Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] centro di studi per mezzo del quale il metodo e i principi filologici - ereditati in parte dalla tradizione bizantina - dovevano venir trasmessi alle future generazioni di umanisti.
Queste attività erano m stretto rapporto con la famosa biblioteca ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] dotti umanisti (il Pontano, il Marullo, Pico della Mirandola, lo Strozzi, il Poliziano, Beroaldo senior) o di dotti bizantini della passata generazione (il Bessarione, Gemisto Pletone, ecc.).
A suo tempo il volume dei Carmina fulodato nel De poetis ...
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FALIER (Falieri, Faliero), Marino (Marin)
Elena Mallucci
Nacque probabilmente a Candia nell'isola di Creta, prima del 1397 (Lazzarini, pp. 220 s.) da Marco e da Agnese di Marino Ghisi.
L'omonimia con [...] società e specialmente in relazione alle donne (vv. 145-318). L'opera del F. è stata considerata una imitazione del poema bizantino Σπανέας (B. Knös, L'histoire de la littérature néo-grecque. La période jusqu'en 1821, Uppsala 1962, p. 212). Ma se ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] nel sec. 16° è attivo il più grande pittore albanese, Onufri (a Berat gli è dedicato un museo), libero da schematismi bizantini nei paesaggi e nei ritratti. Dal 17° sec. ha notevole sviluppo la pittura decorativa islamica, spesso a opera delle stesse ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] di metallo rinvenuti nelle tombe vichinghe, permane anche dopo la conversione al cristianesimo, talora in unione con stilemi bizantini. Significative le opere di età pagana e medievale conservate nel Museo Nazionale di Reykjavík (sculture in legno ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] aristotelico era condotto con il continuo confronto di una vasta tradizione esegetica, fornita dai commentatori ellenistici e bizantini, arabi, ebrei e latini medievali, ma anche dagli interventi filologici dei traduttori e dei nuovi commentatori ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] o almeno la possibilità d'un filone greco dall'età ellenistica alla fine del sec. XIII, tramiti e mediatori i Bizantini e gli Arabi).
Il tratto più durevole del C. "messinese" resta, perciò, la sua amicizia col Pascoli, coronata e confermata ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] (1°-10° sec.), caratterizzata tanto da elementi sudarabici quanto da influssi egiziani, delle culture del Mediterraneo e bizantini; l’introduzione del cristianesimo (4° sec.) segnò il momento di un nuovo sviluppo, caratterizzato da influssi cristiano ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] l'architronito, sorta di cannone in cui si sfrutta la forza espansiva del vapor d'acqua (peraltro già conosciuto dai Bizantini); battelli incendiarî; e ancora norme di guerra terrestre e navale, ecc.
Fra gli altri meccanismi e dispositivi studiati da ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] il mondo romanzo 'esterno'" (Benincà, 1995, p. 46).
Di primaria importanza sono i rapporti di Venezia con l'Oriente sia bizantino che arabo. Dal greco Venezia trae lessemi come liagò 'terrazzo', dromo, squero. Nel primo trattato con Aleppo si trovano ...
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bizantina
biżantina s. f. [propr. (veste) bizantina]. – Sopravveste corta e ornatissima, di tessuti pesanti tramati d’oro e d’argento, cosparsa di gemme, adoperata dalle donne di rango elevato nell’Impero romano d’Oriente.
bizantinismo
biżantinismo s. m. [der. di bizantino]. – 1. Il perdersi in questioni e in sottigliezze eccessive (con riferimento alle controversie teologiche frequenti nel mondo bizantino); il termine è anche usato talvolta a proposito di vane...