Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] - esseri già dotati di stazione eretta e capaci di un uso per quanto rudimentale di utensili (varie forme di Australopithecus) - dal tipo 'moderno' di umanità (Homo sapiens sapiens) costituiscono un arco di tempo, certamente enorme dal punto di vista ...
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Evoluzione
Giorgio Morpurgo e Vincenzo Cappelletti
Il significato generale del termine evoluzione è svolgimento, sviluppo, movimento ordinato a un fine. Con l'espressione 'evoluzione biologica' si intende [...] attualmente in nostro possesso, forse 5-7 milioni di anni fa in Africa orientale compariva una nuova specie, l'Australopithecus afarensis, la cui locomozione era sicuramente bipede e il cui volume cranico, se raffrontato alla dimensione del corpo ...
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Etologia
Danilo Mainardi
di Danilo Mainardi
Etologia
sommario: 1. L'etologia come scienza naturale. 2. Il comportamento direttamente controllato per via genetica e l'evoluzione del comportamento. 3. [...] che essa sia comparsa prima dell'Homo sapiens, a livello del più antico Homo erectus o prima ancora, a livello dell'Australopithecus. Le ricostruzioni sul tipo di socialità di queste forme fossili (caccia di gruppo, esistenza di un campo base, uso di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] Africa Orientale questo Primate, vissuto tra 2,5 e 1 milione di anni fa, attualmente classificato come Australopithecus robustus o Australopithecus boisei.
La base di tutte le penicilline. è l'acido 6-amminopenicillanico, che costituisce la struttura ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] dell'evoluzione umana. Tra 5 e 3,2 m.a. sono testimoniati almeno due generi di Ominidi, Ardiphithecus ramidus e Australopithecus, con le specie A. anamensis, A. afarensis e A. africanus. La fauna degli strati inferiori della valle dell'Omo, tra ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] ' varia, a seconda del metodo di calcolo adottato, da circa 2 in uno dei più antichi ominidi, l'Australopithecus afarensis, a circa 6 oppure 8 nell'Homo sapiens. Il concomitante sviluppo dei processi mentali, tuttavia, non si fossilizza ...
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Adattamento
Rosadele Cicchetti e Per-Olof Åstrand
Il termine indica, in generale, il conformarsi a determinate condizioni e situazioni. In biologia sta a significare la relazione tra le strutture e [...] quanto presentavano già la postura eretta) risalgono comunque a non più di 3 o 4 milioni di anni fa (Australopithecus afarensis). Non si sa con precisione quali pressioni selettive abbiano spinto l'uomo verso il bipedalismo: se la liberazione delle ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] ricostruire l'alimentazione di una specie ominide in base alla sua dentatura. Il primo ominide conosciuto è Australopithecus, la cui specie più robusta, soprannominata 'schiaccianoci', aveva una dentatura molto sviluppata. In particolare, i premolari ...
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cervello, storia evolutiva del
Aldo Fasolo
Da poche cellule nervose a decine di miliardi
Tutti gli organismi animali, per funzionare, riprodursi, sopravvivere, dipendono dall'attività dei vari organi [...] evoluzione umana (uomo) si può misurare in base allo sviluppo cerebrale. Il volume si è triplicato in quattro milioni di anni. In Australopithecus africanus la capacità è di 450 cm3, in Homo habilis di 645 cm3, in Homo erectus di 880, in Homo erectus ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] vanno citati: il primo frammento di femore di Ominide (sito di Maka, 4-3,5 milioni di anni), i resti dei primi Australopithecus afarensis (fra cui lo scheletro chiamato Lucy dal suo scopritore, Don Johanson), datati intorno a 2,8-2,7 milioni di anni ...
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sivapiteco
sivapitèco s. m. [lat. scient. Sivapithecus, comp. del nome dei monti Siwa(lik) 〈siu̯àlik〉, sulle pendici merid. dell’Himalaya, e -pithecus «-piteco»] (pl. -chi o -ci). – Genere di primati fossili vissuti tra 12 e 15 milioni di...
ominidi
omìnidi s. m. pl. [lat. scient. Hominidae, der. del lat. class. homo -mĭnis «uomo»]. – Famiglia di mammiferi primati che comprende l’attuale specie umana (Homo sapiens) e altre specie estinte, note attraverso resti fossili e attribuite...