FOCACCI, Amerigo
Stefania Frezzotti
Nacque il 23 aprile 1884 a Pietrasanta (prov. di Lucca), da Andrea, marmista, e da Clementina Bertoli, bracciante. Iniziò a lavorare nelle botteghe dei marmorari [...] alla prima Mostra del Novecento italiano di Milano, quando fu acquistata per la Galleria nazionale d'arte moderna, dove si conserva.
A causa della sua malattia, sempre più grave, il F. dovette ben presto abbandonare la pietra e il marmo, per il meno ...
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ACHILLI, Giacinto
Delio Cantimori
Nacque a Viterbo nel 1803. Entrato giovanissimo fra i domenicani, vi ebbe presto incarichi di insegnamento e possibilità di brillante carriera ecclesiastica, per ingegno [...] 'A. vantò l'amicizia. La sua insistenza perché i Bandiera dirigessero la loro spedizione verso un altro punto della costa italiana, fu causa di indugi all'impresa. Partiti i Bandiera (marzo 1844), l'A. si recò a Zante, e di lì a Malta, continuando la ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] re dei Romani, accusando il giovane Svevo di "malvagità precoce" e del tentativo di sobillare il popolo contro la Chiesa, a causa dei suoi contatti con i nemici del Papato in Lombardia, Toscana e Puglia. Nel caso che C. avesse continuato a ignorare ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] che al D., il quale gli aveva chiesto "se giudicava ispediente ch'io andassi a Ratisbona" per sostenere "in qualche modo la causa nostra", fa capire che "gli pareva ch'io potessi far di manco". Né giova al prestigio del D. la mancata conferma papale ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] G. affrontava l'avventura nel teatro S. Angelo affittato dal Medebach dopo che i coniugi Gozzi l'avevano lasciato, a causa della lunga stagione di fallimenti: la sua inventiva era stimolata dalle caratteristiche del palcoscenico e della sala, come da ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] persona;, ma, sia nell'un caso sia nell'altro, la causa che li accomunava aveva un contenuto in primo luogo negativo, stato aspramente ripreso da Silvestro Il per la sua costante fedeltà alla causa di Arduino (cfr. K. e M. Uhlirz, Yahrbilcher, pp ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] di Fibonacci, e la multiforme modificazione di questo in una quantità di fillotassi secondarie e derivate.
Il D. trovò che la causa principale è di natura affatto meccanica, e lo provò con una costruzione di sferette poste l'una accanto all'altra e ...
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FABRICI d'Acquapendente, Girolamo (detto l'Acquapendente o Fabrizio d'Acquapendente)
Maria Muccillo
Nacque da Fabricio intorno al 1533 ad Acquapendente, che all'epoca faceva parte della diocesi di Orvieto [...] 'intervento del procuratore del F., il notaio ed amico Marco Franzino, che il 18 ag. 1606 prende in mano la causa e riesce forse a comporla, chiedendo, come congettura il Favaro rilevando la mancanza di ogni ulteriore accenno a questo personaggio nei ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] della vedova e dei pupilli e dunque amministratore dei loro beni: convinta la sorella ad abbandonare il convento, intentò causa alle monache di Ripoli - difese in giudizio da Iacopino Adimari, esponente di quella grande famiglia guelfa fiorentina la ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] dal L., nella quale le mostruosità sono classificate per la prima volta secondo criteri morfologici e non causali. Tra le cause che danno origine alla procreazione di mostri, il L. prospetta la ristrettezza dell'utero e delle membrane che racchiudono ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...