singhiozzo Fenomeno respiratorio complesso e transitorio, che consiste essenzialmente in uno spasmo inspiratorio a glottide chiusa, accompagnato da un caratteristico suono. Le cause del s. sono numerose: [...] isteria (s. isterico), malattie del sistema nervoso (per es. meningiti), irritazione del nervo frenico per malattie toraciche (sindromi mediastiniche) o per affezioni degli organi sottodiaframmatici (stomaco, ...
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Disturbo della funzione digestiva gastrica o intestinale. La d. gastrica può dipendere da alterata secrezione, quantitativa o qualitativa, di succo gastrico per cause emotive ( d. nervosa), lesioni anatomiche [...] (gastriti, ulcere ecc.), alterata motilità (atonia, ipercinesia ecc.); la sintomatologia è diversa a seconda della causa: dolori, eruttazioni, vomito, aerofagia ecc. La d. intestinale consegue a infiammazione acuta o cronica dell’intestino (come ...
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SIDS Sigla di sudden infant death syndrome, che indica il decesso improvviso, tipicamente durante il sonno, di lattanti di età inferiore a 1 anno per cause non identificabili sotto il profilo clinico e/o [...] autoptico. L’incidenza, in continuo calo dall’inizio degli anni 1980, è dello 0,5-1‰. Le cause non sono note. ...
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PAZZIA (lat. scient. alienatio mentis; fr. folie; sp. locura; ted. Geisteskrankheit; ingl. insanity)
Sante De Sanctis
1. Concetto di pazzia. - Nell'antichità e presso i primitivi la pazzia fu ed è concepita [...] messe in luce dalla psicoanalisi, di esse tuttavia non si può tacere in un'esposizione, sia pure sommaria, intorno alle cause di sviluppo delle psicosi e delle psiconevrosi. Il giuoco incosciente dei complessi (C. G. Jung) che si formano nelle prime ...
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Filosofia. - In filosofia, il termine di concausa, che traduce il gr. συναίτιον, si riferisce alla dottrina di Platone (v.), tipicamente espressa nel Timeo (46 c segg.), secondo cui la divinità si serve [...] rottura di una sacca aneurismatica di cui era affetto la vittima. La morte, in questo caso, dipende da due cause distinte, giuridicamente distinguibili: il colpo contundente inferto dal colpevole, e l'aneurisma preesistente. Taluni codici (sia per l ...
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idropneumoperitoneo
Raccolta abnorme di liquido e di gas nel peritoneo, condizione che si verifica per perforazione dello stomaco o di un tratto intestinale. Le cause più frequenti sono perforazione [...] ulcera gastrica o duodenale, del colon nella sede di un diverticolo, di un’ansa del tenue (per malattia cronica infiammatoria intestinale); altre cause esterne sono: ferite penetranti e traumi addominali chiusi con lesioni ‘da scoppio’ di un viscere. ...
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terremoto Movimento di una porzione più o meno grande di superficie terrestre, costituito da oscillazioni del terreno che si succedono per un periodo di tempo che può andare da pochi secondi ad alcuni [...] constatazione dell’esistenza di un luogo in cui il t. si era manifestato più violentemente. Oggi si sa che il t. è causato principalmente da fratture di rocce e che l’energia elastica liberata da un t. sotto forma di onde sismiche si sprigiona da una ...
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In medicina, dilatazione, diffusa o circoscritta, del canale centrale del midollo spinale. Può costituire malformazione congenita o conseguenza dell’aumento del liquor per cause patologiche. ...
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. Biologia. - In biologia s'intende per teoria dell'evoluzione, o della discendenza, la dottrina secondo la quale sono apparsi dapprima sulla terra solo esseri viventi semplicissimi, dai quali, nella serie [...] difficoltà sollevate contro la teoria del Naegeli (e, per ciò stesso, contro la validità pratica della tesi dell'evoluzione per cause interne) si era già scorta in questi ultimi tempi la soluzione. Così i fenomeni del regresso si son potuti spiegare ...
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In fisica, principio, detto anche principio di sovrapposizione degli effetti, secondo il quale ogni qualvolta un certo effetto dipende linearmente da più cause tra loro indipendenti, esso risulta come [...] somma degli effetti singolarmente prodotti da ciascuna causa. Dato il gran numero di fenomeni svolgentisi in condizioni lineari, il principio trova applicazione in moltissimi casi. Per es., esso si particolarizza nel principio di sovrapposizione ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...