suolo Superficie del terreno, in particolare, lo strato più superficiale di esso, formatosi in seguito all’alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte [...] molto lunghi.
S. a cuscinetto Terreno caratterizzato da ingobbature coperte da erba. S. desertico S. dovuto alla degradazione fisico-chimica delle rocce affioranti. In questo s. è tipica una patina di alterazione costituita da idrati di ferro, detta ...
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paleonutrizióne Campo d'indagine della paleoantropologia che attraverso l'esame di una molteplicità di indicatori (elementi scheletrici e dentari, capelli, unghie, calcoli, tumori calcificati, residui [...] dell'osso). Tra gli indicatori troviamo, accanto ai segni morfologici di patologia o di stress, i cosiddetti elementi chimici in tracce, che possono fornire informazioni sul regime alimentare. Altre fonti d'informazione sono i coproliti, vale a ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] fisica organica del Centro di Studi di Grenoble dimostrano per la prima volta l'esistenza del ferromagnetismo in un composto chimico organico, ossia il suberato di bis-(2,2,6,6-tetrametil)-4-piperidinol-1-ossido.
Fissazione dell'azoto. E. van Tamelen ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] atomi di sodio. I tre condivideranno il premio Nobel 2001 per la fisica.
Buco dell'ozono. Il premio Nobel per la chimica viene assegnato a Paul J. Crutzen, Mario José Molina e F. Sherwood Rowland per le loro ricerche sull'atmosfera terrestre, in ...
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La grande scienza. Chimica spaziale ed esobiologia
Malcolm Walmsley
Chimica spaziale ed esobiologia
L'origine della vita è un enigma che da sempre ha affascinato l'umanità. Tuttavia fino alla metà del [...] spiegare la formazione delle lunghe catene di carbonio trovate nella TMC1 e in nubi di polvere simili. Una risposta è che la chimica in fase gassosa in situ è in grado di spiegare gran parte di ciò che si osserva. Come abbiamo rilevato, le nubi ...
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LOMBROSO, Ugo
Fisiologo nato a Torino il 15 ottobre 1877. Allievo di L. Luciani, dal 1922 titolare di fisiologia umana nell'università di Messina. Ha successivamente insegnato come ordinario nelle università [...] del pancreas nell'assorbimento dei lipidi, di quelle sul metabolismo dell'N, sulla genesi di proteine dall'NH3, sull'azione dinamica specifica degli alimenti anche in rapporto al sistema nervoso autonomo, e in fine di quelle sui mediatori chimici. ...
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messaggero extracellulare
Molecola la cui funzione è quella di portare segnali altamente specifici alle differenti popolazioni cellulari. Un mammifero è costituito da miliardi di cellule, organizzate [...] essere riassunta in poche, grandi tappe: per primi sono stati identificati ormoni e vitamine, poi i mediatori chimici che svolgono il ruolo specifico di neurotrasmettitori nell’ambito del sistema nervoso, infine sono stati identificati, dagli anni ...
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trasfezione
Stefania Azzolini
Introduzione di DNA esogeno in cellule riceventi eucariotiche. La trasfezione può essere transiente o stabile, a seconda che il DNA trasfettato venga mantenuto nel citoplasma [...] cellulare. L’inserimento di materiale genetico estraneo all’interno di una cellula viene effettuato con metodiche sia fisiche che chimiche e si rivela un mezzo importantissimo in terapia genica, per lo studio della struttura e della funzione dei geni ...
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Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei [...] indagini sul malato ed esperimenti sugli animali, con l’apporto di altre scienze come la biologia, la fisiologia, la chimica biologica e l’uso di disparate tecniche analitiche e di metodi quantitativi, e il cui sviluppo rigoroso ha contribuito in ...
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Biologo russo, nato a Mosca il 14 ottobre 1904, morto ivi il 21 giugno 1974. Si laureò all'università di Mosca nel 1927; s'interessò poi alla riorganizzazione della bachicoltura sovietica e dal 1936 lavorò [...] di A. Tikomirov (1886) sulla partenogenesi sperimentale indotta nel baco da seta con stimoli termici e chimici. Ottenne anche l'androgenesi nonché cloni triploidi e tetraploidi partenogenetici e un ceppo tetraploide bisessuato. Queste ricerche ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...