famiglie, alla società, alla razza, [...] virtude
Nel Vangelo di S. Luca si racconta che l'angelo di Dio apparve al sacerdote Zaccaria, gli annunziò la nascita del figlio Giovanni e accennati sono già in via di progresso in parecchie città d'Italia per opera delle società di temperanza, delle ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] dura egemonia dei padroni ecciterà masse di operai nelle città a prender partito per le idee nuove, che significano questo piano divino; con ciò non si attribuisce, a parlar propriamente, a Dio il male se non nella misura in cui si può dire che chi ...
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Regione interna dell'Asia Minore, confinante a E. con l'Armenia, a S. con l'Antitauro e col Tauro di Cilicia, a O. con la Licaonia e a N. con la Galazia e col Ponto. k regione elevata, in massima parte [...] il suo territorio; pare che siano rimaste in suo potere le città greche della costa asiatica del Ponto Eussino da Trapezunte a Sinope. della condotta delle cose in Oriente (Tac., Ann., II, 42; Dio. Cass., LVII, 17; Suet., Tib., 37, ecc.). La provincia ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] voglia di visitarli; e dopo un primo viaggio per le principali città italiane, iniziato nello stesso 1766 e spinto fino a Napoli, ondeggiamento, cui un superstizioso terrore d'essere abbandonato da Dio dà una nota d'angoscia più profonda e morbosa, ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] affermare o l'assurdo, o due dei. Il Figlio era intermediario tra Dio e il mondo, in quanto il Verbo era stato creato prima del mondo del 358, al quale partecipavano anche il vescovo della città, Eudossio, e Acacio di Cesarea.
Questi ultimi guidavano ...
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Antica città della Cirenaica, da cui la regione prese il nome, posta quasi sul ciglio dell'altipiano, a 622 m. s. m., distante dalla costa 5 km. in linea d'aria, e 17 km. lungo la rotabile che la congiunge [...] ed oriente, presso le cisterne e presso lo stadio.
La terrazza inferiore costituiva il centro religioso della città: in essa sorgeva non soltanto il tempio del dio fondatore, di Apollo, ma un gran numero di templi minori, di sacelli e di altari; e ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] tutti gli altri dei. Direttamente dalla volontà e dalla parola scaturisce l'opera divina; e il dio è la volontà e la parola di tutte le creature, umane e divine.
Altre città, come Abido, si vantano anche di essere state la culla del creatore; c'è chi ...
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Sommo musicista tedesco, nato ad Eisenach il 21 marzo 1685 (31 marzo secondo il calendario gregoriano), morto a Lipsia il 28 luglio 1750. Ottavo e ultimo figlio di Giovanni Ambrogio Bach, da Erfurt, e [...] componeva sui primi del '708 due cantate: Gott ist mein König ("Dio è il mio re") e Der Herr denket an uns ("Signore pensa , divenendogli rare, col tempo, le occasioni d'uscire dalla città - salvo qualche gita a Dresda, ove ascoltava di buon umore ...
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Povertà
Pasquale Lucio Scandizzo
Marco Zupi
(App. V, iv, p. 226)
Il concetto di povertà
La p. è un concetto allo stesso tempo intuitivo e ambiguo. Esso dipende dalla società cui si fa riferimento, [...] beatitudine. I poveri sono beati perché godono del favore di Dio. A differenza dell'argomento di Rawls, basato sulla disponibilità situazioni di emarginazione nel territorio, nelle grandi città e nelle campagne; l'aggravarsi della mancata ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...