spirobatterio Termine generico che indica i Batteri il cui corpo è variamente incurvato come nel caso di spirilli, vibrioni e spirochete. ...
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Ramo delle scienze biologiche che ha per oggetto lo studio dei microrganismi, esseri viventi con dimensioni inferiori al millimetro, la cui osservazione richiede l’uso del microscopio ottico. I microrganismi [...] del 19° e l’inizio del 20° sec. si è arrivati al riconoscimento dell’eziologia della maggior parte delle malattie determinate da batteri. Studi sui virus, con l’impiego di embrioni di pollo e di colture di cellule animali in vitro, hanno portato a ...
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Batterio b. Denominazione usata per indicare i batteri inclusi nel genere Pasteurella, per la loro tendenza ad assumere più intensamente il colore ai poli.
Cellule b. Cellule nervose provviste di due prolungamenti [...] aventi pressappoco le stesse dimensioni. Sono di questo tipo alcune cellule dei gangli nervosi, in particolare quelle che, insieme con le cellule orizzontali e le cellule amacrine, costituiscono il 5° ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] allo stesso gruppo di virus, anche se non provoca tumori.
Oggi è noto che i batteriofagi sono virus che infettano i batteri, ma in origine non si pensava che fossero simili ai virus filtrabili. Nel 1915, in Inghilterra, Frederick W. Twort (1877-1950 ...
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Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] . Nella seconda metà degli anni 1990, nell’ambito del Progetto genoma (➔ genoma), sono stati sequenziati numerosi genomi batterici e virali. Uno dei risultati più sorprendenti è stata proprio la dimostrazione della grande capacità di trasferimento di ...
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Forma modificata di batterio; in particolare, quella generata dai batteri azotofissatori, come Rhizobium, quando vivono nei noduli delle radici delle Leguminose. La colonia batterica si sviluppa sul pelo [...] entrano nelle cellule corticali della radice. Quando le cellule corticali sono colonizzate, i batteri si modificano morfologicamente fino a diventare b., non più in grado di dividersi. La pianta nutre i b., creando vasi che arrivano ai noduli ...
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In biologia, c. batterica, metodo artificiale di coltivazione dei batteri in un mezzo che può essere liquido (brodo, latte, siero, sangue) o solido (gelatina, agar); il terreno nutritivo preparato sterilmente [...] tappo di cotone o da coperchio di vetro e conservato in termostato. La c. può essere pura o isolante quando ottiene i batteri allo stato di assoluta purezza, aerobia o anaerobia a secondo della natura dei germi cui è destinata. Si hanno c. elettive ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.