Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] IX, 16,8). Ma già fin dal sec. I a. C. l'astralismo orientale aveva impresso in modo indelebile sulla civiltà mediterranea (la parte musulmana, pp. 88 B-101 B di C. A. Nallino); per una trattazione generale, benché compendiosa, F. Cumont, Astrology ...
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Illustre filosofo e medico musulmano, cultore anche di scienze matematiche, fisiche e naturali e poeta di qualche merito, che scrisse per lo più in arabo, talora in persiano; nacque nel Ṣafar 370 èg. (agosto-settembre [...] Aristotelischen Metaphysik, Friburgo in B. 1912 (analisi della metafisica dell'ash-Shifā secondo la versione latina medievale); C. A. Nallino, Filosofia "orientale" od "illuminativa" in Avicenna?, in Riv. degli studi orientali, X (1925), pp. 433-467 ...
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. La voce "barbareschi" e le frasi "stati barbareschi, pirati barbareschi" ecc., sebbene etimologicamente possano riferirsi alle popolazioni in genere della Barberia e alle varie epoche della loro storia, [...] , Parigi 1903; E. Rossi, Storia della marina dell'ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, Roma 1926; C. A. Nallino, Venezia e Sfax nel sec. XVIII, in Centenario della nascita di Michele Amari, II, Palermo 1910; J. Dény, Chansons des ...
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Nome arabo (khalīfah) del sommo monarca dell'islamismo, in quanto l'insieme di tutti i paesi abitati da musulmani sia concepito come unità politica sottomessa a unico sovrano musulmano. L'ancor diffusissima [...] da alcun vincolo di parentela, furono Abū Bekr (11-13 èg., 632-634 d. C.), ‛Omar I (13-23 èg., 634-644), ‛Othmān (23-35 èg., 644 I, Roma 1926, pp. 12-24 (ottima esposizione); C. A. Nallino, Appunti sulla natura del califfato in genere e sul presunto ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] , in Revista de archivos, bibliotecas y museos, XXX (1926) (indipendente dal Petrov; fonte comune sarebbe un racconto arabo, scoperto in un ms. di Spagna del 1521); C. A. Nallino, in Riv. d. studi orientali, X (1925), pp. 434-436, 438-440, 464-466. ...
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Denominazione usata in tutti i paesi di lingua araba per designare i nomadi della campagna aperta, delle steppe e dei deserti, in contrapposto ai sedentarî delle città o delle zone coltivate. Il nome arabo [...] e Musil), G. Jacob, Altarabisches Beduinenleben, 2ª ed., Berlino 1897; H. Lammens, Le berceau de l'Islam, Roma 1913; C. A. Nallino, Sulla costituzione delle tribù arabe prima dell'islamismo, in Nuova Antologia, Roma 15 ottobre 1893, pp. 614-637. Per ...
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FU'ĀD I, primo re d'Egitto
Aḥmed Fu'ād, sesto figlio del khedive Ismā‛īl Pascià, nipote di Moḥammed ‛Alī, fondatore della dinastia, è nato il 26 marzo 1868 nel palazzo di el-Gīzah presso il Cairo. A [...] . Degl'Italiani vi professarono Ignazio Guidi, G. Meloni, C. A. Nallino e D. Santillana. Nel 1909 il principe fondò la nel 1927 alle corti e ai governi delle principali potenze europee, ed ha a sua volta ospitato sovrani e capi di stato. Re F. è il ...
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Uno dei più ragguardevoli astronomi arabi musulmani, nato prima del 244 dell'ègira, 858 d. C., a Ḥarrān (l'antica Carrhae nella Mesopotamia di NO.) o nel suo territorio, morto a Qaṣr al-Giṣṣ, poco all'ovest [...] "corda dimezzata" (dell'arco doppio).
Bibl.: al-Bāttāni sive Albatenii Opus astronomicum... arabice editum, latine versum, adnotationibus instructum aC. A. Nallino, Milano 1899-1907, 3 voll. in 4° (n. 40 delle Pubblic. del R. Osserv. di Brera). ...
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Il suo nome completo è Muḥammad ibn Muḥammad ibn Yaḥyà ihn Ismā‛īl. Uno dei più ragguardevoli matematici musulmani, nato a Būzagiān nel Qùhistān (provincia della Persia di NE., ad occidente del fiume di [...] " di Tycho Brahe (per tutta la teoria delle inegualità dei moti lunari secondo Tolomeo e gli Arabi v. il commento di C. A. Nallino ad al-Battānī sive Albatenii Opus astronomicum, Mediolani Insubrum 1899-1907, II, pp. 223-226).
Bibl.: Carra de Vaux, L ...
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Astronomo arabo di Spagna, del sec. XI (detto anche Ibn az-Zarqālah o Ibn az-Zarqiyāl; negli scritti medievali spagnoli Azarquiel o El Zarquiel, nei latini Azarchel o, assai più spesso, Arzachel), la cui [...] , II, Parigi 1914, pp. 246-259 (vuol attribuire ad az.-Z. l'opuscolo De motu octavae sphaerae, che i mss. attribuiscono a Thābit); C. A. Nallino, nelle note ai voll. I e II dell'Opus astronomicum di al-Battānī, Milano 1903-07 (v. ind.); id., Asṭurlāb ...
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