Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] si ha così un travolgente succedersi di scoperte e di nuove tecnologie, che portano alla messa a punto dei primi test chimici a uso diagnostico, cioè alle prime vere analisi cliniche. Tra le tante, è sufficiente ricordare la prova di Fehling per la ...
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La grande scienza. Biotecnologie
Antonio De Flora
Biotecnologie
Le biotecnologie sono generalmente definite come l'utilizzazione progettuale di sistemi biologici per ottenere beni e servizi. I sistemi [...] da più parti che sarebbe illusorio attendersi da HUPO tempi di lavoro altrettanto rapidi quanto quelli di HUGO: la chimica delle proteine, a dispetto dei loro pesi molecolari mediamente inferiori, è molto più complessa di quella degli acidi nucleici ...
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segnalazione paracrina
Modalità di secrezione di sostanze fisiologiche da parte di ghiandole interne nel corpo umano che influenzano cellule od organi bersaglio molto vicini alla ghiandola produttrice. [...] e organi sparsi in tutto il corpo e spesso, quindi, molto distanti dalle cellule che producono la sostanza chimica. Alcuni ormoni possono avere una funzione sia endocrina sia paracrina: per es., il testosterone prodotto dai testicoli influenza ...
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corecettori
Strutture molecolari, in genere di tipo proteico, mediante le quali (allo stesso modo dei recettori) le cellule comunicano fra loro per regolare lo sviluppo, per controllare l’accrescimento [...] e le diverse molecole segnale (dette genericamente ligandi). Nel campo supramolecolare, i corecettori sono molecole in grado di eseguire riconoscimenti multipli e mutui effetti di occupazione dei siti di legame. (*)
→ Chimica supramolecolare ...
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Biochimico tedesco (n. Monaco 1937). Direttore del dipartimento di ricerche strutturali del M. Planck Institut di Francoforte. Si è occupato prevalentemente di ricerche sulle strutture proteiche; in partic., [...] di distribuzione di circa 10.000 atomi del sito reattivo fornisce importanti informazioni sul meccanismo delle reazioni fotosintetiche. Per tali lavori è stato insignito nel 1988, insieme a J. Deisenhofer e H. Michel, del premio Nobel per la chimica. ...
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ZUNTZ, Nathan
Michele Mitolo
Fisiologo, nato a Bonn il 7 ottobre 1847, morto a Berlino il 23 marzo 1920. S'addottorò nel 1868 a Bonn si perfezionò a Berlino e nel 1870 ritornò a Bonn, dove fu assistente [...] contributi fondamentali alla fisiologia del sangue (studî sui gas del sangue) e della meccanica respiratoria, alla chimica della respirazione, alla fisiologia del metabolismo generale, del ricambio energetico, della digestione, dell'assorbimento, dei ...
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Biochimico statunitense, nato a Provo (Utah) il 31 luglio 1918. Dal 1939 al 1943 è stato ricercatore all'università del Wisconsin e assistente fino al 1947 alla Stanford University. Dopo aver insegnato [...] J.E. Walker, del laboratorio di biologia molecolare del Medical Research Council di Cambridge (Inghilterra), metà del premio Nobel per la chimica (l'altra metà è stata conferita al danese J.C. Skou). Le ricerche per le quali gli è stato conferito il ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] degli Invertebrati nel Muséum d'histoire naturelle. Rischiò di compromettere la sua reputazione cercando di confutare la "nuova chimica" di Lavoisier, ma fu ugualmente chiamato a contribuire alle maggiori imprese editoriali dell'epoca: l'Encyclopédie ...
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Con l'approfondimento analitico delle catene di reazione metaboliche endocellulari (differenziabili anche a seconda delle diverse unità subcellulari oggi studiabili isolatamente) e con l'avvento del microscopio [...] sola può in definitiva spiegare quelle alterazioni. Ciò che è più importante è che struttura morfologica e struttura fisico-chimica dei complessi organici organizzati nell'equilibrio dinamico di un sistema aperto, e cioè quindi forma e funzione, sono ...
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Psicobiologo (Hartford, Connecticut, 1913 - Pasadena 1994). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento nella Harvard University (1941-46) e nell'univ. di Chicago (1946-53); dal 1954 prof. di psicobiologia [...] la forma, ha stabilito che le strutture del sistema nervoso sono determinate geneticamente e che una specificità chimica interviene come elemento di guida. L'esplorazione delle caratteristiche funzionali degli emisferi cerebrali rappresenta l'approdo ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...