BO, Angelo
Narciso Nada
Nato il 21 maggio 1801 a Sestri Levante da Giovanni Battista e da Chiara Ricci, iniziò gli studi di medicina a Parma e li proseguì a Bologna alla scuola del Tommasini, conseguendo [...] la laurea nel 1824. Tornato a Genova, fu aggregato alla facoltà di medicina e chirurgia di quella università il 26 apr. 1827. Prestò quindi la sua opera nell'ospedale di Pammatone ed in quello degli Incurabili ...
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MAGATI, Cesare (Liberato da Scandiano)
Anna Rita Capoccia
Nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, il 14 luglio 1579 da Giorgio, di una famiglia di proprietari terrieri, e Claudia Mattacoda, e [...] gli consentirono, una volta conclusa l'istruzione inferiore, di recarsi a Padova per seguire gli studi di medicina. Trasferitosi poi a Bologna, il 23 apr. 1596 fu immatricolato in quello Studio, dove seguì l'insegnamento di G.C. Claudini, F. Rota e G ...
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BUSINCO, Armando
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Nacque a Jerzu (Nuoro) l'11 giugno 1886 da Nicolò e da Rosa Corgiolu, e si laureò in medicina e chirurgia a Cagliari nel 1912. Dedicatosi allo studio dell'anatomia patologica sotto [...] d'oro dei benemeriti della scuola delle scienze e delle arti, il B. fu inoltre membro della Società medica di Bologna, della Società medica lombarda, della Società tra i cultori delle scienze mediche e naturali di Cagliari, della Società italiana di ...
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CUGINI, Nicolò
Concetta Bianca
Nacque a Sassoferrato (prov. di Ancona) probabilmente agli inizi del sec. XV, ma le notizie sulla sua vita sono scarse, frammentarie e in qualche caso fondate su ipotesi [...] a Fabriano nel secolo XV, in Studia Picena, VI (1930), p. 117; G. Zaccagnini, Lettori e scolari della Marca d'Ancona allo Studio di Bologna dal sec. XIII al XV, in Atti e mem. d. R. Deputaz. di storia patria per le Marche, s. 4, VII (1930), p. 21 ...
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CHIODI, Valentino
Giuseppe Armocida
Nacque a Vicenza il 14 ott. 1898, da Giovanni e da Rosina Forestan. Allo scoppio della prima guerra mondiale era studente delle scuole superiori: nell'agosto 1917, [...] affrontare con fermezza ed efficacia i diversi problemi, e condusse in breve la struttura a nuova e rigogliosa attività.
A Bologna la sua dimensione di scienziato e di docente di valore trovò la più ampia espressione. Diede vita a una rinomata scuola ...
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ALLEVI, Giovanni
Elio Lodolini
Nato ad Offida (Ascoli Piceno) da Gaetano il 25 nov. 1870, studiò presso il Convitto nazionale di Fermo e, nel 1897, si laureò in medicina nell'università di Bologna con [...] una tesi sul saturnismo cronico.
Dopo aver frequentato l'Ospedale maggiore e gli istituti clinici di perfezionamento di Milano, fu nominato consulente medico per gli infortuni presso la locale Camera del ...
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BELMESSERI (Belmessere, Belmisseri), Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Nacque a Pontremoli, in Lunigiana, probabilmente verso il 1480. Vi sono biografi che lo ritengono originario di Luni (Marini, Lancetti), [...] ; e intorno a questi anni si può collocare l'inizio di un suo rapporto fisso, da stipendiato, con lo Studio bolognese. A Bologna sposò una sorella di Traiano Accursio. I rotuli e gli annali di quella università ne registrano i corsi solo fino al 1524 ...
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BERTOLOTTI, Gian Giacomo
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Era figlio di Pellegrino e nipote di Francesco, entrambi rinomati medici. La prima notizia pervenutaci che lo riguardi è del 1491, anno in cui era studente di filosofia e [...] medicina a Bologna. Più tardi dovette passare nello Studio di Ferrara dove lo troviamo il 2 agosto 1494 quando, ancora studente, testimonia al conferimento di una laurea in arti e medicina ai cremonesi Girolamo Caranzani e Innocenzo Guameri e dove, ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] storia degli studi antiquari nella prima metà del Seicento: l'opera di F. L., in Studi e memorie per la storia dell'Università di Bologna, n.s., III (1983), pp. 467-496; A. Zanca, F. L. e la scienza dei mostri in Europa, in Atti del XXXII Congresso ...
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Nacque a Cuneo il 27 febbr. 1902 da Arnaldo, colonnello di artiglieria, e dalla nobile piemontese Delfina di Rovasenda (o Roasenda). Conclusi gli studi secondari, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] .: Necr., in Riv. di storia della medicina, n.s., IV (1994), 2, pp. 81-83; Annuari delle Università di Bologna, Ferrara, Siena, Napoli, Cattolica del Sacro Cuore; Atti del Convegno "La storia della medicina nelle facoltà mediche: ruolo e prospettive ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...