Sull'anima
Sull’anima
(Περὶ ψυχῆς) Trattato di Aristotele. Dedicato allo studio dei corpi che hanno capacità di movimento (I, 1, 403 b 10-12), il trattato si inserisce in una specifica sezione della [...] , Giovanni Filopono, Simplicio, Temistio; nel Medioevo il trattato aristotelico fu oggetto di nuove interpretazioni per opera di Averroè, Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, che riportarono il tema dell’unità dell’intelletto al centro del dibattito ...
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intelletto possibile
Cesare Vasoli
. È, certo, impresa non facile enucleare da vari passi delle opere di D. una posizione compiuta e ben definita intorno a questo argomento, di cui è ben nota la singolare [...] solo a raggiungere quel fine. All'obiezione del Gilson il Nardi ha risposto sottolineando il valore dell'esplicita citazione dantesca di Averroè e notando che, anche per il filosofo arabo, l'i. possibile, pur essendo una sostanza separata e unica per ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] di tempo il De caelo, il De anima e pare anche il De generatione et corruptione di A. con i relativi commenti d'Averroè, nonché le parafrasi averroistiche del De somno et vigilia, del De sensu et sensato e del De memoria et reminiscentia. Più tardi ...
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NIFO, Agostino (Augustinus Niphus)
Guido Calogero
Filosofo, nato nel 1473, morto nel 1538 o 1545. Controverso è il luogo della sua nascita, non essendo certissimo che egli sia nato a Sessa, nonostante [...] come immortali solo le intelligenze motrici degli astri e l'unico ed universale intelletto umano. A tale interesse del N. per Averroè si riconnette anche l'edizione delle sue opere, da lui curata tra il 1495 e il 1497, peraltro con annotazioni ...
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D'AFELTRO, Pietro (Petrus Feltrus o Feltrius)
Concetta Bianca
Nacque a Napoli nel 1463. Le scarse notizie che si hanno sulla sua vita, tra cui quelle riguardanti la città natale e la data di nascita, [...] . 45), lo isola dal suo contesto, inserendolo tra le authoritates della sua polemica, dall'altro ripete l'adagio di un Averroè "reprobus" e "maledictus" (c. Bv).
Il D. continuò ad insegnare "Filosofia de fisica" e "Filosofia de anima" (dal 1516 lo ...
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denso
L'aggettivo, talvolta sostantivato, appare sempre in opposizione a raro, nel significato tecnico relativo alla maggiore coesione delle parti costitutive della materia. Su quattro occorrenze, tre [...] stesso fa riferimento in Pd XXII 141 per che già la credetti [la luna] rara e densa. L'opinione risaliva ad Averroè (Subst. orbis II), per il quale la differente luminosità dei corpi celesti - una volta ammessa l'identica natura - dipendeva dal grado ...
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Filosofo (n. Chieti 1420 circa - m. Vicenza 1499). Allievo di Paolo della Pergola e di Gaetano da Thiene, si addottorò in artibus a Padova nel 1452 (da vecchio conseguì la laurea in medicina, 1496); succedette [...] de gravibus et levibus (1504). Di orientamento aristotelico-averroistico sebbene cauto nelle soluzioni più controverse, aderì alla tesi di Averroè sull'unità dell'intelletto possibile; ma, dopo l'editto del vescovo P. Barozzi (1489), che vietava le ...
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Alberto di Bollstädt, che i suoi contemporanei chiamavano Alberto di Colonia, nacque, secondo alcuni, nel 1193, secondo altri, nel 1206 o 1207. Entrò nell'ordine domenicano nel 1223. Dal 1228 al 1245 insegnò [...] liberare il pensiero aristotelico dalle dottrine dei commentatori ebrei ed arabi, e segnatamente da quelle di Avicebronio e di Averroè, dall'altro lato lo ha trasformato in senso scolastico; e così appare come un complesso di dottrine improntate ad ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] Abū Ya‛qūb Yūsuf, che regnò dal 558 èg. (1163) al 580 (1184) e al quale egli presentò il suo più giovane amico Averroè (v.). Tenne anche pubblici uffici a Granata e Ceuta o Tangeri. Scrisse di medicina in prosa e in versi; ma la sua celebrità in ...
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inventivo
L'aggettivo ricorre nell'espressione virtù inventiva di Cv III II 15, per designare l'eubulia (v., detta anche bona consiliatio o consultatio), di Aristotele (Eth. Nic. VI 9, 1142a 32 ss.), [...] il termine i. sta la caratteristica dell'eubulia di essere inventio boni, come mette ben in luce il commento di Averroè (ad l.): " Certitudo enim invenitur in multis speciebus: et propter hoc non omnis certitudo est bonum consilium. Mali namque ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...