COMBI, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Capodistria il 27 lugliò 1827 da Francesco e da Teresa Gandusio.
Francesco, di famiglia d'origini lombarde già ascritta al Consiglio dei nobili della città, figlio [...] dell'avvocato Carlo, era nato il 27 agosto 1793.Laureatosi in giurisprudenza a istriani del circolo Vittorio Emanuele (Bologna 1882). Si . Quarantotto, La "Porta orientale" di C. C., in La Porta orientale, I (1931), 1, pp. 9-21; Id., C. C. e il Liceo ...
Leggi Tutto
CERRETTI, Bonaventura
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Bardano, una frazione di Orvieto, il 18 giugno dell'anno 1872 da Fausto Costantino e da Maria Custodi, in una famiglia numerosa: era ottavo [...] , Giulio Serafini, di Bolsena, e Carlo Salotti, di Grotte di Castro. Presa suo maggiore biografo, G. De Luca, così giudicava i suoi studi: "Come di belle lettere così di e intransigente opposizione di Vittorio Emanuele III contrario ad ogni ...
Leggi Tutto
Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] vescovo di Novara, e verso le trattative con Emanuele Filiberto per ottenere il Marchesato di Romagnano, e II).
Per le fonti edite:
Legazioni di Averardo Serristori, ambasciatore di Cosimo I a Carlo V e in corte di Roma (1557-1568), a cura di G. ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] 1849 dal nuovo re Vittorio Emanuele II, la dialettica politica tra i liberali e la destra reazionaria ultramontana nel 1862 a Pio IX dall’ex gesuita e teologo della Sapienza, Carlo Passaglia, che raccolse 8.943 adesioni di preti italiani (circa un 10 ...
Leggi Tutto
La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] in Romeo 1977, p. 251).
Nei primi mesi del 1848 tutti i sovrani installati in Italia si sentirono costretti, per una ragione o per l Vittorio Emanuele II fu un passo decisivo. La fedeltà alla costituzione, la lealtà al patto stipulato da Carlo ...
Leggi Tutto
Guido Alpa
Abstract
Il contratto è l’accordo diretto a costituire, modificare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale, diretto quindi a creare obbligazioni e ad avere effetto di “legge tra [...] Nella pagina laconica ma precisa di Emanuele Gianturco in poche battute si , riveduto e integrato nel 1915 da Carlo Lessona).
Non manca un accenno al Alpa, G. – Bessone, M., I contratti in generale, I, I fenomeni negoziali, Torino, 1991, 601 ss ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] a indicarle (in nota), ben al di là del libro I, e quindi non sono solo ‘trovate’ , ma anche ‘ rovesciamento politico' del Codice di commercio, Carlo Costamagna giunge a «rinunciare ad un ’ebbe a gestirla (Vittorio Emanuele Orlando), un’«opera nel suo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] a primo tratto i casi non contemplati». Occorre prodigarsi, osserverà un altro giurista di primo piano, Carlo Fadda (1853-1931 in ogni sua parte compiuto», osserva con toni concilianti Emanuele Gianturco nel saggio Gli studii di diritto civile e la ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema dell'amministrazione
Fabio Rugge
Il periodo storico e le sue scansioni
Le personalità e le figurazioni della cultura giuridico-amministrativa di cui nel seguito ci occuperemo si muovono [...] (1821-1883) e Carlo Francesco Ferraris (1850-1924); ma anche di molti altri: Giusto Emanuele Garelli Della Morea ( ragione» (cit. in D. Sorace, Il giovane Cammeo e i servizi pubblici, «Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] scuola giuridica nazionale', sorse con Vittorio Emanuele Orlando solo negli anni Ottanta dell vari Filippo Serafini, Vittorio Scialoja, Carlo Fadda e Paolo Emilio Bensa. giunta a un punto morto, perché con i criteri che essa usava non si poteva ...
Leggi Tutto
san Carlo
locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di 1/3...
turistificazione s. f. In una città, in una sua parte o in un territorio più ampio, il complesso dei cambiamenti, anche profondi, che intervengono in àmbito urbanistico e architettonico, socio-economico e culturale, in conseguenza del sovraffollamento...