Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal pessimismo di Schopenhauer e dei maggiori esponenti della sua scuola – Eduard von [...] non è rappresentazione. E, se le rappresentazioni sono organizzate secondo leggi razionali (lo spazio, il tempo e la causalità), la cosa in sé avrà caratteristiche esattamente opposte: non potrà essere che un principio non razionale, non collocabile ...
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metonimia
Francesco Tateo
Figura retorica affine alla metafora (v.), consistente però, a differenza di quest'ultima, nel sostituire la parola propria con un'altra che ad essa si avvicini non per un [...] , che rappresentano in tutta la tradizione retorica i casi più frequenti. Gli esempi più evidenti che si richiamano alla categoria della causalità sono l'uso di polsi (perde' li sonni e ' polsi, If XIII 63) per indicare la " vita " che esercita nei ...
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GIACON, Carlo
Simone Pollo
Nacque a Padova il 28 dic. 1900 da Giovanni e Giuseppina Basso. Interrotti gli studi di ragioneria, nell'ottobre 1917 entrò nella Compagnia di Gesù. Trascorsi i primi anni [...] 1947); Il Movimento di Gallarate. I dieci convegni dal 1945 al 1954 (ibid. 1955); Motivi plotiniani (ibid. 1950); La causalità del Motore immobile (ibid. 1969); Itinerario tomistico (Roma 1983). Il G. curò, inoltre, le edizioni di: A. Rosmini, I ...
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scemo (agg.)
Alessandro Niccoli
Compare solo nella Commedia e una volta nelle Rime, sempre in rima, con riferimento a ciò che, per effetto di un'asportazione o di un processo decrescente, è " ridotto [...] defectivus summi boni ", che bene evidenzia il valore dell'aggettivo. Il vocabolo ricorre anche nell'ampia trattazione che del principio della causalità divina nell'ordine naturale s. Tommaso fa in Pd XIII 52 ss. per spiegare a D. in che senso vada ...
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al-Ghazzali
al-Ghazzālī
(o al-Ghazālī; Algazel negli scolastici latini) Teologo, mistico e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell’anno 1091 al-Gh. insegnò nella madrasa Niẓāmiyya, [...] processione delle sfere (cui contrappose la teoria dell’onnipotenza di Dio e della sua libertà d’azione) e della causalità naturale (che reinterpretò alla luce della libertà divina e della conseguente possibilità del miracolo). Le critiche alle tesi ...
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VAR
Modello autoregressivo vettoriale che estende l’autoregressione univariata (➔ autoregressivo, modello) a serie storiche multiple, cioè a un vettore (➔) di serie storiche (➔). Un VAR con due variabili, [...] VAR sono stati introdotti nel 1980 da C.A. Sims (➔) allo scopo di esplorare le relazioni causali tra variabili economiche (➔ causalità). Tali modelli prendono il nome di VAR strutturali quando sono usati per modellare la struttura del fenomeno ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] Per I. Kant tuttavia, se l’uomo dal punto di vista della scienza naturale è cosa tra cose, soggetto al principio di causalità e quindi privo di libertà, dal punto di vista della ragion pratica si rivela invece libero e padrone del proprio destino. Il ...
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Filosofo greco, nato, secondo la datazione di Apollodoro, nel 341 a. C. a Samo, dove il padre Neocle, ateniese, era cleruco, e morto tra il 271 e il 270 ad Atene. Già in Samo, ancora ragazzo, poté ascoltare [...] come sistema assolutamente autonomo e meccanico, l'uomo diveniva, a sua volta, schiavo del mondo, che nella sua ferrea causalità escludeva ogni libertà. Al fato stoico si sostituiva un altro fato, non meno insofferente di ogni libertà individuale: e ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] ne ricavasse un insegnamento da tenere costantemente a mente, e cioè che lo scopo ultimo della ricerca criminologica sulla causalità non è costituito da un comprendere in astratto, ma piuttosto da un comprendere che possa aiutare a 'controllare' una ...
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Mobilità sociale
Rosanna Memoli
La definizione di m. s. si è arricchita nel tempo di nuovi elementi che contribuiscono ad ampliare l'insieme delle conoscenze teoriche sulle modalità di approccio allo [...] essa è formulata in termini di interazione di un'azione individuale in quanto ragione che ispira la causalità. La causalità, come processo generativo e non successionista, prevede che, una volta stabilite le regolarità empiriche, si debba ipotizzare ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni c., proposizioni subordinate che indicano...