semaforina
s. f. Proteina che ha la funzione di segnalatrice nei processi di formazione delle metastasi.
• [tit.] «Semaforina», la proteina che può fermare le metastasi [testo] L’hanno battezzata «semaforina», [...] grado di azionare il disco rosso del «semaforo» cellulare anziché quello verde, si avrà un alleato in più contro il cancro. (Marco Accossato, Stampa, 27 luglio 2010, p. 20) • Quella delle semaforine è una grande famiglia di molecole che regolano la ...
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Primo elemento di alcuni nomi composti della terminologia scientifica, nei quali significa «vagina». Colpocele Prolasso della vagina: può associarsi a quello dell’utero, al cistocele e al rettocele. [...] permette l’osservazione a un discreto ingrandimento. Consente, in particolare, di cogliere le manifestazioni iniziali del cancro della portio. Colpostat Apparecchio per l’applicazione endovaginale di preparati radioattivi, per la curie-terapia dei ...
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SCHEDE, Max
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato il 7 gennaio 1844 ad Arnsberg (Vestfalia), morto il 31 dicembre 1902 a Bonn. Studiò a Halle, a Heidelberg, a Zurigo e si laureò nel 1866 a Halle. Fu assistente [...] I suoi lavori più importanti riguardano il trattamento delle ferite, le malattie articolari, le operazioni delle ernie, del cancro del retto, dell'idrocele, ecc. Dei suoi scritti ricorderemo: Die antiseptische Wundbehandlung mit Sublimat, Lipsia 1885 ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il concetto di radicale libero ha una lunga storia nella chimica e nella biologia del 20° secolo. Un radicale libero è una qualsiasi entità molecolare, capace di esistenza [...] come soppressori dei tumori (il più noto è p53), le cui mutazioni sono alla base di molti processi tumorali. Nel caso del cancro, infatti, si è notato che certi oncogeni (geni la cui attivazione produce carcinogenesi, fra cui il più studiato è Bcl-2 ...
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CATTANEO, Luigi
Pietro Marziale
Nacque a Vellezzo Bellini (Pavia) il 25 apr. 1890 da Angelo e da Angela Oldrati, e studiò medicina e chirurgia presso l’università di Pavia. Ancora studente cominciò [...] si dedicò con particolare fervore alla lotta contro il cancro dell’apparato genitale femminile. In questo campo fu in . Istituì e organizzò centri per la diagnosi precoce del cancro dell’apparato genitale femminile con i mezzi più moderni, precorrendo ...
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Chirurgo (Marboué, Châteaudun, 1830 - Parigi 1898) negli ospedali di Parigi, fra i più eminenti dell'epoca; il suo nome è legato a taluni dei più importanti progressi della chirurgia. Ideò (1868) un tipo [...] , metodo usato con notevoli vantaggi sino a quando l'asepsi non migliorò la prognosi degli interventi per via addominale. Eseguì per primo la splenectomia e la resezione pilorica per cancro con anastomosi diretta gastro-duodenale termino-terminale. ...
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Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] delle stessa motilità, frequente questa ad aversi in tutte le più disparate forme di gastriti acute e croniche, nel cancro pilorico, nelle gastroectasie (dilatazioni) e in tutta una serie di disturbi nervosi d'origine centrale e periferica. Di tutte ...
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VOLKMANN, Richard von
Mario Donati
Chirurgo, nato a Lipsia il 17 agosto 1830, morto a Jena il 28 novembre 1889. Si laureò a Berlino nel 1854, fu assistente della clinica chirurgica di E. Blasius, libero [...] , sull'influenza della medicina antisettica nel processo di guarigione delle ferite, sopra la tubercolosi articolare, sul cancro del retto, ecc., sono classici. Fu il primo in Germania a ottenere risultati sicuri nelle operazioni chirurgiche ...
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PARODI, Umberto
Alberto Pepere
Anatomopatologo, nato a Genova il 13 febbraio 1879, morto a Roma il 13 aprile 1928. Fu prima allievo di P. Foà a Torino, poi di A. Fabris a Genova; libero docente nel [...] dell'utero della cavia a seguito di trattamento con estratti di placenta; studiò fra i primi in Italia il cancro sperimentale da catrame e aveva insieme con i suoi allievi avviato un vasto piano di ricerche sulla morfologia e fisiopatologia ...
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ginecomastia
Eccessivo sviluppo delle mammelle nel maschio, congenito o acquisito, transitorio o permanente, di natura endocrina o iatrogena (attribuibile, in via diretta o indiretta, a intervento terapeutico). [...] aumenta con l’età e con la massa adiposa dell’individuo ed è legata al maggior rischio di sviluppare un cancro mammario. L’eccesso di produzione estrogenica può essere nell’uomo associato ad anomalie genetiche e cromosomiche (sindrome di Klinefelter ...
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cancro1
cancro1 s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. ant. Granchio: Vedeasi il c. l’ostrica ingannare (Pulci). 2. Una delle costellazioni dello Zodiaco (tra i Gemelli e il Leone), nel cui segno si trova il Sole al solstizio d’estate. In astrologia,...
cancro2 s. m. [dal lat. cancer -cri (v. la voce prec.), che ebbe anche questo sign., come il gr. καρκίνος]. – 1. Tumore maligno; in partic., nel linguaggio medico, il tumore maligno che prende origine dalle cellule epiteliali in una zona qualunque...