al-Tusi, Nasir al-Din (Muhammad ibn Muhammad ibn al-Hasan al-Tusi)
al-Ṭūsī, Naṣīr al-Dīn
(Muḥammad ibn Muḥammad ibn al-Ḥasan al-Ṭūsī) Scienziato, filosofo e teologo musulmano persiano (Ṭūs, 1201 - [...] politica, l’opera di Miskawayh, e quindi di al-Fārā´bī (soprattutto I principi delle opinioni degli abitanti della città eccellente o virtuosa) e di Avicenna. Di rilievo anche l’altra sua opera di etica, Akhlāq e-Muhtashamī. Di grande interesse per l ...
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Cucina
Anna Martellotti
Se la nuova civiltà alimentare dell'Europa tardomedievale, fiorita con la ripresa economica e commerciale dopo la crisi dell'anno Mille, nacque dalla sintesi delle due componenti [...] , e si era quindi diffusa su tutto il territorio islamico, legandosi indissolubilmente con la dietetica umorale dapprima nel Canone di Avicenna e poi in opere divulgative come le Tavole della salute di Ibn Buṭlān e il Cammino dell'esposizione di Ibn ...
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Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri [...] ritiene che la materia coeterna a Dio, non è, come vuole Avicenna, informe per sé stessa, e ricevente quindi dal di fuori le (non derivanti l'una dall'altra, secondo l'opinione di Avicenna, ma dall'unico loro principio, Dio) traggono (extractio, non ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] , Asāl e Salāmān (personaggi che hanno soltanto il nome in comune con i protagonisti di due allegorie filosofico-mistiche d'Avicenna).
I. Ṭ. immagina che esistano due racconti diversi per spiegare come il neonato Ḥayy ibn Yaqẓān sia venuto a trovarsi ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Statica
Fayza Bancel
Mariam Rozhanskaya
Statica
La statica è quella parte della meccanica che si occupa dell'equilibrio [...] al-Bīrūnī si considerava successore diretto ‒, al-Nayrīzī (X sec.) ‒ del quale ci è pervenuta un'opera ‒, al-Rāzī (IX-X sec.), Avicenna (X-XI sec.) e al-Ḫayyām (XI-XII sec.).
L'idrostatica
È chiaro quale sia il principio che ha ispirato al-Ḫāzinī ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La ricezione dell'alchimia araba in Occidente
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Verso la metà del XII secolo iniziano [...] da Cremona, – al quale sono attribuite non meno di 76 traduzioni, tra le quali anche il Canone di medicina di Avicenna –, traduce opere alchemiche come il Liber divinitatis de septuaginta (IX sec.) attribuito a Jabir, il Liber de aluminibus et ...
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aristotelismo
Influsso esercitato direttamente o anche soltanto indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero.
L’aristotelismo antico
L’antichità conobbe di Aristotele soprattutto gli scritti [...] portavano nell’ a. l’influsso di elementi eterogenei, soprattutto platonici. In questo senso grande importanza ebbero le opere di Avicenna e il Liber de causis (➔) attribuito ad Aristotele che, tradotto nella seconda metà del 12° sec. (sarà Tommaso d ...
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MONTE, Giovanni Battista de, detto Montano
Pietro Capparoni
Nato a Verona nel 1498, morto a Padova nel 1551. Medico, letterato e numismatico, s'addottorò in medicina a Padova. Praticò per poco tempo [...] e collazionarono gli antichi testi. Tradusse alcuni scritti di Ippocrate e Galeno e commentò anche opere di Rhases e di Avicenna. Fu uno dei più rinomati pratici del suo tempo, e grande fautore della medicina aspettativa. Molti suoi scritti sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito sulla trasmutazione porta a interrogarsi sulla liceità dell’alchimia [...] ’impresa della produzione dell’oro artificiale, questa nuova sostanza non potrebbe mai sostituirsi a quella naturale perché, come Avicenna, egli ritiene le specie naturali immutabili e quindi non riproducibili. Per Egidio la produzione del vetro non ...
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ALBERTI, Bernardo (Albert Bernart, Albert Brouat, Alberti Dyernus)
Letizia Vergnano
Nato nella prima metà del XIV secolo, studiò e insegnò medicina all'università di Montpellier tra il 1339 e il 1358. [...] , è una raccolta di ricette riguardanti soprattutto le febbri pestilenziali e un commento al IV libro del Canone di Avicenna; essa fu falsamente attribuita a Gentile da Foligno nell'edizione dei suoi Consilia medica fatta a Venezia da Ottaviano ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...