Orologi biologici
Gianluca Tosini
(Department of Biology and National Science, Foundation Center for Biological Timing, University of Virginia Charlottesville, Virginia, USA)
Michael Menaker
(Department [...] invece la relazione temporale fra un punto identificabile del ciclo e un punto su un ciclo di riferimento. Il periodo dei ritmi biologici varia da pochi millisecondi a molte ore, giorni e persino anni (tab. I). Alcuni di questi ritmi non mostrano una ...
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Il periodo più recente della storia geologica della Terra, caratterizzato dalle modificazioni climatiche e dalle connesse e alterne fasi di espansione e ritiro dei ghiacci che ha subito il pianeta. Durante [...] del Q. sono diverse da regione a regione e interessano non solo geologi e paleontologi, ma anche geografi, biologi e antropologi.
Il termine Q. fu introdotto per primo dal francese S. Desnoyers nel 1829 e da allora numerose questioni sono rimaste ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] polimerasi III che trascrive il RNA transfer e altri RNA a basso peso molecolare. Con sofisticati esperimenti di biologia molecolare è stata identificata una serie di fattori necessari alle polimerasi per il corretto avvio della trascrizione, legati ...
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Oltre il secolo del gene
Evelyn Fox Keller
Il 25 giugno 2000 il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, insieme al primo ministro britannico Tony Blair, annunciò il completamento della prima bozza [...] a quello che è) arrivò all’inizio degli anni Quaranta, con l’ipotesi ‘un gene-un enzima’ degli statunitensi George W. Beadle, biologo, ed Edward L. Tatum, genetista. La risposta alla domanda: «Di che cosa sono fatti i geni?», giunse una decina d’anni ...
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WILSON, Edmund Beecher
Pasquale Pasquini
Biologo americano, nato a Geneva nell'Illinois (Stati Uniti) il 19 ottobre 1856. Laureato in scienze naturali alla Johns Hopkins University nel 1881, fu professore [...] cellulare e dell'eredità il W. occupa un posto di primato ed è giustamente considerato come uno dei maggiori biologi viventi. Le sue ricerche hanno portato contributi fondamentali che hanno aperto nuovi orizzonti nella scienza degli studî cellularî e ...
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Biologo, nato a Napoli il 19 setternbre 1885. Laureato in scienze naturali a Napoli nel 1908; libero docente in anatomia comparata nel 1914. Professore di zoologia e anatomia nel 1924, ha insegnato a Siena [...] di V. Diamare e di G. B. Grassi, alla cui cattedra è succeduto, egli si è affermato come uno dei più valenti biologi italiani.
Le sue ricerche riguardano il tessuto insulare del pancreas dei Cheloni e dei Petromizonti, l'effetto della tiroide sullo ...
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Genoma. Il Progetto genoma umano
Daniel J. Kevles
Il Progetto genoma umano è stato il primo grande progetto di big science che ha coinvolto le scienze biomediche. Migliaia di scienziati in decine di [...] parte dei casi, rivelavano poco o nulla sulle malattie e sullo sviluppo umano. Così, nel febbraio 1988, un gruppo di biologi si riunì intorno a un progetto di ricerca sul genoma non intensivo che non avrebbe sottratto fondi alle ricerche in corso ...
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RNA
Nancy Maizels
Alan M. Weiner
Per coloro che sono interessati alla conoscenza dei primissimi stadi dell'evoluzione è sempre stata una sfida capire come abbiano avuto origine gli organismi viventi [...] di un mondo a RNA è stata come un'illuminazione per i biologi, essa ha costituito un fardello oneroso per i chimici. La condizione al mondo a RNA pone problemi in termini sia chimici sia biologici. Poiché non ci sono tracce del quasi-RNA nei sistemi ...
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sociobiologia Disciplina che, partendo da una base biologico-evoluzionistica, si propone di dare un’interpretazione unificante di tutti i comportamenti sociali delle varie specie animali, fino all’uomo. [...] di aiuto nella loro diffusione. I presupposti scientifici di queste teorie sono stati criticati da numerosi genetisti e biologi delle popolazioni: basterà ricordare che la selezione naturale non agisce sui geni ma sugli individui o fenotipi; che ...
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LITORALE
Roberto ALMAGIA
Raffaele ISSEL
Fabrizio CORTESI
. È propriamente la zona, ora più ora meno larga, e generalmente foggiata a ripiano, che separa la parte permanentemente emersa del declivio [...] (v. sotto). Più genericamente, ma impropriamente, la voce litorale si usa come sinonimo di costa.
Fauna litorale.
Secondo molti biologi, si può chiamare "fauna litorale" dei mari il complesso degli animali che popolano le rive e i fondi marini dal ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...